Ragione di (un altro) Stato

Ricordate che a dicembre Romano Prodi spiegò che non avrebbe incontrato il Dalai Lama perché c’è la ragione di stato? Ne avevo parlato anch’io, lamentandomi della cosa. Bene, oggi leggo che il ministro dell’economia tedesco ha avuto un incontro ufficiale con il Dalai Lama. In Germania si sono lamentati che né la cancelliera Merkel né il ministro degli Esteri abbiano accettato di fare un incontro; io però mi sarei già accontentato di vedere TPS come rappresentante del vecchio governo.
Ora però si aprono interessanti prospettive. Non è che Giulio Tremonti, storicamente contro il “predominio cinese” e propugnatore di dazi, vorrà seguire le orme della signora Heidemarie Wieczorek-Zeul? Oppure le sue sono state solo chiacchiere ad uso elettorale?

Ultimo aggiornamento: 2008-05-19 17:12

4 pensieri su “Ragione di (un altro) Stato

  1. delio

    giusto, però: per la cronaca, non si tratta né del ministro dell’economia (michael glos) né di quello delle finanze (peer steinbrück), ma ‘solo’ della ministra per la cooperazione e sviluppo, qualunque cosa ciò significhi. non è esattamente una ministra di primo piano.

  2. .mau.

    Ok, tampa mia. Vabbè, mi sta bene anche se la Carfagna incontra il Dalai Lama, visto che non mi pare che abbiamo un ministro per la cooperazione.

  3. Barbara

    Forse non è neanche così strano che il capo di un paese povero incontri il ministro per la cooperazione e lo sviluppo, piuttosto che quello per l’economia e/o le finanze.
    Anche se ovviamente il Vero Motivo(tm) dell’incontro è che Heidi la rossa (di capelli e non solo) fa il cavolo che le pare.

  4. .mau.

    @Barbara: la logica non farebbe una grinza se solo il Dalai Lama avesse un potere in Tibet. Direi che è più facile che la ragione reale sia stata per l’appunto il Vero Motivo™.

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