C’è chi si vanta

Stasera, al microfono aperto di radiopop, si parlava dell’obbligo per i locali di esporre la tabella per il calcolo del tasso alcolemico. Telefona uno e dice “Ah, per me lo Stato non dovrebbe vietare nulla, ma semplicemente dare informazioni sulla pericolosità dell’alcol o della marijuana: poi ognuno si sa regolare. Prendete me: l’altra sera mi ero bevuto tre pinte di birra, mi hanno fermato, ma visto che non sembravo ubriaco non mi hanno fatto l’esame, perché io la birra la reggo”. Il conduttore gli fa “ma eri ubriaco o no?” e lui “sì, ero un po’ ubriaco, ma quando sono così io guido benissimo”.
Se mai mi capitasse di dimenticarmi con che razza di gente ho a che fare non appena esco di casa, posso essere certo che loro me lo ricordano subito. Forse dovrei ringraziarli.

Ultimo aggiornamento: 2008-09-22 22:00

27 pensieri su “C’è chi si vanta

  1. vb

    Guarda, su questo non è giornata.
    Io sostengo che lo Stato dovrebbe farsi i cavoli propri e che a decidere se sono troppo ubriaco per guidare dovrei essere io e nessun altro, esattamente come sono io a decidere se sono troppo stanco, troppo addormentato, troppo incazzato o troppo mille altre condizioni che possono facilitare un incidente ma che non sono soggette all’isteria collettiva di questi giorni. Personalmente guido da quindici anni dopo essere uscito dal pub o da una cena con vino, con prudenza e cosciente dei riflessi rallentati, e non ho mai neanche vagamente rischiato un incidente in queste condizioni; ho rischiato molto di più tornando mezzo addormentato di notte da posti lontani anche se non avevo bevuto. Non ho certo intenzione di smettere la mia vita sociale perché la moda del momento è la caccia all’ubriaco al volante.
    Mettere un limite talmente basso che basta mezza birra per essere fuori è come non metterlo, visto che nessuno rinuncerà ad uscire la sera e farsi una birra e che non ci sono alternative all’uso dell’auto (30 euro di taxi non è una alternativa). Fosse un limite che separa chi ha bevuto due birre o due bicchieri di vino a cena fuori da chi è ubriaco fradicio e si è fatto di tutto in discoteca avrebbe un senso, cioè potrebbe agire da freno, ma così no… è il solito limite per cui il 90% degli italiani non è in regola e quindi è come se lo fossero tutti.
    E in più c’è questa bella idea delle tabelline, così adesso i diciannovenni prenderanno la colonna più favorevole a loro, berranno senza farsi problemi fino a una goccia meno del limite, diranno “sono in regola!” e si sentiranno autorizzati a sfrecciare a 180 ubriachi, e se li fermano diranno “ma io ho guardato la tabellina…” Geniale, l’idea di risolvere un problema di incoscienza deresponsabilizzando ancora di più la gente…

  2. Licia

    @vb Ti auguro di non trovarti mai in questa situazione: domenica mattina, aspetti degli amici per una giornata che avete programmato da tempo e invece ti arriva una telefonata per dirti che uno è morto e gli altri due e il tassista sono gravi in ospedale, “grazie” a un avvocato che guidava dopo aver bevuto, ma solo un paio di bicchieri ed entro il limite, secondo lei.
    Credo che cambieresti totalmente idea.
    Io la vedo così, come si fa in Scandinavia: chi guida non dovrebbe bere alcoolici. Punto.

