E se Uòlter vincesse alla Camera?

A giudicare da quanto si legge tra le righe sulla stampa (non sto parlando di rep.it, ma de Il Giornale… grazie a Paolo Beneforti per la segnalazione), potrebbe persino capitare che si arrivi al sorpasso alla Camera, e Uòlter superi “il leader dello schieramento avverso”. Non ci credo, ma non si sa mai nella vita.
Cosa succederebbe in tal caso? Un pastrocchio assolutamente unico. Infatti tutta la campagna di Uòlter è stata fatta picchiando con molta forza sul tasto “noi corriamo da soli perché vogliamo vincere e governare da soli, con un programma senza veti incrociati che possa dunque essere rispettato”. Cerrrrrrto… Sempre a causa del Porcellum e del premio di maggioranza regionale al Senato, anche se il PD si prendesse 340 seggi alla Camera andrà a finire che al Senato anche nella più rosea ipotesi avrebbe sì la maggioranza relativa (e ci credo ancora di meno), ma sicuramente non quella assoluta. Risultato? un simpatico governo di coalizione, o al limite un tentativo di strategia dei due forni che mi sembra ancora più improbabile allo stato attuale delle cose.
Meditate, gente, meditate.

Ultimo aggiornamento: 2008-04-11 14:12

3 pensieri su “E se Uòlter vincesse alla Camera?

  1. vb

    Io, che ho criticato Walter per tutta la campagna, alla fine ho deciso di andare a votare PD, per varie ragioni (dettagliate qui) ma principalmente perché spaventato dalle uscite di Berlusconi su Mangano e dal rischio di cinque anni di governo di uno che esalta la mafia. E poi, se il distacco non sarà troppo alto, si renderanno conto che la legge elettorale s’ha da cambiare, e magari ci ritroveremo alle urne tra uno o due anni con un sistema migliore.
    Io comunque preferirei decisamente una “grande coalizione” ad un governo Berlusconi…

  2. paolo beneforti

    il sorpasso alla Camera lo vedo arduo, anche se la distanza è oggi colmabile; è il non ottenimento della maggioranza al Senato da parte del PdL che comincia ad apparirmi piuttosto probabile. sempre che non ci mettano una pezza le migliaia di tizi addestrati e mandati nei seggi da Berlusconi – in teoria per evitare brogli, ma chissà che non ne facciano, invece.

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