L’idea di per sé è molto carina: raggruppare un bel numero di parole di lingue straniere che esprimono in breve quello che a noi richiede invece un giro di parole. Ad esempio, in giapponese per indicare il rumore di una macchina che gira quietamente al minimo basta dire “sa”. Peccato che questo libro (Adam Jacot de Boinod, Il senso del tingo [The meaning of Tingo], Rizzoli 2006 [2005], pag. 207, € 14.50, ISBN 978-88-17-01182-2, trad. Marina Sirka Mosur) soffra di due problemi. Il primo è che alla lunga tutti questi elenchi di parole stufano, e quindi bisogna centellinarselo con calma per evitare l’indigestione; ma a questo si può anche ovviare. Purtroppo, però, resta il fatto che questo libro è basato sull’inglese, e quindi ci sono sezioni, come quella dei falsi amici, che sono poco utili (non per colpa della traduttrice, lo dico subito). D’altra parte ci sono delle chicche mica male, come una lista di tutti i termini eschimesi relativi alla neve! Ah: “tingo” è un’espressione in rapa nui che significa “prendere in prestito un oggetto dopo l’altro dalla casa di un amico, fino a svuotargliela”.
Ultimo aggiornamento: 2008-02-25 11:51
C’e’ anche un capitolo dedicato alle Lezioni di Sardo di AldoGiovanniEGiacomo SpA?
@Marco: no, ma non c’è nemmeno il corso di lumbard pel terun. Come spiegavo, non è stata aggiunta una sezione apposita per le nostre belle lingue locali.
Marco, mi hai battuto… quando ho letto dei temini eschimesi per la neve, mi sono venuti in mente i nomi dei fiocchi di neve in sardo (ovviamente uno per fiocco, visto che non ce n’è uno uguale all’altro).
P.S. “Franco!” :)
A proposito…
Prenda una bella cadreghina…
http://lmo.wikipedia.org/wiki/Cadrega
Per gli interessati a in quanti modi si dice “neve” in eschimese (non piu’ di quattro), segnalo “J. Lloyd & J. Mitchinson, Il libro dell’ignoranza, Einaudi, una divertente raccolta di amenita’ di questo genere.