Oggi pomeriggio, mentre portavo i gemelli a spasso in una delle mie solite chilometriche passeggiate nel nord Milano, passo davanti a un tombino dell’acquedotto dove fiotta un bel po’ d’acqua. Occhei, non sarà la falla nel golfo del Messico, però non vedo perché sprecare così l’acqua. Che fare? provo a prendere il telefonino e chiamare l’infoline milanese allo 02.02.02. Mi becco trenta secondi buoni di messaggio registrato sull’Ecopass e su chi deve pagare dal primo giugno; finito il messaggio, al primo squillo mi risponde una signora a cui spiego la cosa. Lei mi trasferisce la chiamata al numero dell’acquedotto municipale, dove il tipo che risponde mi dice che sanno già del guasto e che l’intervento è schedulato per domattina.
Pieni voti al servizio 02.02.02: servizio rapido ed efficiente anche in una domenica di giugno. Un po’ di amaro in bocca invece per MM (per i non milanesi: oltre alla metropolitana gestisce anche l’acqua potabile, non chiedetemi perché). O forse sono un illuso, anche se non un ambientalista doc.
Ultimo aggiornamento: 2010-06-06 22:21
[ ] un po’ di amaro in bocca per l’uso del verbo schedulare. O forse sono un illuso, anche se non un italianista doc.
previsto, programmato, fissato
@il barbarico re: prenditela con me. Il tizio mi pare avesse detto “programmato”.
Il motivo che giustifica lo spreco d’acqua è il costo di un intervento fatto di domenica, con poche squadre disponibili da gestire per gli interventi urgenti.
Se non c’è urgenza, del tipo che la perdita va ad allagare delle cantine, l’intervento è rimandabile.
D’altra parte a Milano l’acqua potabile è una risorsa abbondante, infatti, tutte le vedovelle di Milano funzionano con l’acqua dell’acquedotto e funzionano in continuo.
@stefano: più facile che non ci siano risorse (se non gente in reperibilità) e quindi non si provi nemmeno a fare riparazioni.
Per il resto, è vero che a Milano c’è tanta acqua – anche se non tutte le fontanelle sono a getto continuo – però mi pare comunque uno spreco.