Chi sono i discriminati?

Uno dei tanti miei sogni nel cassetto è quello di riuscire finalmente a far insegnare seriamente la matematica a scuola. Vorrei tanto creare una congrega sovrannazionale di matematici – il problema mica è solo italiano – che verifichi l’abilità didattica dei professori; e vorrei poi costringere lo Stato italiano ad assumere solamente quei professori in grado di appassionare alla materia gli studenti: naturalmente agli stipendi ci penserà Brunetta, visto che fanno un lavoro per la nazione, però almeno tra una dozzina d’anni avremo una popolazione un po’ meno innumerata di adesso.
Essendo i miei ventun lettori notoriamente intelligenti, hanno sicuramente capito dove voglio andare a parare. Dal mio personale punto di vista l’ora di religione non è affatto un problema (Leo può stare tranquillo, non gli voglio togliere il posto). Chi la vuol fare la fa, sperando che si trovi un professore bravo. Chi vuol fare l'”ora alternativa” la fa, sperando che si trovi un professore bravo. Chi non vuole fare nulla non fa nulla, e la sua vita non cambia. Il problema per me è che se c’è una materia insegnata a scuola e l’istruzione è pubblica, allora è lo Stato che deve decidere chi la insegna, non qualcun altro.
Detto questo, la polemicuccia ferragostana personalmente mi pare davvero ridicola, e tra l’altro mal spiegata (ci è cascato anche leonardo, che però insegnando alle medie è forse più giustificato). I professori di religione o di materia alternativa continueranno a dare i loro voti, ma semplicemente non decideranno sulla sorte complessiva dello studente. Non so se aumenterà leggermente il numero di bocciati, o detto in altro modo se il professore di religione e quello “alternativo” abbiano così tanto potere: mi sa di no, un po’ per la scarsa considerazione in cui sono tenuti quegli insegnanti e un po’ perché oggettivamente non è la materia più importante del corso di studi. La sentenza del Tar dice semplicemente che c’è una discriminazione tra chi segue religione oppure l’ora alternativa e chi invece preferisce non fare nulla e quindi non ha un avvocato difensore in più; la cosa è tecnicamente verissima e immagino non potessero fare nulla di diverso, salvo al limite suggerire di rendere obbligatoria l’ora alternativa. Peccato che qua da noi non si possa battere ciglio su certe materie :-(

Ultimo aggiornamento: 2009-08-13 09:49

9 pensieri su “Chi sono i discriminati?

  1. S.

    Visto che comunque si tratta di una materia scelta io ritengo giusto che anche l’insegnante di religione possa dire la sua.
    Altrimenti la presenza di anche un solo ragazzo diversamente abile in modo da non poter fare educazione fisica in una qualunque scuola della repubblica dovrebbe portare all’eliminazione di tutti i docenti dai consigli di classe per rimediare alla discriminazione?
    Oppure per parità di trattamento troviamo il mci (minimo comune insegnamento) fra tutte le scuole ed il voto viene basato solo su quello. Le specificità di indirizzi, istituti, sperimentazioni, classi e scelte degli studenti vengono accantonate.

  2. pietro

    Quella che non capisco è la reazione del clero, sono veramente così stupidi da pensare che l’ora di religione sia qualcosa di più di un sistema per dare uno stipendio garantito a vita a 25mila raccomandati dalla Chiesa Cattolica?
    Per quella che è la mia esperienza e quella del 99% delle persone che conosco, dall’unico punto di vista che dovrebbe i teoria interessare alla Chiesa, cioè la diffusione del Vangelo è assolutamente inutile, l’ora di religione è un rilassante diversivo alle ore di studio in cui si parla di argomenti di scarso interesse senza paura di interrogazioni o verifiche.
    In questo senso la definizione dell’ora di religione fatta da Leonardo “una pisciatina di cane” è perfetta.

  3. esule cinefilo

    Sono pienamente d’accordo con mau nel definire questa plemica ferragostiana, mal spiegata e redicola. Ed è indubbio che ormai l’ora di religione ha un’importanza pari a 0 da tempo.
    Ritengo che prima di tutto sia necessario avere docenti di religione preparatissimi che insegnino la propria materia come le altre, con letture, interrogazioni, e prove. Solo così la materia stessa, che io considero molto importante potrà entrare in questo benedetto scrutinio.
    E’ scontato. L’ora di religione è diventata davvero un’ora di NULLA, proprio nulla. Non è possibile che le cose rimangano così.
    Cmq attenzione a non confondere l’ora di religione con la catechesi. Nell’ora di religione oltre al cattolicesimo si dovrebbero studiare anche altre religioni e correnti spirituali non necessariamente vicine alla nostra.

