Prima, mentre andavo a comprare il giornale (e il libro della collezione Sfide Matematiche, e il lettore di smart card per la carta regionale della sanità… mancava solo che l’edicola avesse degli sfilatini) ho notato con un certo qual piacere che qualche vigile era passato a multare le macchine in sosta selvaggia dalle parti di piazzale Lagosta. D’altra parte, nella piazza c’era qualche dipietrista che stava immagino facendo proselitismo, e si sa che Tonino è un uomo d’ordine.
Il piacere però si è notevolmente ridotto quando ho visto che il talloncino della multa era stato messo anche su un paio di macchine all’inizio di via Taramelli, subito dopo piazza Appio Claudio.
È possibile che i solerti tutori dell’ordine abbiano deciso che non c’erano cinque metri dall’inizio della via (anche se con una piazza tonda in mezzo è un po’ difficile fare i conti). È possibile che i solerti tutori dell’ordine abbiano deciso che, visto che a fianco del marciapiede correva una riga bianca continua, la riga indicasse divieto di sosta. Resta il fatto che subito prima delle due auto parcheggiate c’era un bel cartello con su raffigurato “Divieto di sosta e di fermata – fine” (il divieto è su tutta la piazza), e quindi uno può anche immaginare che da lì in poi si possa parcheggiare.
Proprio perché sono contrario alla sosta selvaggia, mi chiedo il vantaggio di punire in maniera così indiscriminata. Per guadagnare pochi euro in più si finisce che la gente si convince che tanto vale lasciare la macchina a caso: se va bene, bene altrimenti tanto la multa la si paga lo stesso. Bel modo di gestire.
Ultimo aggiornamento: 2008-10-25 13:24
Sai, se uno toglie l’ICI,
l’altro alza le multe.