Il sottotitolo di questo libro (Malba Tahan, L’uomo che sapeva contare [O homem que calculava], Salani settembre 1996 [1990], pag. 190, € 13, ISBN 9788877824813, trad. Lucio Zannini), “una raccolta di avventure matematiche”, è un po’ fuorviante. In realtà ci troviamo di fronte a una serie di problemi matematici sotto forma di racconti, un po’ come Le Mille e una Notte: il tutto viene ambientato a Baghdad nel periodo del Califfato. Beremiz Samir, l’Uomo che Sapeva Contare, è in primo luogo un buon musulmano, ma anche una persona che ama i numeri sotto tutte le sue forme. I problemi che dovrà via via risolvere sono tutti piuttosto noti, ma devo dire che il modo in cui l’autore li ha proposti dovrebbe renderli accattivanti anche per chi non apprezza la matematica, e che forse potrà capire, nonostante quanto Tahan stesso scrive, che è sì vero che per il matematico “la ricerca della verità non ha fini pratici”, ma dalla vita pratica si arriva comunque spesso alla matematica.
Ultimo aggiornamento: 2015-12-15 10:39