Archivi annuali: 2007

Una bella citazione

È apparsa oggi su The Quotation Page, attribuita ad A. A. Milne – che non sapevo chi fosse, eppure è il creatore di Winnie-The-Pooh.
«Una mente di terza categoria è felice solo quando pensa come la maggioranza. Una mente di seconda categoria è felice solo quando pensa come la minoranza. Una mente di prima categoria è felice solo quando pensa.»

Ultimo aggiornamento: 2007-09-07 10:03

domani qui c’è il Free Linking Day!

Premessa: il Free Linking Day è una creazione di e io che mi pensavo, che nel 2006 (ma anche quest’anno) evidentemente voleva ricevere tanti auguri di buon compleanno, e così ha detto “chiunque scriverà un commento, gli metto un link”. Chi non ha un blog dirà “e allora?”; chi il blog ce l’ha sa che un link in più gli permette di scalare le classifiche, e ammazzerebbe qualcuno pur di averlo. Fine della premessa.
Post-premessa: a differenza di eìo, sono troppo vecchio perché me lo si ricordi con degli auguri di buon compleanno, e comunque il mio compleanno è stato a maggio. Però questo simpatico blog che leggete domani compie sei anni (e di strada ne ha fatta, oserei dire). E a lui piacerebbe, essere ricordato. Fine della post-premessa. Ergo,
Domani, 8 settembre 2007, Natività della B.V.M., verrà festeggiato il Free Linking Day.
Chi volesse partecipare, legga attentamente il regolamento qui sotto: dovreste saperlo tutto che non si può avere un pasto gratis, quindi un po’ di fatica la dovete fare anche voi.
Regolamento:
1. Può partecipare al Free Linking Day chiunque abbia un blog o un sito e voglia avere un link da questo blog verso di lui.
2. Per partecipare, occorre postare un commento a questo post tassativamente (pena esclusione) l’8 settembre 2007. Farà fede la data del commento stesso, che dovrà essere compresa tra le 23:00 di oggi – oh, i miei commenti sono sempre indietro di un’ora, mica so perché! – e le 23:59 di domani.
3. Il testo del commento deve contenere il nome o nickname del partecipante, il nome del blog o del sito, la sua URL, e facoltativamente una descrizione del blog o sito stesso, lunga al più 160 caratteri, che potrebbe convincere qualcuno dei miei lettori a passare a vederlo.
4. Io posterò delle notiziole copincollando i commenti ricevuti secondo le regole, riservandomi di verificare che siano effettivamente stati postati dai tenutari.
5. Non è necessario nessun acquisto per partecipare al Free Linking Day.
6. I costi di connessione per postare il commento sono a carico del commentante.
Per i dubbi e le domande che vi assillano la mente, basta chiedere: se nel testo del commento non c’è scritto il nome del blog, un raffinato sistema di intelligenza artificale comprenderà che il commento in questione è un commento e non un’entry per il concorso!

Ultimo aggiornamento: 2007-09-07 09:36

un vero troiano, anzi TORiano

Tor, come dice la pagina ufficiale – in italiano, per giunta – è “una rete di tunnel virtuali che permette a persone e gruppi di aumentare la privacy e la sicurezza in Internet”. Detto in parole povere, se tu ti connetti via Tor non dovrebbe essere possibile rintracciarti, perché i pacchetti dati vengono suddivisi e sballottati su e giù per la Rete.
Oggi, nella cartella dello spam, c’era un messaggio di un improbabile “foreverlast@interfacefinancial.biz” che mi avvisava – in inglese – che la mia vita online non ha privacy, scrivendo “Everyone who is trading files is being traced. The RIAA is suing one person after another. Your privacy can be safe again with our new technology. This free download will keep you safe from those who are watching you.” Da qui un bel puntatore al sito http://201.255.111.44/, manco hanno avuto voglia di prendersi un bel nome a dominio questi argentini, da cui potresti scaricarti un bel tor.exe.
Devo dire che mai come in questo caso la definizione di Trojan si attaglia perfettamente.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-06 16:52

l'orologio per i procrastinatori

Come credo la maggior parte di noi, io tendo ad essere in ritardo. Essendo poi bravo a fare i conti, riesco anche a misurare il ritardo e ritardarci comunque sopra: quindi mettere un orologio avanti è assolutamente inutile, perché converto automaticamente l’ora in quella corretta.
Ecco l’utilità di un orologio per procrastinatori. Tu sai che può essere avanti tra zero e 15 minuti, ma non sai esattamente di quanto; a questo punto sei costretto a prendere l’ora per buona, e se sei fortunato riesci a ritardare meno di quanto l’orologio sia avanti :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-09-06 15:23

