Sempre più spesso le file di chi ce l’ha contro Wikipedia aggiungono alle loro recriminazioni quella che a loro giudizio è l’Arma Finale. Non si può fare una nuova enciclopedia online, dicono, perché Wikipedia ha bloccato ogni ulteriore possibilità. Insomma, è la stessa cosa per cui non si può fare una nuova suite di strumenti per l’ufficio perché c’è Microsoft Office, non si può fare un nuovo motore di ricerca perché c’è Google, non si può fare un nuovo sistema operativo perché c’è Windows… o se preferite andare fuori dall’ambito informatico, non si puo fare una nuova rete telefonica sull’ultimo miglio perché c’è quella Telecom o una nuova rete idrica. Negli ultimi due casi si parla di monopolio naturale, nei primi si può parlare di monopolio di fatto; la differenza fondamentale è che nei monopoli di fatto è di per sé possibile entrare come nuovo giocatore, ma non è possibile ottenere qualcosa più di una piccola quota del mercato; pensate ad OpenOffice, a Yahoo!, alle distribuzioni Linux. Modificare lo stato delle cose costerebbe una quantità enorme di denaro e non è detto si riesca a ottenere il risultato desiderato.
Come forse non sapete, io sono un esperto del ramo; quando facevo il capo della gerarchia Usenet it.*, la mia risposta tipica a chi si lamentava era appunto “fatevi la vostra gerarchia”. Anche in quel caso probabilmente si trattava di un monopolio di fatto, non tanto per la struttura della gerarchia che a mio parere si poteva tranquillamente duplicare quanto per il vero asset che erano i messaggi scambiati dagli utenti. Insomma, con Wikipedia capita la stessa cosa? Mah, secondo me no. Lo so che i recriminatori non ci crederanno, e quindi non varrebbe nemmeno la pena che io perda tempo a scriverne: ma io sono notoriamente un perditempo.
La differenza fondamentale tra Wikipedia e gli altri monopoli di fatto è una: la licenza dell’enciclopedia. Molti non lo sanno, abituati all’idea che le cose in rete o si prendono in barba al copyright o sono comunque di proprietà di chi le ha preparate; ma quando si dice che Wikipedia è l’Enciclopedia Libera, si intende proprio che l’informazione ivi presente è liberamente riutilizzabile… purché si lasci agli altri la possibilità di riusare a sua volta il materiale modificato e si avvisi che il materiale è stato tratto da Wikipedia. Cosa significa questo a livello pratico? Che non c’è nessun problema legale a fare un fork dell’enciclopedia, vale a dire copiarsi tutta l’informazione presente e aggiungere (o modificare. o togliere…) quello che si vuole. Supponiamo che qualcuno voglia fare un dizionario biografico, e chiamarlo con tanta fantasia Biopedia. Le voci su Alessandro Manzoni e Giuseppe Ungaretti possono essere tranquillamente una copia di quelle su Wikipedia; ma Porfirio Villarosa, famoso esponente della categoria dei gigolò e attivo nel campo tessile, potrà inserire o farsi inserire la voce che lo riguarda su Biopedia anche se tutti i suoi tentativi di farlo su Wikipedia sono stati tarpati immediatamente da quei cattivacci dei sysop. Biopedia potrebbe tranquillamente inserire pubblicità nel suo sito, e addirittura chiedere un contributo pecuniario per l’inserimento della biografia del signor Porfirio Villarosa; la licenza d’uso del contenuto preso da Wikipedia glielo permette.
Quale sarebbe la differenza per esempio tra quanto poteva accadere con la gerarchia it.* e Biopedia? Banalmente, che Biopedia avrebbe tutto quello che ha Wikipedia e molto di più! Nel caso dei newsgroup bisognava infatti convincere gli utenti a postare nei gruppi nuovi oltre che in quelli vecchi, mentre qua la pappa è già fatta, visto che non appena qualcosa appare su Wikipedia può essere preso e portato pari pari dall’altra parte. Niente male, vero? Intendiamoci, resta sempre la necessità far conoscere Biopedia alla gente, visto che immagino che inizialmente rimarrebbe in posizione più bassa nei motori di ricerca; ma vedendo come ad esempio è ben piazzata Wapedia – una versione dell’enciclopedia ottimizzata per essere usata dai telefonini – credo che la cosa non sia così complicata come potrebbe sembrare a prima vista. Diciamo che ci vorrebbero sì un (bel) po’ di soldi e fatica, ma non così tanti come negli altri casi di monopoli di fatto. Però questo non sta capitando. Come mai? Non lo so, però posso fare qualche ipotesi, che posterò domani.
Ultimo aggiornamento: 2010-03-01 07:00
“visto che non appena qualcosa appare su Wikipedia può essere .”
