Loretta Napoleoni, pur essendo italianissima, ha la curiosa caratteristica di vedere i propri libri tradotti in italiano; vive infatti all’estero dagli anni ’80 e scrive direttamente in inglese. In questo caso, però, il libro (Loretta Napoleoni, La morsa, Chiarelettere 2009, pag. 186, € 13.60, ISBN 9788861900790) è stato scritto e pubblicato inizialmente in italiano.
Il libro parte dalle competenze dell’autrice, che è una economista specializzata nell’economia del terrorismo, e fa una lettura della crisi economica attuale come legata sì al terrorismo, ma in maniera completamente diversa da come è stata rappresentata dai media. In pratica, da un lato la finanza islamica era già nata con la crisi del sudest asiatico negli anni ’90, specialmente in Malesia; la politica di indebitamento USA verso l’estero e il Patriot Act del 2003 l’hanno rafforzata e hanno creato una nuova fonte di guadagno per gli estremisti islamici che fino al 2001 erano in difficoltà economiche; le economie dei cosiddetti “stati-guscio” nelle zone di guerra e il riciclaggio del denaro sporco ora non più fatto negli USA hanno portato centinaia di milioni di euro nelle casse di questi gruppi. Dal punto di vista occidentale, la Gran Bretagna e soprattutto Londra erano diventate il vero paradiso fiscale per i nuovi arricchiti. Le “città nel deserto” Dubai e Las Vegas erano invece i simboli dell’economia farlocca degli ultimi dieci anni: nemmeno capitalista, secondo l’autrice, proprio perché basata sulla carta e non sul confronto tra le classi sociali. Il sistema finanziario attuale è così marcio che tanto vale nazionalizzare tutto senza aver paura di sembrare socialisti, buttare via tutto quello che non serve e ricominciare da capo, tornando a privatizzare tra qualche lustro.
Le tesi del libro sono molto interessanti e sicuramente non possono essere scartate come mattane o stupidaggini; la sensazione però che ho avuto è che la “morsa” del titolo sia uscita male. Le due parti su terrorismo e finanza islamica da un lato, e politica economica USA dall’altro mi sembrano poco correlate tra loro, un po’ come se il libro fosse composto da due saggi separati ma impaginati insieme.
Ultimo aggiornamento: 2009-04-25 07:00
Cioè. Ora ce lo spieghi veramente. Di che ti fai?
Il libro è uscito due giorni fa nelle librerie! Ieri mattina La Napoleoni era a Laser su Radio Due RSI e mi ha convinto a comprarlo, dopodichè è finito “nella pila”. Come hai fatto ad averlo già letto?
Dato che settimana prossima Radio Due RSI parlerà di Marx, che fai questo weekend? Ti rileggi tutto dal “18 Brumaio” al “Capitale”?
@marcoxa: .mau. legge veloce, e per quanto dense di idee sono poi solo 180 pagine. E, ovviamente, non ha una pila di libri da leggere.
Qualcuno sa perche’ questo l’ha scritto in italiano? Il tema non mi pare nazionale.
@marcoxa: in effetti ho una pila di libri da leggere che non finisce più, ma non la seguo in FIFO. Però questo mi è arrivato il 21 aprile in formato pdf da un amico che mi ha chiesto se lo leggevo e lo recensivo. L’ho finito giovedì sera, ieri ho scritto la recensione e oggi è stata pubblicata. Non mi sembra così strano, no?
@barbara: non so come mai sia stato scritto in italiano. Noto però che in questi giorni c’è un battage niente male (ieri sera la tipa era ospite al microfono aperto di Radiopop, oggi ha l’intervista a tutta pagina su Tuttolibri…)
Aggiungi anche Grillo che ieri ha pubblicato un intervento di quest’autrice.