I radicali sono sempre stati all’avanguardia. Il primo spam elettorale, sia sui newsgroup che sulle caselle di email, fu quello di Emma Bonino: era ancora lo scorso millennio, parecchi dei miei ventun lettori non sapevano nemmeno cosa fosse l’internette, ma loro c’erano già. Cosa vorrà dire che martedì ci fosse in buca una missiva cartacea intestata ad Anna? e cosa vuol dire che il nominativo a cui è stata spedita avesse il suo doppio cognome (Anna Xxxxx Codogno, insomma?) Chissà da dove l’hanno preso. Non è un problema mio, ma al limite di Anna: tant’è, però.
Una volta aperto il foglio otteniamo un volantone 40x30cm, si direbbe ciclostilat… pardon stampato in proprio. Il Committente Responsabile è per l’appunto Marco Cappato, che nella quarta del volantino ci racconta di lui in terza persona, rendendoci tra l’altro edotti che «Iscritto al Partito radicale da quando era diciannovenne, ha contribuito con 650.000 Euro all’iniziativa radicale» (e fin qui chissà: se ha fatto due mandati come europarlamentare devolvendo al partito metà delle prebende i conti si fanno in fretta) e che «Da 20 mesi opera come volontario radicale, senza percepire stipendio» (e di che vive? fa scioperi della fame come il suo capo?) Se volete, c’è comunque l’IBAN per contribuire (alla campagna elettorale, non al conto corrente di Cappato). Aggiungo ancora che Cappato dal suo sito «in 12 anni ha fornito oltre 7000 risposte alle domande dei cittadini». Tre risposte a giorno lavorativo, insomma.
Il paginone centrale contiene i motivi per cui votare la lista Bonino-Pannella e tutte le loro proposte, che condivisibili o no che siano sono però messe bene per iscritto e tecnicamente fattibili… se la lista (non la coalizione!) prendesse la maggioranza assoluta dei voti. A proposito: c’è in quarta di copertina un bel cerchio “Per Pisapia sindaco”, ma è l’unico posto in cui si parla del candidato sindaco. In fin dei conti si sa che i radicali fanno sempre fatica a inserirsi in una coalizione…
Ultimo aggiornamento: 2011-05-12 19:30
“Toc toc. Sono Emma Bonino e la prego […]”
Che bello tornare indietro con la mente ad una dozzina d’anni fa :)
non ho mai amato i radicali e il loro “trasformismo”, però Cappato resta uno dei pochi che ho sempre apprezzato…