Pena di morte per procura

Devo dire che mi stupisce scoprire che qualcuno riesce a leggere CronacaQui, un quotidiano che fa sembrare Libero un giornale borghesuccio. Ad ogni modo, grazie a pbeneforti, ho scoperto che è stato urgentemente espulso un tunisino, che era sotto custodia cautelare per un processo per atti di terrorismo. Posso anche credere che questa persona sia effettivamente un terrorista, e che si meriti un bel po’ di anni in gattabuia. Peccato però che in Tunisia quelle cose le puniscono con la pena di morte, e che in genere l’Italia ha sempre rifiutato di estradare persone che potevano essere giustiziate nel paese di origine. Ma si sa, qui non si parla di estradizione ma di espulsione, che anche se inizia con la stessa lettera dell’alfabeto è una cosa ben diversa: proprio come la parola “terrorismo” è stata scelta apposta per evitare di correre il rischio che qualcuno definisca tali cose “atti politici” su cui la Costituzione parla chiaro. Non era probabilmente questo il caso, ribadisco: resta il fatto che nonostante un pronunciamento della Corte Europea a cui CronacaQui ovviamente irride il nostro governo abbia scientemente scelto di lavarsene le mani e lasciare a chi sa e può il lavoro sporco. Tanto sono lontani, non se ne accorge nessuno.

Ultimo aggiornamento: 2008-06-03 17:01

Un pensiero su “Pena di morte per procura

  1. paolo beneforti

    benché la notizia sia su tutti i quotidiani di oggi (e anche al Tg3, ove l’ho appresa), Google News stamani mi dava come soli link quello di CronacaQui (mai calcolato) e uno del Tempo (che, come sempre per le pagine del Tempo on line, dura lo spazio di un mattino). Perciò…

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