  3. Tooby

    Ho imparato che gli esseri umani sono troppo incoscienti per gestirsi da soli.
    Il problema non è tanto se muore il tizio ubriaco (ben venga, per quanto mi riguarda è l’evoluzione della specie), quanto che muoia qualche poveraccio che ha portato il cane a fare i bisogni (o un bambino che andava in bici, eccetera).
    L’idea delle tabelline è una cazzata, senza mezzi termini. Chi viene trovato ubriaco al volante dovrebbe vedersi la patente rimossa in perpetuo e l’auto confiscata senza possibilità di recupero. Gli esseri umani vanno colpiti al portafogli.
    Poi che razza di storia è “decido io se sono ubriaco?”. Accidenti! Un mio amico morì ucciso da un ubriaco pochi anni fa. Probabilmente anche lui aveva “deciso di non essere ubriaco”. Per questo motivo mi piacerebbe vedere tutti gli ubriachi al volante in galera come se avessero tentato di uccidere qualcuno, anche qualora non lo avessero (ancora) fatto. Ma poi sarebbe troppo, direbbe qualcuno: sotto effetto dell’alcool era incapace di intendere e di volere, quindi non punibile. Mentre beveva, però, lo era, ma bere non è proibito dalla legge. Risultato? L’assassino è a piede libero, il mio amico comunque six feet under.
    Che goduria…

  4. Fabio Forno

    vubbì per una volta ha ragione (tranne sul fatto che “io ho diritto alla mia vita sociale”, che non c’entra nulla con la possibilità di consumare alcool e guidare). Lo stato che ti fa contemporaneamente da mamma, balia e padre severo mi sta sulle balle non poco, perché crea solo scontenti e non applicando il buon senso. La normalità in Italia, checche ne dicano i giornali, è un gran numero di persone che bevono oltre i due bicchieri ma che comunque non sono ubriache e guidano con prudenza consce di un certo abbassamento riflessi. Incominciare a dire che queste sono dei criminali, come è la tendenza da un po’ di anni, non risolve nulla, perché il vero problema sono quelli completamente ubriachi (ben oltre le bottiglia + superalcolici), magari anche sotto l’effetto di droghe. Questi erano criminali e continuavano a farlo perché sostanzialmente non rischiavano nulla e veniva data loro la possibilità di reiniziare a guidare senza aver risolto i loro problemi. Anche oggi, se hanno problemi, continuano a fare i criminali al volante indipendentemente dai limiti del tasso alcolemico che, abbassato, non fa altro che allargare il fastidio senza risolvere il problema alla radice.
    Per la cronaca: non mi considero un criminale se guido con tre pinte di birra bevute in una serata, cena compresa (so perferttamente di non essere in grado di vincere il gp di monza, ma so di essere in grado di tornare a casa senza correre e far correre rischi) e solo il sapere che qualcuno lo pensi mi infastisdisce non poco. Sarebbe come darmi del ladro, perché potenzialmente potrei esserlo.

  5. vb

    Ma l’avvocato che guida dopo aver bevuto smetterà di farlo perché ha letto una tabellina o perché c’è un divieto che peraltro esiste da sempre?
    E l’incidente è stato causato dall’alcool o dal fatto che l’avvocato era un cretino irresponsabile? Non è che magari avrebbe ammazzato qualcuno anche il giorno dopo, da sobrio, scartando di botto perché parlava al telefonino tenendoselo attaccato all’orecchio con una mano e dando botte al volante ogni tanto con l’altra, come la signora perfettamente sobria che mi ha quasi steso ieri in bici?
    Anzi, peggio ancora: concentrando tutto sull’ubriachezza (invece che sulla responsabilità che ognuno deve avere quando guida) tutti questi altri comportamenti altrettanto pericolosi passano in secondo piano e sembrano innocui…

  6. ALG

    Anche io sono d’accordo con vb: Sicuramente guidare ubriachi è pericoloso ma molto conta il buon senso; se bevo a cena tre bicchieri di vino non sono ubriaco, non è questione di reggere o non reggere l’alcool, ma so di avere riflessi più lenti quindi guido in modo più prudente. Per lo stato sono un criminale!
    Il problema, ed è questa la cosa che sfugge, non è il limite ma il far rispettare le regole; sinceramente in 8 anni che guido sono stato fermato solo una volta per fare il test del palloncino e non è che non usi la macchina. Un limite più alto può essere ragionevolmente sicuro a patto che tutti rispettino le regole; l’anno scorso sono stato testimone di un incidente (per fortuna senza altre persone coinvolte) attribuito allo stato di ebrezza del guidatore… stava facendo una curva in pieno paese a circa 100 Km/h, ha visto una macchina ed ha sbandato centrando un muro; secondo la polizia stradale intervenuta il problema era che il guidatore era ubriaco (0,85 se non ricordo male); secondo me era cretino perché anche da sobrio fare quella curva a quella velocità è pericoloso.
    E non si tratta di un caso isolato; quanti incidenti dovuti ad alcool hanno come concause velocità eccessiva o manovre pericolose? E quanto spesso ci capita di vedere questi stessi comportamenti (gente che sorpassa a 170 all’ora sulla destra in autostrada) ad orari per cui è difficile credere che sia colpa dell’alcool?
    Prevengo l’obiezione: sicuramente un ubriaco è incosciente ma l’incoscienza è sottovalutazione del rischio, se naturalmente quel rischio non lo si correrebbe non è l’ubriachezza ad indurlo…

