Stamattina sono passato al Catasto milanese in via Manin per vedere se erano state fatte le correzioni di proprietà dei box che ho ancora a Torino (Sì, si può fare una visura presso un qualunque catasto italiano per un immobile in una qualunque provincia italiana; esistono le connessioni in rete. E sì, le modifiche erano state fatte). Sono arrivato in via Manin qualche minuto dopo le 9, mi sono fatto dare il modulo da compilare, e quando avevo finito di scrivere i dati era già il mio turno.
Ringalluzzito dall’imprevisto successo (ero abituato a quello che mi capitava a Torino…) ho pensato che avrei potuto anche andare in via Larga a fare il cambiamento di residenza. Lì ho avuto qualche problema in più: sono arrivato, ho preso il mio modulo col numeretto per la fila, l’ho compilato, sono andato nel salone centrale… e ho scoperto che erano già arrivati a quattro persone dopo di me. In effetti sul numeretto c’era anche scritto “persone in coda: 1”. Preso un altro numero sono subito passato dall’impiegata, dove ho scoperto che essendo un cambio di residenza familiare potevo farlo anche per mia moglie (cui ho telefonato per farmi dare il numero di patente… col cambio di residenza puoi anche farti mandare automaticamente il talloncino da attaccare alla patente), oltre per i due giovini di cui io, in qualità di padre completamente snaturato, mi ero completamente dimenticato. Reinforcata la mia fida bicicletta, alle 10 ero in ufficio.
Non ci vuole molto per farmi iniziare bene la giornata :-)
Ultimo aggiornamento: 2010-01-12 11:17
Mau, e’ da un pezzo che le anagrafi ti sistemano anche la patente (e il libretto della macchina se ce l’hai). Puoi anche chiedere il rinnovo del passaporto senza andare più in questura, evviva. Baci.
Ma si dice sarei potuto andare o avrei potuto andare? Per il resto, spero tanto di poter cambiare residenza anch’io nel 2010.
Barbara, http://www.mauriziopistone.it/testi/discussioni/gramm05_ausiliare.html
@Isa e Barbara: io coi verbi servili tendo a usare il primo ausiliare che mi capita, a dire il vero. Tanto la regola è appunto permissiva, un po’ come per i verbi meteorologici.