  4. pietro

    Esule, consci le leggi dello stato in cui vivi?
    Non credo proprio, dato che non sai che la legge che regola l’ora di religione:
    http://www.camera.it/parlam/leggi/03186l.htm
    si chiama LETTERALMENTE:
    Legge 18 luglio 2003, n. 186
    “Norme sullo stato giuridico degli insegnanti di religione cattolica degli istituti e delle scuole di ogni ordine e grado”
    pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 170 del 24 luglio 2003
    Le altre religioni nonostante in teoria abbiano il diritto di essere insegnate da chi dovesse sceglierle per il momento si possono attacare al tram.

  5. Popinga

    Scusate, ma perché ci deve essere un’ora di religione? Perché “oltre al cattolicesimo si dovrebbero studiare anche altre religioni e correnti spirituali”? E se uno non è per niente spirituale? Esiste un variegato pensiero laico di tradizione millenaria (penso a Lucrezio e non solo a Feuerbach, Marx, Russell, ecc.) che gli studenti hanno il diritto di conoscere. A me le pisciatine di cane danno noia se l’ora dopo mi devo sedere su quella stessa sedia e parlare di evoluzione o di verifica sperimentale e condivisa di qualsiasi affermazione che voglia definirsi scientifica. E poi non tutti gli insegnanti di religione cattolica sono così innocui: per l’insistenza di uno di essi, un docente di Cesena è stato sospeso da una dirigente scolastica ciellina per aver organizzato un questionario sull’ora alternativa (di cui aveva dato conto nel consiglio di classe).

  6. mfp

    Datemeli tra i 5 e i 10 anni e saranno miei per sempre… clero manipolatore di bambini (da li’ ad altro poi ci vuole poco).
    Devo dire che io (maturita’ del 1996) alla scuola pubblica ho avuto un paio di professori di religione veramente bravi. Uno ci ha fatto studiare una cosa tipo “religioni comparate”… e in modo laico… poi lui era un tipo giovanile, le mie compagne – a parte quelle a cui non piaceva il pelo folto dalla camicia – erano tutte innamorate; e a noi ci trattava da adulti, guadagnandosi cosi’ la sua autorevolezza. L’unico inconveniente e’ che quel paio di volte che non ci siamo regolati e ne abbiamo combinate di grosse, ci ha bestemmiato contro; ma aveva ragione lui eh, noi infatti ci siam sentiti quasi tutti dei cani (ci dava fiducia, liberta’, e abbiamo rischiato di fargli passare guai). Il secondo era moscetto, pero’ ci leggeva Las Casas, sui massacri delle popolazioni americane da parte dei conquistadores spagnoli per conto di Dio; e fu anche quello molto istruttivo. Ma tanto oramai dopo la spazzolata berlusconiana questi professori di religione non ci sono piu’… li sceglie il vaticano… difficile che passino persone che sanno gestire in modo dinamico la liberta’ propria/altrui e riuscire quindi ad insegnare qualcosa di buono sulle religioni.
    A scuola dai preti invece, neanche a dirlo, il professore di religione era il piu’ importante solo perche’ era un colletto bianco… non perche’ insegnava religione… era una cosa che avevo infatti gia’ notato alle medie col prof di Ed. Musicale. Solo che quello di religione (al contrario di quello di Ed. Musicale) era un pretino stronzo (ie: codardo, non autorevole e autoritario, la peggiore combinazione possibile in qualunque uomo che sta piu’ in alto nel tuo ramo dell’organigramma: il caporale); e quindi io da buon samaritano – dicono che i preti cosi’ vanno sottomessi brutalmente – lo mettevo in riga ben benino: [giornata di convivenza: 10 ore fantastiche, poi al dibattito a fine giornata, conclusioni del dibattito, fa la solita frittata] “…e quindi Dio…” interrotto da me con “…eh no, non ci siamo, siamo stati benissimo tutta la giornata: che bisogno c’era di tirare fuori dio proprio alla fine? Su, su, cambia conclusione…”, e lui rideva e ricominciava uguale, e io di nuovo, “noneeeee, non ce semo capiti: cambia conclusione e non ci mettere in mezzo dio, se siamo stati bene e’ perche’ abbiamo speso una giornata a fare cose insieme in modo autogestito, non perche’ dio e’ buono e giusto”, e via cosi’ fino a che non cambiava (quando provava a superarmi in voce, io facevo prima e piu’ di lui, alla fine o tradiva il suo vestito, o faceva come dicevo io). E le vignette di Cuore attaccate in bacheca. E il compito in classe di religione barrato (“Credi in Gesu’ Cristo?”, e il mio componimento poetico in risposta: “Credo in David Copperfield perche’ e’ in TV e si tromba la Schiffer”)… e la piu’ bella di tutte: il suo amico francescano che ci doveva parlare di Esorcismi (in realta’ doveva inculcarci in testa che bisogna scegliere tra bene e male, e loro sono il bene, d’altronde la teologia cristiana dice che quella scelta e’ obbligatoria)… gli ho rovinato l’indottrinamento come al solito alla fine: “Scusi, come fa una fede a giudicare un’altra fede? Chi me lo dice a me che il Diavolo non e’ il Bene?”. Insomma… non m’ha insegnato niente se non quanto fosse stronzo durante gli scrutini (andava perfino a mettere bocca sul voto degli altri professori… cioe’ prima mi metteva 6 in condotta e non ero assolutamente un teppista, anzi… stavo sulle balle agli altri perche gli rompevo le scatole per le sigarette al bagno e altre cose che mi davano fastidio… non fumavo, non spaccavo niente, non parlavo, al piu’ ero distratto da PcProfessionale, Science e Micromega, mera irriverenza nei confronti di una persona che non si meritava il mio rispetto… e poi in virtu’ del voto in condotta pretendeva che gli altri mi abbassassero il voto; fortunatamente il prof di matematica era uno che si era trovato li’ perche’ non trovava di meglio… cosi’ ogni volta mi diceva: “a miche’, ma che j’hai fatto a ‘sto giro? M’ha abbassato di mezzo punto il tuo voto del quadrimestre!”, e allora io il giorno dopo rincaravo la dose studiando di piu’ matematica e mettendo in bacheca la vignetta degli spermatozoi del papa che vogliono uscire e lui che si fa una sega sul trono dentro S.Pietro; dopo soltanto 1 anno, io facevo come mi pareva, e cioe’ non ero tenuto a seguire, andare in chiesa, e per ringraziarlo non lo disturbavo neanche se diceva la parola dio… non sempre eh… quando esagerava con la frequenza era fastidioso… ma mi autoregolavo, ecco).

