altro che il Giurì!

Ricordate che il mese scorso – solo un mese e mezzo dopo la fine della campagna pubblicitaria – il il Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria la settimana scorsa decise che la pubblicità del Forum Nucleare era ingannevole? Ne avevo parlato a suo tempo.
Bene: la scorsa settimana iniziò per radio una campagna pubblicitaria di Fastweb, con una voce che cominciava a dire “Salve, sono il sarto di George Clooney”. Immagino che Clooney abbia fatto il testimonial Fastweb. Bene, da qualche giorno la pubblicità dice “Salve, sono il sarto della pubblicità Fastweb”. Diciamo che con ogni probabilità il procuratore del fidanzato della Canalis ha fatto spedire dai suoi avvocati qualche letterina, e l’azienda svizzera di telecomunicazioni ha immediatamente ottemperato. Proprio come il Giurì, vero?

Ultimo aggiornamento: 2011-03-21 12:59

9 pensieri su “altro che il Giurì!

  1. FASTWEB

    Ciao Mau solo per dirti che lo script dello spot radiofonico non è assolutamente variato. Continuiamo ad avere il sarto di George Clooney :) Ti auguriamo una buona giornata!!

  2. FASTWEB

    @Mau: ti confermiamo che la dicitura dello spot radiofonico non è variata e risulta essere “sono il sarto di George Clooney.

  3. Ugo

    Visto che George è il testimonial degli spot TV di Fastweb, non capisco perchè debba vere inviato una letterina, a meno che il suo contratto non prevedesse l’uso dell’immagine solo per gli spot TV e non anche quelli radio.
    Forse è stato il vero sarto di George a mandare la diffida ;)

  4. mestesso

    Lo trovo molto strano.
    Tieni presente che assumere come testimonial gente del calibro di George significa non solo un sostanziale esborso di denaro dal committente, ma anche ricevere, vagliare e controfirmare dei contratti strapieni di clausole accessorie frutto di estenuanti trattative tra le parti.
    Non ho mai visto il contratto di George ovviamente, ma è norma assai comune che contratti del genere contengano clausole tipo “sceneggiatura, transcript e copione devono essere controfirmati ed accettati dalla parte prima della loro diffusione”. Deve esserci sotto una qualche contestazione contrattuale di altro tipo…

  5. .mau.

    riascolterò, tanto la radio è spesso accesa. Se è così, i casi sono due: o ho sviluppato una sindrome che non mi fa riconoscere le parole George Clooney” oppure l’inizio dello spot è poco incisivo e melo perdo…

  6. .mau.

    ho ascoltato e confermo che nello spot non si pronuncia il nome di Clooney. Quello che pero è vero è che questo è lo spot da 15″, non da 30.
    Intendiamoci, se continua a girare anche lo spot da 30″ il mio post è comunque sbagliato: mi stupisco solo che in quello corto non si fa il suo nome…

  7. delio

    però non mi è ben chiaro se davvero per usare il nome george clooney occorra chiedere prima il permesso. voglio dire, mica dicono “george clooney vi assicura che fastweb è una ficata mostruosa”: pronunciano solo il suo nome. del resto, qualche mese fa hublot ha usato una foto di bernie ecclestone con l’occhio pesto per pubblicizzare un suo orologio (motivo della rapina che aveva contribuito a conciare così l’occhio) e di sicuro non ha chiesto prima il permesso di ecclestone (che infatti se l’è presa ma, apparentemente, non ha potuto farci niente).

  8. Ugo

    Non sono un avvocato, ma qualcosina sull’utilizzo dell’immagine altrui la so, soprattutto se parliamo di foto. Le regole variano comunque da paese a paese.
    Non si può utlizzare la foto di chicchessia, anche se presa in pubblico, a scopi commerciali, senza una liberatoria. La stessa foto può invece essere usata liberamente per scopi editoriali. In altre parole, una rivista di auto o di gossip può usare la foto (pagando i diritti al fotografo, si intende) per illustrare un articolo. Hublot, invece, non può usarla per fare pubblicità, a meno che Ecclestone non glielo consenta. E infatti, almeno stando a http://www.topgear.com/uk/car-news/bernie-ecclestone-hublot-advert-bruised-face-2010-12-07 sembra che la foto gliela abbia data lui stesso.
    Per quanto riguarda il nome di George Clooney, presumo che valga la stessa regola, quindi o Fastweb aveva il permesso, o facile che si becchi una causa.

I commenti sono chiusi.