Eh? Interrotto da un giovine che aveva bisogno di pappa, papa’ o pannolini? :-)
“può essere preso e portato pari pari dall’altra parte.” Qui non c’entrano i giovini, questa roba l’ho scritta a spizzichi bocconi e concrezioni nelle settimane passate. Chissà chi mi aveva chiamato.
beh, ma ‘sta (eventuale) polemica sul monopolio presuppone che la logica di funzionamento sia quella di mercato.
per wikipedia, invece, mi pare che la logica sia di tipo civico-cooperativo, un po’ come (dovrebbe essere) nei condominii. e quindi, opinione al solito personale, criticare wikipeda perché è un monopolio è come lamentarsi che, a gestire le parti comuni nella palazzina dove abito io, c’è un solo condominio.
Magari mi ricordo male ma son quasi sicuro che in Spagna, qualche anno fa, un fork da Wikipedia l’hanno fatto.
@Giorgio: chi critica wikipedia per questo motivo generalmente ha visto cassate le voci da lui inserite; restando nella metafora condominiale, può dire che c’è una maggioranza di condomini coalizzati contro di lui – vero o falso che sia non importa in questo contesto.
@j_b: è successo almeno cinque anni fa, se non ricordo male; ma non ho più seguito la vicenda.
Il tuo ragionamento sui contenuti vale per quelli esistenti. Però proprio come per la gerarchia it.* dovevi convincere la gente a spostarsi, così dovresti convincere i contributori a spostarsi, avere sysop, gestire nuove iscrizioni, blocchi, ecc.
Dato che Wikipedia è così ben piazzata nei motori di ricerca e ha anche il vantaggio del passaparola (“lo trovi su Wikipedia”), piazzamento e reputazione che il nuovo progetto dovrebbe costruirsi.
Inoltre essendo principalmente progetti in stile open source, come ben sai la dispersione della “forza lavoro” è deleteria. Se su sourceforge ci sono 8 progetti che fanno la stessa cosa, sicuramente non andranno molto avanti. In più chi volesse collaborare cercherebbe di aiutare il progetto più maturo, per cui se un qualcuno volesse contribuire e dovesse scegliere tra un fork con 4 utenti e una crescita di 10 voci al mese e l’originale con migliaia di utenti e una crescita molto più alta, dove andrebbe?
Gli unici interessati sarebbero appunto quelli buttati fuori da Wikipedia, gente che vuole proporre la propria “innovativa” teoria termodinamica, la biografia del cane, le performance amatorie del proprio barbiere. Ho volutamente omesso quelli che vogliono farsi pubblicità, che ovviamente puntano sul progetto più visibile ;-)
Scusa la lunghezza.
Io pensavo che il GCN fosse un organo collegiale…
Secondo me il discorso del monopolio regge anche per Wikipedia anche se in forma collaterale. Il potere di Wikipedia non sta nel monopolio delle informazioni contenute ma nel numero di utenti che lo usa. E’ un po’ come MS nei sistemi operativi, anche se Linux e Mac sono anche migliori di Windows fan fatica a guadagnare user.
Il punto fondamentale per superare i monopoli è offrire qualcosa di nuovo; per esempio la rete Telefonica è un monopolio naturale di Telecom e romperlo sarebbe inutilmente costoso. Ciò non toglie che se un’altra società invece di Telecom guidasse il deployment di NGN (quello che voleva fare Fastweb ma non aveva la forza sufficiente) a quel punto il monopolio di Telecom fallirebbe.
Se uno se ne uscisse con una nuova forma di Wikipedia che ha feature tali per cui riesca a superare Wikipedia allora risulterebbe vincitore oppure si potrebbe instaurare un regime di duopolio nel caso le feature fornite non siano sufficienti a soppiantare l’altro. Vedi il caso di Google in Cina dove non è il primo poiché il motore Cinese (non ricordo il nome) ha altre feature che lo rendono più vantaggioso.
Ciao
Porfirio Villarosa se ne esce dal libro che stai leggendo, vero? ;-)
@giuseppe: dimentichi che il flusso dalla “vecchia” Wikipedia alla nuova può essere continuo ed automatico, quindi il problema non è certo che il nuovo progetto si inaridisca.
@paolo: il GCN è collegiale, esattamente come lo è il Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana (controlla la Costituzione). C’è comunque una figura rappresentativa; nel caso del GCN prima è stato Suin, poi io, poi d’Itri.
@ALG: a parità di informazioni contenute, sono d’accordo che Wikipedia avrebbe un vantaggio competitivo. Lo stesso se la nuova enciclopedia avesse modalità di fruizione troppo diverse. Ma come ho scritto, a differenza degli altri esempi non c’è necessità di cambiare interfaccia, e si può avere un sovrainsieme delle informazioni.
@ary29: no, l’avevo già introdotto prima di prendermi il libro (questo post è nato a inizio febbraio, solo che non ho mai tempo per scrivere) È abbastanza usuale che nei miei pipponi ci siano degli insider jokes.
Vuoi farti una nuova Wikipedia? [2/2]
un paio di concorrenti di Wikipedia che non ce l’hanno fatta.