Archivi annuali: 2007

come dite voi a Milano, “ingorgo”?

La scorsa settimana scrivevo che il lunedì è una giornata relativamente tranquilla e con meno traffico a Milano. Sono subito stato smentito. Oggi pomeriggio verso le 18:15 esco, e invece che il giro solito passo dal mio pusher di fiducia ad ordinare un po’ di robba buona per me (e per Anna che è tutta la settimana a Cagliari). Via Cagliero è incasinata come al solito, ma dopo l’incrocio con via Steffini mi trovo bloccato. Passo la rotonda, noto che il blocco sembra essere verso piazza Istria, ma non ci faccio più di tanto caso. Anche via Ragusa è bloccata, così come il controviale di viale Zara, ma quelllo potrebbe anche essere normale. Faccio il mio ordine, esco, decido di tornare per Arbe, e mi trovo l’incrocio con Marche completamente bloccato (spero che le telecamere per beccare chi passa il semaforo col rosso funzionino). Arrivo a casa, fino alle 20 sento rumori di clacson, poi esco e vado a comprarmi un po’ di roba per cena. Viale Marche è normalmente intasato, ma vedermi bloccata via Nava è una cosa che non avrei mai creduto. Non parliamo poi di Lario e Murat: la coda bloccava persino la circonvallazione. Giusto alle 21 cominciava semplicemente ad esserci molto traffico.
Sono pronto a scommettere che c’era solamente un punto, massimo due, dove c’è stato qualche problema. Quel punto basta per bloccare la circolazione in una buona fetta di Milano, anche con il grande aiuto di persone che probabilmente sabato hanno firmato per la proposta di legge di beppegrillo™, ma non sono in grado nemmeno di ricordarsi che il codice della strada – quello che avrebbero dovuto studiare per prendere la patente – e il buonsenso ti dicono che anche se il semaforo è verde non devi iniziare ad attraversare una strada se non sei sicuro di arrivare dall’altra parte. Continuo a pensare che siamo governati da una rappresentanza della nazione.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-10 22:02

Stereotipi su conservatori e liberali

Rep.it, sempre pronta a raccontarci le ultime scoperte scientifiche, ci delizia con questo articolo, in cui si racconta come David Amodio della NYU (università seria, tra l’altro) ha scoperto una differenza tra chi si dichiara conservatore e chi liberale. La differenza si estrinseca… sullo schiacciare i tasti M e W. Non scherzo: ai volontari veniva presentata una delle due lettere, e bisognava schiacciare in fretta il tasto corrispondente. Però la frequenza di apparizione non era identica, ma molto sbilanciata (un fattore di quattro a uno), il che faceva venire voglia di schiacciare sempre lo stesso tasto. Bene, sembra che i conservatori “conservassero” :-) il tasto nel 47% dei casi, a differenza dei liberali che lo facevano solo nel 37% dei casi.
Purtroppo l’articolo è a pagamento, ma leggendo l’articolo da cui presumo Rep.it abbia copiat si sia ispirata direi che il resoconto è corretto. Non ho dati sufficienti per potere dire se la differenza nel comportamento sia davvero significativa: però mi stupisce notare come al fogliaccio scalfariano non sia venuto in mente il mio primo pensiero: “la differenza è che a sinistra pensano prima di fare qualcosa” (con il corollario di segno opposto “e pensano così tanto che non fanno mai nulla”). Ad ogni modo, è proprio vero che repetita iuvant.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-10 15:31

le ultime frontiere degli antivirus

Stamattina trovavo il mio PC un po’ più lento del solito, e ho dato un’occhiata al Task Manager per vedere chi è che stava rubando RAM. Ho scoperto che NTRtScan.exe si pigliava 60 mega di spazio, per la precisione 59.928K. Il programma fa parte della suite antivirus TrendMicro che ci è appioppata automaticamente; però temevo ci fosse qualcosa che non andasse, e così sono andato a chiedere informazioni agli esperti. Alessandro mi dice che non ci dovrebbero essere problemi: in effetti dà un’occhiata al suo Task Manager, e lì il processo supera leggermente i 60 mega.
Non che io non sia abituato a programmi che si gettano contro ogni particella di memoria per assimilarsela: Firefox ad esempio è tanto bello ma ha dei memory leak da far paura, e quando mi supera i 300 MB in genere è meglio farlo ripartire. Però mi chiedo cosa diavolo deve fare uno scan in tempo reale per mangiarsi tutta quella memoria. Non è che stia cercando di distruggere i virus togliendo loro lo spazio per prosperare?

