la parola migliore

I bloggherz (e i loro commentatori) sembrano proprio amare le questioni di linguistica. In questi giorn c’è un animato dibattito chez Leonardo su cosa dovrebbe fare il segretario del PD: seguire l’augusto esempio di Catone il Censore, e finire tutti i suoi interventi col ritornello “A proposito, chi ha corrotto David Mills?”
La discussione però non verte sulla correttezza o sull’opportunità di un simile comportamento, ma sulla frase in inglese aggiunta da Leonardo: “Who corrupted David Mills?” Ci si sta dividendo peggio che (appunto…) nel piddì tra chi afferma che il verbo inglese corretto è “to bribe” e chi dice che “to corrupt” è un sinonimo perfettamente usabile e usato da autorevoli quotidiani britannici.
La mia posizione in merito rispecchia quanto mi insegnò trent’anni fa il mio professore di inglese al liceo. Generalmente l’inglese ha due forme possibili per una parola: quella di origine anglosassone e quella di origine latina. Per un madrelingua inglese la seconda è di solito sentita come più forbita, mentre per noi è quella più naturale. Ergo, se si deve scrivere in inglese per un pubblico anglofono o germanico conviene usare per quanto possibile le forme anglosassoni; tanto ne avremo sempre fin troppe neolatine, e quindi non dobbiamo preoccuparci.
Tutto questo vale appunto in generale: nel caso particolare, pur ritenendo che “to corrupt” abbia una sfumatura più morale, tipo “corruttore della gioventù” mentre “to bribe” fa proprio venire alla mente i soldi e quindi sarebbe quello preferibile in assoluto, parto dal principio opposto. In fin dei conti quello era un testo inglese per italiani; assodato che entrambe le forme sono comunque corrette, preferisco quella latina perché più comprensibile. Voi che ne dite, a parte chiedervi chi ha corrotto David Mills?

Ultimo aggiornamento: 2009-02-24 11:22

8 pensieri su “la parola migliore

  1. della

    Interessante. D’altronde questo le lingue parlate fuori dal paese d’origine sono diverse e non si tratta di errori, non c’è motivo per cui noi dovremmo astenerci.
    Per esempio, in Argentina (che è piena di immigrati italiani) si parla spagnolo pronunciando le jota e le zeta in una maniera che per gli italiani è più semplice. E c’è la curiosa convergenza tra lo spagnolo e l’inglese d’America, che dicono rispettivamente “elevador” e “elevator” piuttosto che “ascensor” e “lift”.

  2. mestesso

    Direi che sono d’accordo con te. Nel contesto dato, le due parole sono equivalenti, e ho una preferenza per corrupt.
    E’ bene sottolineare comunque che in inglese corrupt ha una accezione d’uso più ampia di bribe. La parola bribe si usa per i casi di corruzione dal punto di vista legale, come quella verso i pubblici ufficiali. Corrupt invece viene usato in (anche) quei casi dove “girano soldi ma non verso una persona od un ruolo specifici”, tipo dire “sport corruption”, oppure in senso traslato. E’ più raro vedere lo stesso per la parola bribe, anche se succede, è evidente la preferenza negli inglesi madrelingua per corrupt nei casi generici.

  3. Francesco

    @.mau.: per me “to corrupt” suona irrimediabilmente come una roba che ha a che fare con minorenni e vecchi bavosi, ma potrebbe essere una mia percezione.
    @della: la varieta` canadese del francese ha, tra le altre cose, un curioso “bienvenu(e)” che sta per “prego”, che e` un calco dell’inglese “You’re welcome”, invece del francese metropolitano “de rien”, “je vous en prie” o simili. Qualcuno conosce altre coppie come elevator/elevador, nelle quali due varieta` linguistiche si influenzano reciprocamente?

  4. .mau.

    @francesco: “to corrupt” va anche bene per l’azione degli agenti atmosferici, direi. Sulle varietà linguistiche, dovresti prendere un vocabolario swizzero – non ho tempo di recuperare il link adesso.

  5. vb

    Ma non è che stai guardando il dito? :-)
    Comunque confermo: “to corrupt” è più generico mentre “to bribe” è “corrompere con/per soldi”.

  6. Licia

    Secondo me i due verbi esprimono due punti di vista diversi:

  7. corrupt descrive un cambiamento negativo causato da un’azione esercitata su persone o cose, ad es. persuadere qualcuno ad avere un comportamento disonesto, o intervenire in maniera dannosa modificando lo stato originale (es. corruzione di dati o di una lingua)
  8. bribe implica invece uno scambio disonesto tra persone: X convince Y ad agire in un certo modo per un compenso esplicito (non solo soldi: per un bambino potrebbero bastare delle caramelle, non a caso bribe è usato spesso in maniera scherzosa).
    Per quel che riguarda i sostantivi, bribery può ovviamente essere un tipo di corruption ma il fatto che in inglese venga comunemente usata l’espressione “bribery and corruption” credo indichi che i madrelingua non li percepiscano come sinonimi…
  9. Bubbo Bubboni

    Sarò influenzato dall’Herald e dai dati che si corrompono ma preferisco “bribe”.
    “A Milan court on Tuesday handed down a ruling that would send the political establishments of many countries into a tailspin. It found the British lawyer D. M. guilty of taking $600,000 in exchange for lying to protect the […]”
    Il denaro era per corrompere, quindi viene bene il titolo “Lawyer convicted of taking bribe to shield […]”
    “Corrupt” mi sembra riferirsi ad una valutazione morale dei fatti che parlando di […] sembra inopportuna ed inutile.

  10. Fang

    > I bloggherz (e i loro commentatori) sembrano proprio amare le questioni di linguistica.
    Già. Il post sull’apostrofo ha avuto tanti commenti che quelli su B neanche si sognagno.
    E comunque condivido l’idea che corrupt sia inadatto. A me fa venire in mente più Cthulhu che le aule di tribunale.
    A proposito di HPL, anche il tuo “ch’ho” sembra preso da una preghiera ai Grandi Antichi. :)

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