Eppure ero convinto di aver già sentito il PresConsMin che annuncia la sua FA-VO-LO-SA riforma fiscale, che porterebbe a due sole (23% e 33%) le aliquote IRPEF. Aspettate un attimo… ah sì, l’aveva detto nel 1994 e ripetuto, con tanto di firma, nel 2001 da brunovespa™. Non possiamo dire che sia un voltagabbana. Tra l’altro la progressività delle imposte formalmente rimane (non ci sarebbe solo nel caso di una singola aliquota), quindi lasciate perdere le pregiudiziali di incostituzionalità.
Detto questo, rimane un piccolo particolare, come del resto era rimasto nel 1994 e nel 2001. Dove si trovano i soldi che non verrebbero più incassati? Evitiamo le barzellette tipo “Colpiremo gli sprechi e le spese inutili”. Se fosse davvero così, basterebbe a fine anno calcolare gli sprechi e le spese inutili che sono stati risparmiati e dare un bonus ai contribuenti (più bonus per chi ha pagato di più). Stessa cosa per il “faremo pagare tutti”. Restano due possibilità, entrambe come vedremo interessanti. La prima prevede una sempilficazione fiscale, eliminando tutta la pletora di detrazioni e deduzioni che oggi sono possibili. A parte una rivolta dei commercialisti, la cosa avrebbe un simpatico corollario. Adesso i lavoratori dipendenti che guadagnano meno di 8000 euro l’anno, i pensionati che guadagnano meno di 7500 euro e gli autonomi che guadagnano meno di 4800 euro l’anno hanno una deduzione tale per cui non pagano tasse; così si metterebbe in pratica lo slogan “pagare meno (per i ricchi), pagare tutti (ma proprio tutti)”.
Credo però che la cosa più probabile (a parte l’essere una solita bufala preelettorale) sia che Berlusconi si sia dimenticato da aggiungere che quelle saranno le aliquote per le imposte federali, e che la riforma fiscale preveda anche le imposte locali. Cosa che di per sé andrebbe benissimo, intendiamoci; però significherebbe solo che alla fine si pagherebbero in totale più o meno gli stessi soldi, solo divisi tra soggetti diversi e con una maggior uniformità dei pagamenti (leggi: i ricchi pagheranno di meno, i meno ricchi pagheranno di più). Già Reagan e la Thatcher avevano teorizzato il progetto “se abbassiamo le tasse ai ricchi, loro investiranno i soldi così l’economia andrà meglio e anche i poveri ne beneficeranno”. Si è visto.
Ultimo aggiornamento: 2010-01-11 14:40
Reagan diminuì le tasse facendo un sacco di debito pubblico (son capaci tutti così…). Il fatto è che noi ci troviamo in uno stato che ha già ora un debito enorme.
Tra l’altro è abbastanza semplice capire che meno aliquote = più tasse per i poveri rispetto ai ricchi (rispetto a come è ora il sistema). Evidentemente questo ragionamento è troppo sottile per molti.
Flx… cominciano ad esserci TROPPI ragionamenti troppo sottili per molte persone!
La riforma fiscale dello sceriffo di Nottingham sarebbe ancora più odiosa di quella della giustizia. Per rimediare ai danni provocati da questa banda di ladri AND incompetenti ci vorrà almeno una generazione. Rimango fan di Armodio e Aristogitone.
Io rimango un fan di Eisenhower e delle aliquote in vigore negli USA durante la sua amministrazione. :)
A preust
Ntuniott
@ntuniott: educami su Eisenhower, non so niente e non per colpa mia. [Il mio prof di storia di quinta, missino, decise che in una citta’ col PCI al 60% il programma di storia finiva col 1910.]
Personalmente sto tenendo le dita incrociate, con un po’ di culo rientro fra quelli che chiudono in pari. Per i figli sto organizzando una fuga dall’Italia appena raggiunta la maggiore eta’.
@barbara: come giustamente mi faceva notare stamattina Anna, prima di dire “chiudo in pari” devi verificare se le “razionalizzazioni di spesa” ti costringeranno a pagare per servizi che prima avevi gratis o quasi.
ma ci rendiamo conto a che livello è il dibattito politico oggi in Italia? utilizziamo ancora slogan (e idee bufalose) vecchi di trent’anni…
@.mau.: sono ben cosciente del problema sollevato da Anna. Per me pero’ il taglio e’ gia’ stato fatto e gli effetti non sono di tipo economico (distruzione del poco che funzionava nella scuola per risparmiare quattrini). Se vogliono risparmiare ancora tutt’al piu’ possono chiudere il riscaldamento a scuola – sara’ la volta che i miei figli si decidono a indossare indumenti di lana.