  7. Fabio Forno

    @ALG: agree al 100%. tutti la mettono sui riflessi, mentre il problema principale sono i cambiamenti comportamentali dovuti alcool (surrogati spesso da essere cretini di base), questi ultimi troppo soggettivi: c’è chi diventa irresponsabile dopo un bicchiere e chi dopo una bottiglia rimane tranquillo.

  8. Barbara

    Nel resto d’Europa chi beve non guida, e viceversa. Chi vuole uscire lo stesso torna in taxi (dividendo i costi con gli amici, o andate tutti a bere da soli?) oppure si fanno i turni; quattro bevono e uno guida, a rotazione.
    Le tabelline servono a dare un’idea a chi evidentemente non ce l’ha. Meglio che nulla.
    Infine, mi chiedo che persona debba essere uno che ha bisogno di bere più di una birra per divertirsi con gli amici. O magari che amici frequenta.
    vb: non confondiamo A implica B con B implica A. Se dico che chi ha bevuto non è in condizione di guidare, non penso che chi non ha bevuto sia automaticamente in condizione di farlo. In particolare, concordo perfettamente sulla pericolosità del telefonino. Se ci fosse un modo di misurare la distrazione, sarei ben lieta che lo Stato lo facesse e fermasse i guidatori distratti.
    Infine: sappiate che se un ubriaco tira sotto uno dei miei figli io lo ammazzo. Anche se aveva solo bevuto tre pinte. Avvisati.

  9. mestesso

    @vb,FF: ma voi come risolvereste *realmente* il problema?
    Eh, già, “il buon senso”. Il mio neurone come risposta direbbe “beata ingenuità”, oppure “non ci sono mezze stagioni” ed una pletora di luoghi comuni simili.
    Nessuno, dico nessuno, che sforzi il suo neurone per dire “come faccio a risolvere il problema?”. Tutti giù a dire “giù le mani dalla mia [birra|vino|mojito..]+”. Perché il tipico maschio (bevo ma non sono un maschio tipico in questo) deve poter fare quello che vuole, perché “cazzo, mi faccio un mazzo così fammi divertire cazzo” (questo in termini assai brutali è il ragionamento di fondo, anche se alcuni tentano di ammantarlo diversamente). Anche le donne iniziano a ragionare così, peraltro…
    Ma il problema come lo tappiamo? O lasciamo la gente morire per strada a mazzi? E madri, padri, parenti, amici a piangere straziati?
    C’è un solo modo per limitare la strage: reprimere efficacemente.
    Per fare questo occorre una buona legge, ed una bune legge deve a) essere chiara, non soggetta ad interpretazioni b) essere applicata sempre, seza ricorsi al TAR c) eseguita subito.
    Oggi, solo a) è stato fatto. Mancano b) e c).
    Il sequestro dell’auto è in Italia, inapplicabile. Il problema è che il tribunale, per sequestrare una macchina, deve pagare la custodia cautelare. Sapete che il tribunale di Milano ad Aprile non ha più i soldi per comprare la carta delle fotocopie? Sapete cosa fanno? Il sequestro lo fa l’inquisito stesso! Sì, non sto scherzando, la custodia dell’auto è data a chi ammazza 1,2,3 o più persone!!! Giuro!!!! La patente massimo un anno te la ritirano!!! Anche se ammazzi 10 persone in un botto! La galera niente, perché tutti sono incensurati e la pena è *sempre*

