santini elettorali: Carlo Pedrazzini

Il volantino di giovedì scorso (patinato, carta da 120 g/m2, 21x15cm) ha poche parole e il nome del candidato non tutto in maiuscolo.La faccia principale presenta nome cognome data elezioni sito del partito (“Milano al centro – Letizia Moratti Sindaco”) committente responsabile (Laura Girard) e faccione del candidato, con un pizzetto che io personalmente taglierei immediatamente via. Sul retro c’è un po’ più di testo, oltre al disegno con la spiegazione di come si dovrebbe votare che mostra immediatamente la mancanza di fiducia del candidato stesso, visto che c’è una nota che fa «È importante esprimere la propria indicazione barrando sia il nome del candidato sindaco sia il simbolo della lista, accanto al quale può essere segnata una preferenza per il consiglio comunale.» Se un elettore si limita a barrare il simbolo di lista, infatti, il voto passa anche al candidato sindaco corrispondente: ma magari qualche scrutatore comunista potrebbe surrettiziamente aggiungere la crocetta sul nome di Fabrizio Montuori…
Carlo Pedrazzini, «dopo oltre 40 anni dedicati alle gare in campionati europei e mondiali, e all’insegnamento del karate», ha deciso di candidarsi. Pensa forse di far fuori tutti gli avversari con qualche colpo bene assestato? Tutt’altro. Afferma infatti: «Sono convinto che la forza della mia esperienza potrà migliorare l’offerta sportiva soprattutto in direzione educativa». No, non c’è null’altro. Anche le poche righe successive spiegano che «La principale debolezza dell’educazione moderna è che dedica poca enfasi ai temi pratici, e spesso “istruzione” è scambiata per “educazione”», e quindi Pedrazzini ritiene che «le istituzioni debbano impegnarsi maggiormente affinché lo sport diventi sempre più un aiuto concreto per i giovani nel loro processo di maturazione». D’altra parte è ben noto a tutti che è pieno di gente che sarà in grado di risolvere al meglio tutti gli altri problemi minori di una città come Milano; perché allora mettersi in contrapposizione con loro, sapendo di non saperne così tanto? Meglio specializzarsi su quello che si sa bene!
Noticina personale: anche se Pedrazzini, modesto, non dice quale sia la sua palestra ho scoperto che è quella dalle parti di casa mia. Insomma, è il secondo santino elettorale di un candidato quasi vicino di casa. Secondo voi è un caso, oppure anche i volantini elettorali sono oramai geolocalizzati?

Ultimo aggiornamento: 2011-05-09 07:00

4 pensieri su “santini elettorali: Carlo Pedrazzini

  1. vb

    Sicuramente sono geolocalizzati, inoltre la tattica di puntare su un punto in particolare è un modo di distinguersi: nessuno vota uno sconosciuto che dice le stesse generiche cose di candidati più conosciuti della stessa coalizione, ma se punti su una nicchia che nessun altro batte, e se riesci a raggiungerla efficacemente, puoi comunque portare a casa qualche centinaio di preferenze.
    P.S. Anche noi raccomandiamo sempre la doppia croce, dato che ora i presidenti e scrutatori dei seggi sono scelti tra nominativi segnalati dai partiti non si fida più nessuno…

  2. .mau.

    @vb: però a differenza di Luoni il Pedrazzini non ha specificato dove si trovava la sua palestra… è quello che mi ha lasciato perplesso.

  3. Pierlabi

    Sul geolocalizzato, mi sa anche a me. A me arrivano solo quelli di gente che ha svolto attività in zona.
    Per la serie, attenti alle spese, poi, ieri il candidato di circoscrizione che volantinava davanti all’Esselunga di Via Feltre, quando ha saputo che io ero lì di passaggio e non voto in quella circoscrizione, il volantino se lo è ripreso…
    @vb: per esperienza diretta, non tutti i presidenti sono scelti tra nominativi segnalati dai partiti (se poi i rappresentanti di lista del mio seggio, mi hanno messo il bollino di approvazione, questo non lo so).

  4. kowalski

    Cosa significa che “i presidenti vengono scelti su nominativi segnalati dai partiti?” Hai prove riguardo questa GRAVE affermazione?
    Ti riporto la descrizione di Presidente di Seggio (dal sito del Ministero degli Interni):
    La nomina dei Presidenti di seggio è effettuata dal Presidente della Corte d’Appello competente per territorio, così come disposto dall’art. 35 del D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361, tra le persone iscritte all’Albo delle persone idonee all’ufficio di Presidente di seggio elettorale, istituito dalla legge 21 marzo 1990, n. 53. L’ufficio di Presidente è obbligatorio e nei confronti di coloro che, senza giustificato motivo, rifiutino di assumerlo o non si trovino presenti all’atto dell’insediamento del seggio, sono previste delle sanzioni penali. Il Presidente nominato riceve copia del decreto emesso dalla Corte d’Appello attraverso un messo notificatore.
    Il Presidente di seggio è considerato, per ogni effetto di legge, pubblico ufficiale durante l’esercizio delle sue funzioni.
    Ora, la Corte d’Appello è un organismo terzo, se nominasse qualcuno – e comunque COME, visto che c’è un albo prioritario – su indicazione dei partiti commetterebbe un illecito gravissimo, perchè effettuerebbe una nomina nel merito, mentre è invece una nomina di fatto.. Se hai prove o quant’altro, ti prego di metterti in contatto, perchè la questione diventa penale (per quei partiti).

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