Ferrovie dimenticate

Domenica 2 marzo ci sarà la prima giornata nazionale delle ferrovie dimenticate. Il programma lo potete leggere dal sito: aggiungo solo che per la rapida scorsa che ho fatto è sparso per tutta Italia, e ciò è bello. Vorrei però spendere due parole sulle “ferrovie minori” e sulla tristezza di vedere che vengono man mano dimenticate. A volte è forse vero che usare degli autobus è molto più economico, ma se per questo anche tenere in ordine le aree verdi non è che sia poi così economico… Diciamo che bisognerebbe valutare caso per caso, e comunque pensare anche al riciclo di alcuni percorsi ad esempio come piste cicloturistiche – per definizione un percorso ferroviario ha poche pendenze… E ce ne sono tante di ferrovie dismesse, guardate qua!

Ultimo aggiornamento: 2008-02-25 12:36

6 pensieri su “Ferrovie dimenticate

  1. luca

    …che bellissima iniziativa…grazie molte per la segnalazione….
    ..da noi non c’è la cultura della ferrovia…
    non so se ti è mai capitato di salire sulle ferrovie retiche in svizzera….da noi sarebbe diventato un ramo secco, loro stanno cercando di farlo diventare patrimonio dell’Unesco…..

  2. fran(cesca)

    e le ferrovie minori schizoidi?
    come la ferrovia Cortina-Dobbiaco, dismessa nel 1962, riconvertita in ciclabile d’estate e pista per sci di fondo l’inverno, che ora vorrebbero rispristinare, mangiandosi le mani di averla soppressa allora.
    Poi c’era quella che collegava i paesi di Caldaro-Appiano a Bolzano, stessa sorte, smantellata, diventata pista ciclabile da pochi anni, e ora stan valutando se ripristinarla come “metropolitana di superficie”. Cioe’ treno, ma fa un’altra impressione.
    Fare e disfare e’ tutto lavorare, diceva la mia maestra

  3. .mau.

    @fran(cesca): però la Trento-Malè sono riusciti a salvarla, e dicono addirittura di (ri)allungarla fino a Rovereto, no?

  4. fran(cesca)

    .mau. la trento-male’ e’ un’altra storia. E la conosco piuttosto bene, e’ la MIA valle.
    Hanno fatto uno scempio, un disastro ambientale, per prolungarla 12 chilometri da male’ fino a Marilleva, nota bene, Marilleva, la stazione sciistica a valle del paese da dove si prendono gli impianti per le piste, non al paese di mezzana. Se dal paese una qualsiasi persona volesse prendere la ferrovia, dovrebbe… prendere l’autobus (che c’e’ sempre stato, fino alla stazione di male’, 12 km, da dove partiva i treno prima) per raggiungere la stazione di mezzana, dall’altra parte della valle e del fiume a un paio di km dalla piazza, in fondo a una scomoda discesa (o salita, con i bagagli, borsa della spesa appresso). Il paese e’ grande come un piccolo isolato di una citta’ eh, non e’ normale prendere l’autobus per spostarsi in paese. E cosi’ a Dimaro e a Daolasa, è tutto in funzione delle funivie non dei residenti.
    Han rifatto la stazione di Malè, è diventata di 3000 metri cubi, suppergiù come quella di Trento, per un’utenza inferiore di moltissimo ed e’ passato un progetto orribile. Un’altra schifezza a Dimaro. Han fatto strade di collegamento, cavalcavia, parcheggi, senza un minimo di rispetto. E non la usa nessuno, ne’ residenti ne’ turisti, e’ stata pagata dai cittadini, da’ lustro a 4 albergatori che ora sono raggiungibili anche in treno e ai depliant della Funivie Spa.
    Pareva anche a me una bella idea, prima. :(
    E ora vogliono prolungare fino a pejo, altra stazione sciistica, in un fondovalle ancora piu’ stretto e fragile. bah.
    Guarda, la smetto perche’ sulla val di Sole e su quello che ne hanno fatto potei scrivere un pamphlet. E non e’ il luogo.

  5. .mau.

    @fran(cesca): io ho solo visto il pezzetto da Trento a Lavis, quindi non posso dire molto del resto :-(

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