A quanto pare Viviane Reding ha deciso di usare il pugno di ferro e costringere Sacconi a innalzare immediatamente (beh, tra un anno e mezzo invece che sette anni e mezzo) l’età pensionabile per le donne nel comparto statale dai 60 anni attuali ai 65, come per gli uomini.
Io avevo già parlato della cosa a suo tempo, e resto sempre della stessa idea. Il punto non è che le donne, andando in pensione prima, fossero svantaggiate: già da parecchio tempo hanno la possibilità di prolungare volontariamente il loro lavoro fino a 65 anni. Ufficialmente la sentenza della Corte Europea nacque per la disparità a sfavore degli uomini, tanto che era stato detto “se volete, potete anche permettere agli statali maschi di andare in pensione prima; per noi è lo stesso”.
Io sono come sempre dietrologo, ma credo che questa improvvisa accelerazione sia banalmente dovuta alla volontà (non so se della Commissione, del governo italiano che così può dare la colpa a qualcun altro, o di entrambi) di far vedere che loro sì che pensano a fare qualcosa contro la crisi finanziaria europea. Bah.
Ultimo aggiornamento: 2010-06-08 12:35
Dammi pure del cretino, liberissimo, ma io non ci ho capito molto. Innalzare l’età pensionabile delle donne, e non abbassare invece quella degli uomini, non significa avere l’opportunitè di ricevere più contributi? E’ questa forse la tattica del governo? Perdona ma, ripeto, non ci ho capito molto.
La tattica del governo è alzare l’età pensionabile con la scusa che loro non lo farebbero, ma ce lo chiede l’Europa. Non so nemmeno quante siano le dipendenti statali che sono effettivamente toccate da questa misura (ricorda che dopo quarant’anni di contributi vai comunque in pensione di vecchiaia, e il posto statale resta lì fermo. Bisognerebbe vedere soprattutto quando c’è stato un concorso per maestre e professoresse)
Ma certo che è così… ci saranno una tonnellata di misure impopolari (alcune necessarie, altre non necessarie ma fatte in modo da scaricare i costi della crisi sulla classe media invece di tagliare prebende e privilegi) che saranno presentate come “ce lo impone l’Europa”. Del resto Berlusconi è sempre più infantile, non sarà mai in grado di assumersi la responsabilità di qualcosa di impopolare…