Archivi annuali: 2007

2037: l'anno delle catastrofi

Un trafiletto della Stampa cartacea di ieri raccontava di un’indagine commissionata dall’Ambasciata britannica in Italia e dal British Council. L’indagine non è sull’uso della lingua inglese o sui rapporti con gli albionici, come uno potrebbe aspettarsi: il titolo è infatti “2037: Previsioni sul mondo che cambia”, fatta su un gruppo di giovani italiani e inglesi, e di cui il trafileto non spiega praticamente nulla. D’altra parte, non serviva nemmeno fare un’inchiesta: lo sappiamo tutti che nel 2037 i sistemi Unix a 32 bit manderanno in overflow il contatore della data: altro che il Y2K bug!

Ultimo aggiornamento: 2007-09-16 12:31

Un milione non è poi così grande

Articolo su La Stampa. Titolo: “I ghiacciai dell’Artide si stanno ritirando”. Dichiarazione: «L’area coperta da ghiacci si è ridotta ad appena tre milioni di metri quadrati».
Simpatico, vero? soprattutto perché tre milioni di metri quadrati equivalgono a tre chilometri quadrati. (Per i curiosi, l’anno scorso si parlava di 5.5 milioni di chilometri quadrati).
D’altra parte, quando si parla di “milioni” il numero è già così grande di suo… :-( e in effetti l’errore commesso è stato di un fattore 1.000.000 (un milione)

Ultimo aggiornamento: 2007-09-16 11:32

Matematica all’Università Maharishi

Per un vecchio beatlesiano come me, la parola “Maharishi” fa venire subito in mente Sexy Sadie. Ma il Maharishi Mahesh Yogi non si è certo fermato lì. Infatti ha fondato la Maharishi University of Management, che ha tutta una serie di corsi universitari, tra cui quello in matematica. Vale la pena leggere i nomi dei corsi: non so se preoccuparmi di più del corso sull’infinito, che ha come definizione “Dall’Insieme Vuoto all’Universo Illimitato di Tutti gli Insiemi — Esplorare l’Intera Matematica e Vedere la sua Sorgente nel Vostro Io”, oppure del corso di matematica di base, dove gli studenti “studiano l’aritmetica egli interi, le frazioni, le frazioni decimali, i rapporti e le percentuali, con un’enfasi sulle applicazioni”. Per onestà, aggiungo che generalmente i corsi, anche se con nomi piuttosto esoterici, sembrano assolutamente standard, come si può leggere dalle loro descrizioni.
(per i curiosi: avevo scoperto il link via Ars Mathematica)

Ultimo aggiornamento: 2007-09-14 10:50

CD Verbatim: write-only?

Qui in ufficio avevo sei-sette CD Verbatim, sedicenti DataLife, dove ci sarebbe stato un backup di dati del mio vecchio PC; il backup risale a un paio di anni fa, prima di una formattazione, ma la roba è molto più vecchia. Mercoledì mi è venuto in mente che c’era qualcosa che mi poteva servire al volo, e metto un disco nel lettore. Risultato: secondo il lettore (ma non solo quello del mio pc… ho provato anche da un collega) tutti quei CD non hanno dati. Le proprietà dicono proprio “Contenuto totale: 0 byte”.
Non è un problema insormontabile: è tutta roba che sta ancora all’interno di un altro hard disk a casa. I backup li faccio per bene, le rare volte che li faccio. Però diventa un problema di principio. Qualcuno laggiù mi consiglia un programma che provi a tirare fuori qualcosa da questi cd?

