il battezzo dei giovini

Visto che era la cosa a cui sembravate più interessati, vi comunico che il battesimo è andato bene. Gli invitati sono arrivati tutti in auto senza dover spiegare che andavano a un battesimo e stavano tutti ad aspettarmi davanti alla chiesa… più o meno come a un matrimonio, insomma :-) Per la precisione, vista la giornata fredda ma solatia ho deciso di fare i 1300 metri casa-chiesa portando i giovini sul passeggino in modo da avere l’ola di saluto. I giovini sono stati bravissimi, anche se il battesimo col rito ambrosiano prevede la triplice immersione della testa del giovine, il che non è necessariamente bello per il giovine stesso; il vescovo (che poi è sempre il monsignor Brambilla che ci sposò, solo che nel frattempo ha fatto carriera) ha fatto la sua solita bella omelia; insomma, tutto bene. Al limite qualcuno si è stupito che io stessi in chiesa senza giaccone, solo col maglione: ma si sa che ho il sangue caliente!
Più complicato il rinfresco che abbiamo dovuto fare a casa nostra per impossibilità di affittare una sala parrocchiale: gli invitati ci sono stati tutti, ma il casino era tanto, e i giovani, anche se li avevamo messi al piano di sotto, sono rimasti sbalestrati al pari delle gatte. Stanotte è stata piuttosto pesante…

Ultimo aggiornamento: 2010-02-01 12:43

11 pensieri su “il battezzo dei giovini

  1. marcoxa

    @.mau. “notte pesante” perchè? Troppi pasticcini e paste al rinfresco?
    @mfisk. Sarà il rito “battista ortodosso”. Il vero rito cristiano (mica da scismatici cattolici, alla faccia del nipote prete) prevede l’immersione ma non con la testa e l’unzione completa con olio. Ho il video!
    Baci
    Ntuniott

  2. .mau.

    @marcoxa: né i pupi né le gatti avevano mangiato pasticcini… il problema erano loro, non noi!

  3. zar

    Nel battesimo con rito romano c’è il triplo rovesciamento di acqua sulla testa, qui invece cosa cambia? Immergi proprio la testa?

  4. .mau.

    @zar sì. Lo so che topologicamente è simile, ma l’effetto è un bel po’ diverso…

  5. Isa

    Auguri a J e C, che il Signore gli tenga la mano sulla testa, come si dice da noi. A questo proposito io ho avuto una gustosa conversazione due mesi fa con uno zio anzianotto. Arriva il fatidico “E il battesimo?”, e io rispondo che Nina non sarà battezzata (almeno non nell’infanzia) perché il suo papà è ateo e io non voglio conflitti. Pausa. Sguardi imbarazzati. Quindi lo zio rompe il silenzio: “Ma cosa vuol dire ateo?” (vengo da una famiglia di gente semplice). “Che secondo lui Dio non esiste, e quindi non ci crede”. “Aaah”, è la replica sollevata, “non è un’altra religione… oh be’, allora va bene”. (Non so, io rido ancora adesso…)

  6. maxxfi

    @zar: in effetti ci sarebbe da ricordare che l’origine della parola
    battesimo indica proprio immersione (solo della testa o addirittura di
    tutto il corpo).
    Ridurre la cerimonia a… tre schizzi di acqua sulla fronte viene visto
    da alcune correnti cristiane come un atto un po’ troppo ritualizzato, che
    preferiscono rifarsi al modello storico della full immersion :-)

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