  7. gius

    Da insegnante, dico che il problema vero e’ la possibilita’ di votare sulla situazione di uno studente, in sede di scrutinio, che i docenti di religione hanno avuto fino ad ora a pieno titolo.
    Durante gli scrutini, capita spessissimo di votare per decidere su una situazione in bilico e l’avere o meno un docente in piu’ che vota, contribuisce a cambiare, spesso radicalmente, un risultato finale.
    E’ questo che non e’ giusto! Nella mia scuola, chi “non si avvale” non dispone di un’ora (e quindi di un insegnante) alternativo! Semplicemente, trascorre l’ora studiando individualmente in aula magna con un docente (a rotazione) che fa sorveglianza. Non mi soffermo sull’insegnamento religioso in se’ ne’ sul fatto che questo dia crediti: questo e’ davvero il meno perche’ a scuola, ormai, quasi tutto puo’ fornire un credito (dal volontariato alla partecipazione a competizioni sportive) e quindi non e’ questo il problema.
    Il problema vero e’ proprio la partecipazione (con voto a pieno titolo!) in fase di scrutinio: e’ questo che e’ discriminatorio e assurdo!
    Ed e’ questo che, a mio avviso, deve essere fermato!

  8. esule cinefilo

    @Pietro.
    Evidentemente non mi sono spiegato a dovere (anche se non mi sembra).
    Mi risulta che in questa sede si stia cercando di parlare di un problema scolastico ed ognuno discute la propria posizione con le altre. SECONDO ME , a proposito di ciò, c’è un errore di fondo su cui si dovrebbe lavorare. E questa benedetta ora di religione DOVREBBE, a mio parere, coinvolgere non solo la nostra religione di stato ma anche molte altre (l’errore riguarda la legge).
    Penso che si debba discutere per capire dove stanno gli errori e cercare di risolverli.
    Spero realmente di essermi spiegato.
    Ringrazio Pietro per la delucidazione anche se nel mio caso era superflua, conoscendo a fondo la realtà scolastica italiana, facendone parte ancora a tutti gli effetti.

  9. Bubbo Bubboni

    Post antico, ma aggiungo un link a futura memoria. Del tema delle regioni a scuola ne hanno parlato con 4 puntate della trasmissione radio RAI “Uomini e Profeti” (24/10/2009, 25/10, 31/10 e 1/11).
    Per ora ho sentito solo le prime due in podcast e c’è davvero del buon materiale, con considerazioni interessanti, aggiornate e tanti spunti di riflessione.

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