  10. vb

    Capisco la rabbia e la paura (peraltro alimentate dai media; per capire meglio, tu ammazzeresti l’assassino anche se i tuoi figli morissero in una rapina o in qualsiasi altro modo, o solo nel caso del guidatore ubriaco?).
    Ma il fatto che solo in questo thread siano spuntate fuori tre persone che da tutta la vita bevono, guidano e non hanno mai fatto un incidente non dimostra che l’affermazione “chi ha bevuto non è in condizione di guidare” è clamorosamente falsa?

  11. mestesso

    VB, facciamo un test di logica:
    dato l’insieme di uomini che bevono UB, e l’insieme di incidenti stradali dovuti alla alcolemia IA, e conosciuto che IA è sottoinsieme proprio di UB, dire quali delle seguenti affermazioni è sicuramente vera:
    -tutti quelli che hanno bevuto non sono in grado di guidare
    -alcuni di quelli che hanno bevuto non sono in grado di guidare
    -alcuni di quelli che hanno bevuto causano incidenti
    -tutti quelli che hanno bevuto causano incidenti
    C’è poi da dire che alla domanda “ma come risolvere il problema” non vuoi dare una risposta…perché?
    Quanto al “capisco la rabbia”, San Tommaso ha avuto bisogno di mettere le mani nel costato per capire. Tu sei come lui, vb. E non ti fa onore. E vale per tutti quelli come vb.

  12. Licia

    Nel resto d’Europa chi ha atteggiamenti tipo “anche se ho bevuto, sono in condizioni di guidare, e decido io” è ostracizzato.
    Finché anche da noi non ci sarà una forte pressione sociale su chi beve e guida, il problema non verrà mai risolto.
    @vs: ci sono un sacco di persone che guidano senza occhiali. Uno con 9/10 magari non ha mai fatto un incidente, ma non prova nulla, e io preferirei non salire in macchina con lui, soprattutto verso il tramonto.
    PS A quanto pare in Svezia basta un cioccolatino al liquore per risultare positivi. Perlomeno così nessuno disquisisce sui quantitativi…

  13. delio

    io suggerirei di lasciar perdere la scandinavia, che suona cosi` noiosa e prude. diciamo piuttosto che stando a questa (www.welt.de/finanzen/article2234898/Was_Verkehrsrowdys_im_Ausland_droht.html) tabella dell’adac, l’aci tedesca, tra i paesi in cui il limite e` lo 0,0% sono per esempio croazia, romania, ungheria, slovacchia, cechia, in barba a tutti i luoghi comuni sul consumo di alcolici dell’est europeo. possibile che gli italiani siano culturalmente, inscindibilmente piu’ legati al consumo di alcool dei romeni o dei cechi?
    mettiamola cosi`: ammetto che occorre un po’ di abitudine al fatto che uno puo` uscire una sera a cena, o addirittura passare un’intera serata da amici, bevendo solo un bicchiere di vino; a me e` occorso un anno (appena arrivato in germania, e con ancora le abitudini italiane in testa), una multa di 500 marchi e un divieto di guida di un mese – eppure ero giusto al limite + epsilon.
    pero`, appunto, poi ci si abitua. e` possibile passare una sera fuori senza bere, o quasi, e senza che la convivialita` ne venga compromessa. ormai esiste in quasi tutti i ristoranti la possibilita` di ordinare solo un calice di vino. qual e` il timore? passare da fighetti o da debosciati se in un pub si ordina un succo di frutta o un te’?
    per finire (@ vb): concordo sul fatto che l’autocertificazione sull’ubriachezza e` una boiata colossale. basti pensare a come si sente tranquilli e leggeri mentre si beve un litro di vino, mentre la sbornia la si avverte solo la mattina dopo. e` giusto anche considerare gli aspetti psicotropi dell’alcol, il senso di maggiore sicurezza e controllo. tutti, tutti, tutti i test fatti da ogni possibile rivista e associazione dimostrano che anche quando ai partecipanti ad un test – chesso`, uno slalom a bassa velocita` – viene chiesto di fare la massima attenzione, il gruppo che ha bevuto abbatte (non importa quanto guidino attentamente) piu’ birilli del gruppo di controllo. l’autostima e` sempre un’idiozia, al volante, per lo stesso motivo per cui “io guido a 180 sotto la pioggia, ma guido sicuro: sono gli altri, i pirla, quelli che fanno gli incidenti”.