Ultimo aggiornamento: 2007-09-14 10:31

<em>Storia matematica della rete</em> (libro)

[copertina] (se vuoi una mia recensione più seria di questo e del precedente libro, va’ su Galileo!)
Di Internet ne parlano così tante persone, che spesso ci sembra di saperne già tutto a priori. Gli autori di questo libro (Fabrizio Luccio e Linda Pagli, Storia matematica della rete, Bollati Boringhieri – Nuova Cultura maggio 2007, pag. 201, € 16, ISBN 978-88-339-1785-6) sono professori universitari pisani (col Luccio ci diedi anche un esame, una ventina d’anni fa…) e hanno pensato di dare un’impostazione più matematica alla presentazione. Il libro è così diviso in due parti. Nella prima si raccontano i concetti matematici che sono alla base di Internet, esposti in maniera intuitiva, senza troppe formule, ma accurata; la seconda parte dà una visione a grandi linee di Internet partendo appunto da questi presupposti. Il libro è molto scorrevole e dà una visione molto chiara e interessante; probabilmente la seconda parte sarebbe potuta essere un po’ più approfondita senza nessun problema, e dando anzi ulteriori spunti di riflessione. Un’unica pecca: a pagina 41 si dice che i cromosomi umani sono 24, invece di 46.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-13 11:22

unipol: si capisce qualcosa in più

Secondo Travaglio (una trascrizione del suo articolo su OneMoreBlog) il motivo per cui la Forleo vuole l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni sui politici è semplice. I sei non sono attualmente indagati perché la legge Boato afferma che non si possono usare quelle intercettazioni. Ma se viene permesso il loro uso come testimonianze contro gli attuali indagati, a quel punto ormai sono agli atti, e sarebbe possibile rinviare fare una richiesta di rinvio a giudizio anche quei membri del parlamento. Visto da questo punto di vista, il disperato ostruzionismo non è più così incomprensibile, in effetti.
Aggiungo solo due cose, per chi non fosse molto attento. Primo: Marco Boato (quello della legge Boato) non è stato eletto per Forza Italia; non è stato eletto per AN o per la Lega; non è nemmeno stato eletto per l’UDC. Secondo: “i sei” di cui sopra non sono tutti DS; tre di loro sono infatti di Forza Italia, e sono sicuro che a loro non pare vero di potersene stare defilati lasciando fare tutto il lavoro agli avversari :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-09-13 10:36

questione di definizioni

MarkCC racconta di un esempio di povera matematica trovato nientemeno che nel New York Times, il che è una (misera) consolazione per quello che leggiamo sull’italica stampa praticamente tutti i giorni. L’articolo del NYT parla dell’economia tedesca, e afferma che in Germania preferiscono starsene disoccupati col sussidio statale. A riprova di ciò, mostra come il tasso di disoccupazione è al 5% in USA mentre è al 9% in Germania.
Peccato che la definizione statunitense di “disoccupato” è “uno che non lavora per nulla”, mentre quella tedesca è “uno che non ha un lavoro a tempo pieno”. Inoltre, se non lavori ma non stai cercando lavoro, per gli USA tu non sei disoccupato, per la Germania sì. Prendendo dati omogeneri, il tasso di disoccupazione tedesco scende al 6% (e sarebbe interessante scoprire se in questi ultimi anni hanno cambiato le definizioni italiane di disoccupazione…)
Insomma, si sono confrontate mele con pere: un errore molto insidioso da scovare, perché i numeri sembrano tutti corretti…

Ultimo aggiornamento: 2007-09-13 10:24

bibliofili di tutta Milano, unitevi!

Venerdì 14, alle 20:30, al Frida ci sarà il primo incontro milanese degli utenti di Anobii, un sito di “social booking” per i lettori compulsivi che vogliono tenersi da parte avere un posticino in rete dove scrivere tutto sui propri libri (e chiacchierare con gli altri malat… ehm, lettori).
Io non ci sarò, lo dico subito. Verso le 21:10 sarò infatti a Linate a recuperare Anna che torna da una settimana di trasferta; ora che torniamo e mangiamo un boccone, saranno le 22 passate e anche se in dieci minuti a piedi io ci arrivo al Frida, credo se ne saranno già andati tutti… al limite sentirò la mia donna all’Isola per informazioni dell’ultimo minuto.
Aggiornamento: Sembra che ci sia qualcuno che vuole arrivare prima, per farsi l’happy hour. A questo punto magari ce la faccio anch’io!

Ultimo aggiornamento: 2007-09-12 14:36