Ultimo aggiornamento: 2007-09-10 10:21

Le tre leggi della Grillotica

Io me ne starei anche tranquillo senza beppegrillo™ però se centinaia di migliaia di persone si fanno ore di coda per firmare per una proposta di legge popolare da lui pubblicizzata, io vedo due cose: (a) lui è davvero bravo – come anche Silvio B., del resto; e (b) non è possibile far finta di nulla e non mettersi a studiare il testo del disegno di legge. Purtroppo ho solo trovato le versioni “ridotte” postate in giro e non quella completa, spero di non andare troppo per la tangente.
(1) No ai parlamentari condannati: contrario. Intendiamoci: sono indignato perché il giorno dopo la condanna definitiva a Cesare Previti, con conseguente interdizione perpetua dai pubblici uffici, il nostro parlamento non l’abbia automaticamente depennato. Però ci sono due differenze. Innanzitutto, la condanna era appunto definitiva, mentre beppegrillo™ vuole fuori quelli condannati in primo grado alla faccia della presunzione di innocenza; la seconda cosa è che c’è condanna e condanna. Paradossalmente, dopo che un omicida ha scontato la sua pena, io non avrei problemi se si candidasse, a differenza di uno condannato per corruzione o concussione, cioè reati contro lo Stato che sono anch’io. Ma per questi reati basta semplicemente fare funzionare davvero l’interdizione dai pubblici uffici, no?
(2) Due legislature: molto incerto. Se fosse limitato agli incarichi di governo, sarei favorevole: su tutti i parlamentari mi pare che butti via il bambino con l’acqua sporca, e impedisca di avere una classe politica che sappia fare il politico. Sì, lo so che non è che adesso ci sia chissà chi, ma almeno la possibilità teorica c’è. Ecco, magari dire che dopo due legislature devi stare fermo per un giro: quello potrebbe essere interessante.
(3) Elezione diretta: favorevole. Questo è un punto sacrosanto. Non state a credere a quelli che dicono “con le preferenze c’erano i brogli”: ci sono stati nel periodo in cui tu potevi mettere fino a quattro preferenze, e un qualunque esperto di combinatorica poteva dare a un centinaio di persone i numeri da giocare al lotto… pardon, scrivere sulla scheda elettorale, in modo da verificare la “corretta” votazione. Con la preferenza singola, può al limite capitare che chi mette più soldi è favorito: non sarebbe comunque un peggioramento rispetto ad ora, dove chi è più amico degli amici è favorito.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-09 22:12

Free Linking Day – 3

Terzo e ultimo gruppo di link: ve la siete cavata con poco.
– snafuz, Gioie e dolori.
– fran (un’altra), Uccidi un grissino: salverai un tonno…, anche se si è schermita;
– vb, near a tree, “come faccio a sapere perché dovresti leggermi? chiedilo ai miei lettori!” (non se lo meriterebbe, visto l’ultimo suo commento, ma io sono buono)
– e proprio perché sono buono, ipazia, ipazia, anche se è arrivata in ritardo.
Una menzione speciale per Nya, che ha fatto gli auguri al mio blog “aggratis” (senza mettere nessun link). Le notiziole di .mau. sono commosse.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-09 08:55

Free Linking Day – 2

Seconda infornata, scusandomi con chi si è trovato il link mancante.
– Eddy Blogger, Diablog: (con più azioni esecutive del) medesimo disegno desideratorio.
– Annarella, Danza sull’acqua: “sono una grande segnalatrice di test da blog”.
– xlthlx, xlthlx.
– mario, Sotto l’ombra degli olmi.
– sergio, L’angolo del maniaco: un blog sempre meno scritto, che vuole essere sempre più letto.
– paolo beneforti, parole valigia.
– mestesso, mestesso: Non è un blog, è più un diario in varie sezioni:lavoro, viaggi, libri, sfondi per la scrivania, un certo senso dell’estetica. Perché son mestesso.
– MG55, BloMg55: “Motivi per andarci? Pochi, se non che il codice di gestione del blog l’ho scritto io ;-) ”
– DarioGhilardi, DarioGhilardi.com: Technology, Information, Web Development and Web Culture.
– fran, Terre Alte: storie e storie di montagna.

Ultimo aggiornamento: 2015-05-03 19:04

Free Linking Day – 1

Non è così facile creare link “che facciano punteggio”: Blogbabel, ad esempio, non rilegge un post modificato, e quindi non si può fare il trucco di aggiornarlo man mano. Traduzione: oggi potrete trovarvi tanti link. Comincio con quelli arrivati mentre dormivo il sonno dello sbagliato:
– Hurley, Hurley: un capello che cade ha più senso di questo tumblr.
– Cima, A.I.U.T.O., Associazione Italiana Uomini Troppo Oppressi: convinti che l’ommo è ommo e adda ummia’, lavoriamo per la liberazione dall’oppressione.
– Davide Inglima, limaCAT: disegni e cavolate di Davide Inglima (limaCAT)
– garden, Bruscolini. (il punto ci va): semi caduti da una zucca impazzita
– phonkmeister, phonkmeister: “descrizioni non ce ne sono, perché, lei converrà, è indescrivibile.”
– Professore, Proooof: “Allora, le equazioni possono avere una soluzione, oppure nessuna, oppure centomila…” “Proooof, chi la cantava questa?”

Ultimo aggiornamento: 2007-09-08 10:02

Diario chiude

Lo scrive persino il Corsera (lacrime di coccodrillo, mi sa): Diario termina le pubblicazioni. Chi non ha ancora capito il perché, può leggere l’ultimo editoriale: tra l’altro è un peccato perché erano finalmente riusciti da qualche mese a far funzionare decentemente la loro newsletter, permettendo cosettine di scarsa importanza tipo il permettere di cambiare l’indirizzo di sottoscrizione.
La ragione è comunque banale: insufficiente raccolta pubblicitaria, come del resto avevo già fatto notare l’anno scorso. I DVD contro Silvio hanno un po’ tamponato l’emorragia finanziaria, ma non è che la cosa potesse andare avanti all’infinito – d’altra parte, visto uno visti tutti… Per quanto riguarda il settimanale vero e proprio, il mio giudizio è un po’ ambivalente. Intendiamoci: era scritto in maniera comprensibile, cosa relativamente rara nella stampa di sinistra, e c’erano delle inchieste interessanti. Però quando lo leggevo mi rimaneva sempre quella sensazione di “ma quanto siamo bravi” che – è vero – mi faceva sentire perfettamente a mio agio, però alla lunga diventa scocciante. D’altra parte, è anche vero che in Italia non è esattamente quello, il tipo di giornalismo che paga.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-07 15:41