  14. gioegio

    bevi e drogati pure ma non guidare. come metterlo in testa a tutti? educazione – fondamentale! – e controlli a tappeto che non ci sono MAI stati. 10 anni che guido e mi hanno fermato una sola volta di sabato sera. bisogna avere il terrore di essere fermati per l’alcoltest e la stradale di fronte alle discoteche e alle uscite dell’autostrada. il costo dei controlli sarà compensato dalle multe e dai minori incidenti (certo poi il settore auto e carrozzieri andrebbe in crisi ma vabbeh…)
    l’argomento del buon senso per me non regge non perché non valido individualmente ma solo perché fumoso ed appunto “personale”. parlare di buon senso ad un 18enne con Golf GT paterna può essere molto molto pericoloso.
    Quindi alzerei di un poco le soglie, perché di certo non si può essere arrestati per due birre, ma solo per poi incrementare pesantemente i controlli ed i dispositivi antivelox e similari. Per quanto riguarda invece i controlli antidroga invece bisogna chiarirsi bene. Quelli di Fuori Luogo hanno spiegato come siano mal fatti e arbitrari. Per il resto ovviamente ognuno deve essere libero e responsabile di sé stesso. Ma di certo se la legge proibisce di oltrepassare i 130 km/h non capisco perché invece vendere auto in grado di raggiungere i 200. I limitatori di velocità non esistono? Io dico di si, esattamente come esistono i termostati.

  15. gioegio

    precisazione: ovviamente se è dimostrato che due birre sono potenzialmente pericolose per la guida allora bisogna vietare anche due birre. o una insomma. è dimostrato per caso? davvero mi dichiaro ignorante

  16. Barbara

    @Licia e Delio: grazie per esservi spiegati molto meglio di me.
    @vb, alg, ff: spero che la fortuna continui a sostenervi finché bevete e guidate. Se fallisse, spero che siate voi a crepare e non altri innocenti.

  17. D# AKA BlindWofl

    In nuce: il “riflesso rallentato” aumenta le probabilità di incidente solo in situazioni già pericolose di per sè (e comunque una reazione istintiva, “di riflesso”, spesso è sbagliata).
    Mi aggrego a chi considera il pericolo peggiore l’eccessiva fiducia di sè e la conseguente imprudenza che l’alcool causa. Ma in questo caso non sono gli 0.5g/l di alcool ad essere pericolosi…
    La soluzione? Rendere meno stringenti i limiti ma “beccare” più gente che abbia assunto valori pericolosi di sostanze psicotrope.

  18. .mau.

    @D#:
    > In nuce: il “riflesso rallentato” aumenta le probabilità di incidente solo in situazioni già pericolose di per sé
    Aspettiamo allora il prossimo studio su quanto diminuisce la percezione di pericolo in chi ha bevuto?

  19. delio

    > In nuce: il “riflesso rallentato” aumenta le probabilità di incidente solo in situazioni già pericolose di per sè (e comunque una reazione istintiva, “di riflesso”, spesso è sbagliata).
    mi stupisce che si continui a ignorarlo: la questione non e` CHI e` che causa una situazione pericolosa, ma SE il guidatore brillo riesce a reagire con prontezza. una macchina di fronte a te frena bruscamente per evitare un cane e tu cerchi di non tamponarla. non e` colpa tua, non e` neanche colpa dell’altro guidatore, la questione e` semplicemente se la frenata piu’ rapida ed efficace la ottieni con una, nessuna o quattro birre in corpo. tutto il resto sono discuisizioni da avvocaticchi.
    (ho scelto apposta uno scenario non troppo drammatico. gli amanti del genere possono pensare ad un frontale, se preferiscono).

