Un punto a favore di Gianni Lastella, la cui lettera (posta prioritaria, tariffa elettorale, «Mandatario elettorale il candidato» è arrivata ad Anna martedì): sulla busta c’è nome cognome simbolo (Il Popolo della Libertà) e slogan («Al Servizio delle Persone». Secondo me maiuscolizzare Servizio è un ossimoro, ma non sono uno spin doctor). Insomma, se uno vuole può buttarla direttamente nel cassonetto differenziato.
Ma qua c’è un lavoro da fare, e quindi la busta l’ho aperta e letta. C’è una lettera che comincia con «Cari Amici,», A maiuscola, e già la cosa mi fa girare le scatole. Dei mille e più candidati a queste elezioni ce n’è forse giusto uno di cui potrei dire “sono amico”. Io mica ti conosco, perché dovrei essere aprioristicamente tuo amico? Gianni Lastella si definisce poi così: «da sempre mi appassiona la politica, quella con la P maiuscola, quella di cui la nostra Italia avverte la mancanza perché ormai ogni occasione di confronto si trasforma in un violento scontro». Il suo motto è «Dio, Patria, famiglia»… no, scusate, «la vita, la Patria, la famiglia». Avevo letto male.
Vi state chiedendo immagino chi sia e cosa voglia fare: non è dato saperlo dalla lettera. Infatti non scrive nulla della sua vita al di fuori della politica con la P maiuscola: quanto al programma… «Non prometto di fare grandi cose a Palazzo Marino ma garantisco che il mio impegno sarà quello di custode fedele dei valori in cui credo, di vigilare perché ogni scelta amministrativa sia per il bene della città, sia per il bene comune». Punto. Nella lettera promette anche di allegare «del materiale informativo che potrà consentirvi di conoscere un po’ meglio chi sono e cosa vorrei fare per la nostra città»: sarà, ma l’unico materiale informativo che ho trovato sono due santini – biglietto da visita con il suo slogan elettorale «SICUREZZA – SERVIZI SOCIALI – LAVORO – LA POLITICA CONCRETA PER MILANO».. Potete telefonare al suo comitato elettorale, o mandargli una mail (che provider ha scelto? ma è ovvio! libero.it!) e chiederglielo… oppure sfruttare la mia ricerchina e andare sul suo sito http://www.giannilastella.com/. Nel 2011 uno che si dimentica di mettere il proprio sito web nella sua pubblicità mi pare un po’ demodé, ma forse sono io che sbaglio…
Ultimo aggiornamento: 2011-05-12 19:00
o semplicemente quando ha stampato la pubblicità ancora non aveva messo su un sito web degno di questo nome (a meno che i suoi elettori non impazziscano per la pagina di default di Apache).