pile originali

Dopo che per la seconda volta in una settimana il mio ciclocomputer si era impallato, ho pensato che forse la pila si stava scaricando. È vero che a vederlo bene sembra che ci siano delle celle fotovoltaiche, ma è anche vero che se ci hanno messo dentro una pila a bottone 2032 una qualche ragione ci sarà stata. Mentre ero uscito per pranzo ho così pensato di passare a comprarmi una nuova pila dal negozio di elettronica cinese in viale Monza, negozio che ormai ha visto praticamente tutti i miei colleghi entrare e comprare i gadget più improbabili.
Arrivo, mostro la pila – mi ero dimenticato di aggiungere che questi cinesi sono arrivati da pochi mesi, e l’italiano mica lo capiscono ancora bene! – e la tipa mi dice “ci sono queste normali, e queste originali” (tutte allo stesso prezzo, tra l’altro). Guardo le due confezioni, e non riesco a capire la differenza: allora mi fa notare che è vero che il nome in grande è scritto in entrambi i casi con ideogrammi, ma quelle “originali” hanno anche le spiegazioni scritte in cinese, mentre quelle “normali” ce le hanno in inglese.
A parte l’innegabile ribaltamento della realtà a cui siamo abituati, e cioè il pensare a qualcosa in cinese come originale, quello che mi chiedo è: ma chi diavolo fa i cloni delle pile cinesi?

Ultimo aggiornamento: 2007-09-06 14:37

Devo essere ingrassato

Stasera, tornando a casa, sento che la sella balla. Mi chiedo come mai, finché non arrivo praticamente a casa, mi fermo a guardare bene, e noto che non è che si sia smollato il fermo del sellino, ma c’è qualcos’altro che non va. Decido di fare un salto dal ciclista a chiedere lumi: inforco di nuovo la bici, sento un crac, e la sella se ne va via per conto suo. In pratica, si è spaccata la vite che tiene ferma la sella.
Il tutto non è stato un grande problema: il ciclista è a un chilometro di distanza e ho pedalato in piedi fino a là; lui mi ha cambiato il pezzo, anche in garanzia quindi non ho pagato nulla, e adesso sono di nuovo a posto. Però quella vite aveva quasi un centimetro di diametro, e si è spaccata di netto. Come diavolo ho fatto?

Ultimo aggiornamento: 2007-09-05 22:05

a volte la storia non si ripete

Un topos abbastanza usuale è quello del genitore che in ufficio riceve la telefonata del figlio che non riesce a risolvere un’espressione algebrica (e il genitore generalmente non ci riesce nemmeno lui… ma questa è un’altra storia). Oggi mia mamma mi ha telefonato perché non riusciva a risolvere un’espressione algebrica :-)
Per i curiosi, stava facendo ripetizioni a una ragazzina, e non le tornava che (26*3*5 – 25*3*5) facesse 25*3*5. In effetti, scritto così sembra un po’ strano…

Ultimo aggiornamento: 2007-09-05 16:54

Benito li avrebbe apprezzati

Quando pensereste possa essere stato pubblicato un articolo intitolato “Persone Down e orientali condividono vari comportamenti e caratteristiche specifiche”? Ai tempi di Lombroso, o magari negli anni ’30? Sbagliato. L’articolo (di cui trovate l’abstract qua è stato “ricevuto il 28 novembre 2006, accettato il 18 dicembre 2006, pubblicato online il 28 febbraio 2007”. Il tutto su Medical Hypotheses; una rivista Elsevier, mica “Medicina in val Brembana”, insomma. Il tutto per le firme di
Federica Mafrica e Vincenzo Fodale, del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Messina (il secondo ha anche un “sito ufficiale”, http://www.fodale.it/ in italiano e http://www.fodale.com/ in inglese, dal quale ho scoperto un suo altro bellissimo articolo: “Viagra, operazioni chirurgiche e anestesia: cocktail pericoloso con rischio di cecità”. Un po’ come quando ti dicevano di non farti le pugnette perché saresti diventato cieco… fine della parentesi).
Leggendo l’abstract (via Bad Science, uno di quei blog da leggere e far leggere a tutti quelli avvezzi a TgCom e Dagospia), quello che mi pare di capire è che la “ricerca” sia nata dalla constatazione che le persone Down hanno gli occhi a mandorla, ed è continuata cercando tutte le possibili caratteristiche “similari”: una metodologia che chiunque abbia studiato un minimo di statistica sa essere completamente fallace, visto che basta scartare tutto quello contro la propria tesi e tenere solo quello a favore. Un ottimo lavoro, che ci fa sentire fieri di essere italiani.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-05 10:33