  20. vb

    Però se adottiamo il ragionamento che è giusto imporre qualsiasi divieto che migliori di un po’ le chance di evitare un incidente, allora non finiamo più. Per esempio, trasportare un bambino piccolo in auto può distrarti perché il bimbo richiede attenzione e magari si muove in modo inconsulto, allora vietiamo di portare bimbi in auto. E ascoltare la radio? La radio distrae, se c’è della musica che ti piace ti metti a cantare e non guardi più la strada: vietiamola. E così via. L’ubriachezza è solo una di tantissime concause di incidente, perché l’ubriachezza sì e tutto il resto no?
    Il problema è che l’unico modo per evitare gli incidenti stradali è vietare l’uso dell’auto. Le vittime della strada sono un sacrificio necessario per mantenere uno stile di vita che senza auto non potrebbe funzionare; solo che metterla così è troppo cinico per la “ggente”, allora periodicamente bisogna fare un po’ di caccia alle streghe per far credere che si può fare qualcosa. Alle volte è l’alcool, altre volte è la velocità, poi c’è il turno della nebbia, quello delle strade pericolose… La verità è che a una discreta parte degli italiani non bisognerebbe dare in mano un’auto perché non hanno il minimo senso di responsabilità, però poi la società salterebbe per aria.

  21. ALG

    @Barbara: non è fortuna, è uso del cervello. Non dico che mi faccio 3 birre a stomaco vuoto e mi metto a guidare come Schumacher. Dico che se esco e sono con la macchina cerco di moderare il consumo e se dovessi comunque esagerare applico azioni compensative (dall’usare maggiore attenzione alla guida al chiamare un taxi o se sono in città all’andare a piedi).
    Il problema non è il tasso alcolemico come riferimento assoluto perché è un paramatro che varia tantissimo (c’era un’inchiesta ieri sulla Stampa). Il problema è far rispettare le regole, tutte. Se non puoi superare a destra non superi, se il limite è 50 Km/h non vai a 100! In questo caso un minimo di flessibilità nell’applicazione delle regole è ammissibile. Questo è il punto.
    Il concetto è che non criminalizzando chi beve qualcosa (ma entro limiti accettabili!) si aumenta la sicurezza delle strade; è un discorso più complesso, c’entra l’educazione e molto altro ancora.
    Ciao

  22. delio

    @vb
    mi sembra che la questione sia relativamente facile: ci sono alcuni pericoli intrinseci all’uso dell’auto e che non possono essere esclusi per legge, altri che invece lo sono. un bambino puo` muoversi in maniera inconsulta, hai ragione, e per questo motivo da qualche anno (e per legge!) i bambini devono essere messi in seggiolini che non li lasciano muovere per niente (oltre a proteggerli in caso di incidente). la radio andrebbe vietata? boh, non so, credo che il rovescio della medaglia e` che spesso la radio ti tiene sveglio se sei gia` stanco di tuo. la stanchezza, su cui insisti tanto, purtroppo non puo` essere misurata; quindi ai guidatori si sconsiglia di mettersi al volante se assonnati, ma non ha senso *vietare* un comportamento del genere perche’ sarebbe del tutto impossibile da sanzionare. e no, non e` vero che la societa` salterebbe per aria se si applicasse un po’ piu’ di rigore: in germania con oltre 20 milioni in piu’ di abitanti rispetto all’italia, e nonostante l’assenza di limiti di velocita` sulle autostrade, ci sono 7000 morti all’anno sulle strade, tanti quanti in italia, grazie ai maggiori controlli; e la societa` non salta in aria. morire d’auto non e` destino, non nelle proporzioni italiane.

