La prima pagina del dorso milanese del Corsera oggi strillava che le piste ciclabili in centro a Milano (quelle del progetto Raggi Verdi, tanto strombazzato l’anno scorso) non si faranno più. Motivo? Qualcuno si è accorto che per fare le piste ciclabili occorre togliere parcheggi alle auto. Potete leggere la storia su Vivimilano del Corsera; qui c’è una piantina con le piste ciclabili a rischio.
A dire il vero non c’è nulla di cui stupirsi. Milano è una città con le strade strette, e il centro di Milano ha strade strettissime. Nel resto dell’Europa non si sono fatti problemi: il centro resta chiuso alle auto private, e se vuoi arrivarci in macchina ti fermi ai parcheggi ai limiti del centro e paghi salato. A Milano invece si è scelto l’Ecopass, il che significa che se hai la macchina sufficientemente nuova non te ne cale nulla, e se ce l’hai vecchia basta pagare ed entri. Solo che i soldi non bastano, e quindi ti si invita a fermarti: sempre ovviamente pagando il giusto. Ergo, togliendo parcheggi il Comune rimane senza soldi, e Mestizia piange.
Mi meraviglio solo che non abbiano tirato fuori la scusa “tanto sono pochi i ciclisti che pedalano in centro”. Con la situazione attuale, bisogna essere pazzi e incoscienti per farlo… come me, insomma. Ma se ci fossero percorsi sicuri e un po’ meno dissestati di quelli odierni le cose magari cambierebbero…
Ultimo aggiornamento: 2008-09-22 11:09
A Torino hanno appena vietato la sosta in via Roma e tirato via un lato di parcheggi su alcune traverse per fare piste ciclabili. Peccato che pare che le faranno alla torinese: un isolato sulla sinistra della carreggiata, quello dopo sulla destra, poi ancora sulla sinistra… geniale!
@vb: Chissà, magari avevano letto un qualche studio americano da cui risulta che fare un po’ di slalom nel traffico migliora i riflessi…. o magari hanno assunto come consulente Alberto Tomba :)
Ho portato una delle mie bici a Milano venerdì scorso e sono andato dalla Stazione Centrale fino a Piazzale Corvetto in bici di sera.
Devo dire che mi aspettavo di peggio; ma stupisce quanto poche zone pedonali ci siano in centro a Milano. Le macchine arrivano praticamente in duomo e tra parcheggi in doppia fila e rotaie del tram il percorso non è privo di rischi. Davvero un peccato, perché il centro di Milano non è poi così orrendo… Qui a Torino, comunque, hanno aperto una nuova pista in via Principe Amedeo e stanno rendendo pedonale un’altra zona di via Lagrange.
Non è male (per gli standard milanesi, certo) la pista che dal Naviglio Martesana va verso Cascina de’ Pecchi e finisce a Cassano d’Adda.
Ma anche questa pista migliora sensibilmente non appena si esce dal comune di Milano ed è davvero godibile solo da Vimodrone in poi. Immagino che i comuni della conurbazione se la cavino meglio del capoluogo, per quanto riguarda le biciclette…
Anche qui a Torino non è che sia tutto rose e fiori. Ho appena avuto una discussione animata con una squinzia in carriera che aveva lasciato la sua mini sulla pista con le 4 frecce…
elezions’ time
fervono i lavori stradali. Sarà che le elezioni sono alle porte?