Io non sono ancora riuscito a capire se e come sia stata promulgata l’ordinanza della provincia di Milano che istituisce l’obbligo di catene oppure gomme da neve su tutte le strade provinciali (non “del territorio provinciale”) tra il 15 novembre e il 15 marzo. Leggendo qui oserei dire che la decisione è semplicemente stata sospesa, ma con i nostri politici non si sa mai.
Ora io posso dirvi che la strada provinciale torinese che da Germagnano porta a Usseglio, dove vive mia mamma, ha da anni un bel cartello con quel preciso obbligo. Ma c’è un ma: Usseglio è a 1260 metri sul livello del mare, quella è una strada di montagna, e non è poi così strano che d’inverno nevichi anche pesantemente. La provincia di Milano (oltre a non voler spendere per mettere i cartelli sulle strade, senza pensare che il primo avvocato che si prendesse una multa per non aver ottemperato all’obbligo può tranquillamente vincere la causa dimostrando che non aveva possibilità di saperlo) è notoriamente un luogo di alta montagna, dalla cima di Palazzo Lombardia in giù. In un inverno tipico può capitare al più per due o tre volte che la Protezione Civile avvisi del pericolo di nevicate forti; logica avrebbe voluto che si dicesse “in caso di pericolo segnalato dalla Protezione Civile occorre girare con catene o gomme da neve”, e nessuno si sarebbe preoccupato più di tanto.
Un’ultima cosetta: che avere le gomme da neve non significa spendere di più, perché tanto non si consumano le altre gomme, è una palla. A parte che per due volte l’anno devi cambiare il treno di gomme, per quel poco che so le gomme da neve hanno una mescola più morbida, e quando la neve non c’è si consumano ben più in fretta. Ma in fin dei conti, «Una volta, del resto, gli specchietti retrovisori non erano obbligatori.»
Ultimo aggiornamento: 2010-11-12 12:00
La disposizione di cui parli esiste da sempre su tutto il territorio della Valle d’Aosta. Ma, appunto, è la Valle d’Aosta, un territorio dove d’inverno nevica spesso, anche nelle zone più basse.
Anche secondo me il divieto dovrebbe valere solo in condizioni climatiche precise, certo che in quel caso il problema di comunicare quando scatta il divieto sarebbe ancora più serio (anche se in fondo non è diverso dalle “domeniche ecologiche”).
E’ però vero che l’anno scorso ricordo un caos epico una volta che a Milano nevicò e le strade si riempirono di gente che non riusciva a muoversi… forse serve un divieto per far capire alla gente che se non è attrezzata e capace di guidare sulla neve è meglio che non prenda la macchina.
Quanto al costo, un gommista ti prende (credo, io non l’ho ancora fatto “a sé”) un 20 euro per fare il cambio ogni volta, e altrettanti per mantenerti le altre gomme in deposito (io me le porto in cantina). Se fai i cambi al momento giusto non c’è un problema di extra-consumo, però c’è un problema di invecchiamento delle gomme se le usi poco: comunque, dopo tre stagioni le gomme sono vecchie e degradate, dunque se tu ogni stagione fai meno di 8-10.000 chilometri finirai per doverle cambiare quando in teoria, se usate costantemente, avrebbero potuto fare ancora della strada.
Mi associo a vb riguardo le gomme da neve. Se non si fa un certo kilometraggio annuo, le gomme invecchiano prima di consumarsi. In particolare invecchiando diventano più dure e quindi tenderanno a consumarsi di meno in termini di battistrada, ma saranno molto meno sicure in quanto non forniranno adeguata aderenza.
Se non si sta attenti ci si può trovare a dover dismettere entrambi i treni pur avendoli usati relativamente poco.
Le gomme invernali sicuramente si consumano prima, ma garantiscono una tenuta decisamente migliore con le basse temperature e quindi, montare le invernali per la stagione fredda è una sicurezza in più a prescindere da eventuali nevicate.
Insomma, se uno fa abbastanza kilometri, il costo di due cambi gomme all’anno è un buon investimento per la sicurezza della propria auto.
Altrimenti ci sarebbero le all-season, poco diffuse in Italia, che però temo siano in condizioni normali più rumorose e meno efficienti delle estive.
Credo che se uno non fa troppi km e ha una guida tranquilla l’ideale siano delle estive con mescola relativamente morbida (in particolare Yokohama è abbastanza nota per questa caratteristica).
Ciao!
Beh con mezzo metro come l’anno scorso a Milano non c’è gomma da neve che tenga, le ciaspole ci volevano… Comunque questo è un bell’esempio di governo del fare, fare casino intendo.
Mi sono informato molto sulle gomme da neve, ed alla fine ho deciso di prenderle. Concordo sul fatto che probabilmente il costo totale dei due treni sia superiore a quello di due estivi che durano lo stesso periodo, ma la differenza di sicurezza che si ottiene lo compensa.
L’unico aspetto che mi ha fatto titubare è la frenata su strada asciutta, decisamente più lunga delle estive anche a 10°C (probabilmente a temperature inferiori vanno meglio).
Potete trovare molte info e test qui:
http://www.tcs.ch/main/it/home/auto_moto/tests/reifen.html
Guardate anche questo video (ne trovate altri interessanti su Youtube):
Si dice che il punto di equivalenza sia 7°C: se la temperatura è più alta vanno meglio le estive, se è più bassa vanno meglio le invernali. Io avevo anche considerato le all season ma alla fine pare che siano poco meglio delle estive d’inverno e si consumino decisamente di più d’estate… insomma che abbiano i difetti di entrambi i tipi più che i pregi.
@VB E’ però vero che l’anno scorso ricordo un caos epico una volta che a Milano nevicò e le strade si riempirono di gente che non riusciva a muoversi…
Va detto che però gran parte del casino è stato fatto da quella simpatica combriccola di pagliacci che governano il comune e dai loro carrozzoni (AMSA, ATM e servizi di pulizia strade).
Ti ricordo che
1) non c’era il sale perché, nonostante un allerta della protezione civile, era stato dato a Torino dove era nevischiato il giorno prima
2) non c’erano i mezzi né il personale, e la pulizia delle strade è cominciata solo a tarda sera, se non il giorno dopo
3) quando anche si è cominciato a pulire le strade locali, non si viaggiava su quelle interurbane perchè Formigoni alla regione si grattava bellamente la pancia
4) nessuno ha pensato di richiamare un po’ di polizia varia, per regolare il traffico
5) i primi a essere bloccati erano proprio gli autobus, i tram e i treni: i primi perchè privi di gomme da neve (o spargisale), i secondi per gli scambi suscettibili al freddo (problema storico) e gli ultimi perché Trenitalia ha pensionato i carri spartineve e negli anni ’80.
6) De Corato ha passato i giorni precedenti la nevicata a gufare dicendo sciocchezze, e i successivi a scusarsi dicendo sciocchezze. Nel mentre, nulla di utile.
7) i cari automobilisti, che pur avvisati della nevicata, presero tutti lo stesso le automobili pretendendo di avere una viabilità come nei giorni normali.
penso convenga comprare una paio di catene e tenersele in macchina.