  23. Fabio Forno

    Non ho tempo di seguire tutta la chat, cmq rispondo a mestesso alla domanda fondamentale: come risolveresti il problema. Per prima cosa occorre definire il problema (aiuta a trovare la soluzione), che per me non è impedire a chi beve di guidare ma a chi è pericoloso. Alla luce di questo agirei così:
    – innalzerei i limiti alcolemici a quelli qualche anno fa (il mio punto principale non è che non ci debbano essere limiti, ma che metterli ridicolmente bassi non serve a nulla)
    – stabilirei una procedura per cui i test si fanno solo quando l’autista guida in modo sospetto o, se si ferma qualcuno, prima si fanno fare delle prove di coordinazione standard. Se uno non le passa ed ha bevuto ed è sopra il limite multa forte (niente penale), se è sotto il limite gli farei cmq verbale e lo manderei a fare dei test (questo è il classico caso del tipo che è fuori di testa dopo un bicchiere: è più pericoloso lui di molti con un 2 litri in corpo) e se confermano che non regge multa forte
    – se uno ha un incidente con danni a persone si va sul penale (si applicano le pene normali per danni involontari o omicidio colposo con tutte le possibili aggravanti, l’omicidio volontario invece è una sciocchezza giuridica) e non guida più fino a quando non ha dimostrato ogni oltre ragionevole dubbio che rimane sobrio, altrimenti viene riarrestato e ricondannato in modo pesante
    – le pene si scontano sul serio (questo è il punto principale)
    Quello che c’è stato per anni invece è stato prima un completo lassismo (pene deboli e di fatto non scontate per chi commette incidenti ubriaco) e poi dopo criminilizzazione generale di tutti in generale. Sarebbe un po’ come il problema dei camionisti: siccome ce ne sono che non rispettano le regole, anziché bastonare quelli che non lo fanno, proibiamo di usare i camion.
    In generale per me funziona molto meglio uno stato che dà fiducia ai propri cittani e li punisce seriamente quando scopre che questo rapporto viene a mancare, piuttosto che non darla dall’inizio.

  24. D# AKA BlindWolf

    @.mau. + delio: un buon guidatore con 0.8 g/l di alcool in corpo (il limite che c’era quando mi sono patentato) ha i riflessi molto più pronti del classico vecchietto col cappello. Abbassare il limite fino a non poter più nemmeno mangiare un Mon Cheri è ridicolo. Servono limiti seri e controlli seri. Ma viviamo in una nazione in cui la parola “serietà” fa scoppiare dal ridere anche se pronunciata una volta sola.

  25. delio

    > Ma viviamo in una nazione in cui la parola “serietà” fa scoppiare dal ridere anche se pronunciata una volta sola.
    lo ripeto: in nazioni considerate serie i limiti ci sono e sono minori o uguali di quelli italiani (e come dicevo nel mio primo commento, in vari paesi dell’ue è già effettivamente vietato guidare dopo aver mangiato un mon cheri). secondo me uno dei problemi italiani è che ogni volta che si inizia, almeno vagamente, a tentare di adeguarci agli standard internazionali qualcuno si alza e dice che le regole sono solo scimmiottamenti velleitari di quanto fatto all’estero. non è vero. se si vuole tentare di raggiungere gli standard dell’europa occidentale, il percorso passa anche per queste cose.

  26. D# AKA BlindWolf

    @delio: i Paesi ad “alcool zero” da te citati non sono propriamente seri. In Ungheria ci sono stato. A Budapest la polizia ha fermato il mio amico che guidava la macchina, lo ha trovato positivo all’etilometro e, alla fine della fiera, la multa (pagata in lire) se l’è messa *in tasca* (con la scusa che ci facevano un favore a pagare la multa subito, ma non era regolare, non dovevamo farci vedere, stretta di mano farcita, niente ricevuta…).
    Mi stupisce già un po’ di più il limite a 0.2 in Norvegia e Svezia. Anche perchè in quelle nazioni si ubriacano così tanto che neppure 2g/l li salverebbero… In Svezia certi tengono nella tasca della giacca i soldi per il taxi e l’indirizzo perchè sanno già che usciranno talmente storti da non riuscire neppure a dire dove abitano.
    Se posso aggiungere il mio piccolo IMHO, sono molto meno pericoloso dopo una cena con 3/4 bicchieri di rosso (vengo dal Monferrato…) che la mattina appena alzato.

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