Archivi annuali: 2007

Vito Pallavicini

Leggo da Chartitalia che la scorsa settimana è morto Vito Pallavicini. Probabilmente il nome vi dirà poco, al limite a qualcuno verrà in mente un’ode scritta dal Foscolo. A me il nome dà come associazione immediata “Pallavicini-Conte: Azzurro”; ma ho scoperto solo ora che Pallavicini è stato il paroliere di robetta tipo “Insieme a te non ci sto più”, ‘Deborah”, “Tripoli ’69”, “Mexico e nuvole” scritte coi fratelli Conte, o “Io che non vivo (senza te)” e “Le mille bolle blu”. Diciamo che forse gli si può perdonare di avere portato al successo Al Bano, Romina Power e il mio quasi omonimo Toto Cutugno… il tutto essendo un ingegnere chimico.

Ultimo aggiornamento: 2007-08-24 14:13

Garlasco

garlasco No, non vi parlo dell'”omicidio di Garlasco”: la curiosità morbosa non è uno dei miei innumerevoli difetti, e tanto credo che brunovespa™ stia già preparando tutti i modellini da mostrare a Porta a Porta per chi apprezza queste cose.
Il punto è che io sapevo dell’esistenza di Garlasco perché secondo le statistiche di FeedBurner qualcuno da quelle parti si mette a leggere il mio blog, come si vede dal ritaglio di immagine postato qui sopra.
Posso immaginare che la persona in questione – mi rifiuto anche solo di pensare che ce ne sia più d’una – non stia proprio a Garlasco ma nei dintorni. Ancora ieri ci sono stati tre collegamenti da lì, quindi immagino anche che non sia la povera ragazza assassinata. Ma chi mai sarà? Caro/a anonimo/a, non è che vorresti palesarti, anche privatamente?
Aggiornamento: Di per sè un’idea ce l’avrei, anche se il tipo sarebbe vigevanese :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-08-24 12:40

Da me a te

Il giorno in cui sono nato, il disco in cima alle classifiche britanniche era From me to you. È anche vero che in quell’anno era difficile non avere un disco dei Beatles :-). Gli USA erano ancora immusicati, e la canzone leader era I will follow him cantata da Little Peggy March, ma magari la ricorderete nella versione cantata in Sister Act. Il tutto dal sito This day in Music. Aspettiamo che Chartitalia faccia lo stesso per l’Hit Parade nostrana… A me toccherebbe Il tangaccio di Celentano.
(via Leibniz*)

Ultimo aggiornamento: 2007-08-24 11:50

Banca “Intensa”

È il mittente di uno dei phishing arrivatimi mentre ero in ferie. Di per sé era anche scritto in un italiano corretto: però mi chiedo se il nome del mittente non sia in un qualche modo legato allo spam di pilloline varie per avere una più intensa vita sessuale…

Ultimo aggiornamento: 2007-08-24 11:05

<em>Sophie Germain – Una matematica dimenticata</em> (libro)

[copertina] (se vuoi una mia recensione più seria di questo e del precedente libro, va’ su Galileo!)
Come per il libretto su Galois, anche qui (Laura Toti Rigatelli, Sophie Germain – Una matematica dimenticata, Archinto – Le mongolfiere 2007, pag. 77, € 9, ISBN 978-88-7768-486-8) abbiamo la storia di un matematico attraverso le sue lettere. No: in questo caso si parla di una matematica: Sophie Germain, una delle prime donne a riuscire ad ottenere una certa fama nelle scienze… nemmeno troppa, a dire il vero, visto che non credo che la conosciate in molti ed è stata financo “casualmente” dimenticata quando si è trattato di ricordare su una placca della torre Eiffel tutti gli scienziati il cui lavoro ha permesso la costruzione del monumento. Purtroppo la realizzazione pratica è molto inferiore. Le lettere sono state messe in ordine casuale – quelle senza data, anche se anteriori, sono lasciate per ultime – e soprattutto manca quel nonsoché che ti permette di sentire la persona come reale. Perlomeno c’è un utile glossarietto con la spiegazione di chi sono i matematici i cui nomi si incontrano nelle lettere riportate; però rimane un senso di dispiacere per quella che sarebbe potuta essere un’ottima occasione per fare vedere al grande pubblico che la matematica non si declina solo al maschile.

Ultimo aggiornamento: 2007-08-24 10:23

_Évariste Galois – Morte di un matematico_ (libro)

[copertina] La breve vita di Galois è stata molto romanzata, probabilmente perché i matematici volevano fare vedere che uno dei loro poteva anche pensare a qualcosa di diverso dai numeri. Non mi aspettavo quindi più di tanto da questo libro (Paolo Pagli e Laura Toti Rigatelli, Évariste Galois – Morte di un matematico, Archinto – Le mongolfiere 2007, pag. 93, € 12, ISBN 978-88-7768-488-2), ma sono rimasto piacevolmente sorpreso. La prima parte, con il racconto della vita del giovane francese, ha infatti superato la solita parte aneddotica che si legge di solito per dare un respiro piu ampio alle vicende e inserire meglio la sua vita nella Francia del dopo Restaurazione; ma soprattutto la seconda parte, contenente alcune lettere scritte o ricevute da Galois, è davvero interessante per capire meglio la sua personalità. Molto pratica la biografia del matematico nelle ultime pagine, e probabilmente indispensabile il copioso numero di note al testo. Non preoccupatevi, però: di matematica non ce n’è per nulla!

Ultimo aggiornamento: 2007-08-24 10:21

capire male

Ieri, sul treno da Oslo al relativo aeroporto, ho intravisto a video una notizia dove si diceva che Giorgino Bush non voleva che l’Iraq diventasse un nuovo Vietnam. Mi sono chiesto se le elezioni USA fossero così vicine, fino a quando oggi ho potuto leggere l’articolo completo e scoprire che il suo pensiero era esattamente l’opposto: detto in parole povere, “in Vietnam abbiamo perso perché ce ne siamo andati via, ma non rifaremo questo errore”.
Vi dirò: sono quasi relativamente felice di scoprire che Dubya non è improvvisamente stato sostituito da un suo clone.

Ultimo aggiornamento: 2007-08-23 22:33

Gli aerei e le emissioni di CO2

I voli di ritorno Oslo-Amsterdam e Amsterdam-Malpensa sono stati KLM. La loro rivista di bordo aveva come tema il verde: ho imparato ad esempio che Hulk sarebbe dovuto essere grigio secondo Stan Lee, ma che l’addetto alla colorazione delle strisce gli ha fatto notare che non si riusciva a stampare un grigio uniforme sulla carta dei comics, e che sarebbe stato meglio farlo verde. Ma la parte più divertente è stata quella sulle emissioni di CO2 degli aerei, dove c’era una serie di salti mortali per dire “sì, noi facciamo il 3% (nel titolo era il 2%, tra l’altro) delle emissioni, ma le navi ad esempio fanno il 5% e nessuno si lamenta di loro… brutti cattivi” e raccontare come faranno dei grandissimi tagli (all’americana, vale a dire comprando certificati energetici da chi effettivamente i tagli li farà). Nulla di così strano, a dire il vero.
Però adesso leggo da vb che sul suo volo Lufthansa dicevano le stesse cose. O che forse stanno facendo una piccola lobby?

Ultimo aggiornamento: 2007-08-23 22:12