Linko direttamente la quarta bozza per comunicare che Terry Pratchett presenterà qualche decina dei suoi libri a Bologna (mercoledì 21) e Milano (giovedì 22). Se non sapete chi è Terry Pratchett, peggio per voi, anche se confesso che non so se dopo le prime “traduzioni” che avevo sfogliato in libreria – ritraendomi terrorizzato – quelli di Salani abbiano provveduto a migliorare il risultato. Il mio metro di scaffale pratchettiano è tutto rigorosamente in paperback (occupa meno spazio) e tutto in inglese.
Ultimo aggiornamento: 2007-11-06 14:28
Ma nooo…è tardissimo e non so nemmeno quanto in centro sia il posto ( ovvero comodo come metropolitana)
Dovrei prendere il treno per Torino alle 20 :(
la Mondadori di via Marghera è praticamente alla fermata De Angeli della rossa, il che significa sul ramo per Bisceglie.
Volo a prendere una cartina ( per noi 56kappati guggolmaps è un lusso)
Google ha pensato anche a noi 56kappati (io almeno a casa): http://maps.google.com/?output=html
versione più leggera di google maps :)
Oddio, saperlo cosi’ di botto … e non ho neppure niente da mettermi e non saprei neppure che libro portargli a firmare (Wyrd Sister o Small Gods o The Lost Continent o …..)
AAAAAAAAAAAARGH
Ho fatto un giretto sul sito della Salani e su IBS, e ho scoperto – il catalogo ICCU me ne dà conferma – che in italiano non è stato tradotto quasi nulla. Una decina di titoli su 40 e rotti. Apprendo con orrore che la Salani pubblicizza in questi giorni Moving Pictures (tradotto in “Stelle cadenti”). Pazzesco. Non avevo mai indagato, avendoli letti in originale; ma davo per scontato che un autore così noto fosse integralmente (o quasi) tradotto in Italia. Per dire, Moving Pictures è del 1990!
Pratchett è notoriamente ostico da tradurre, e la Salani ha già sfornato pessime traduzioni con Harry Potter, Queste oscure materie eccetera. Non so che dire, speriamo bene.
Ahimé, temo che me lo perderò, a meno di non riuscire a trovare una scorciatoia spaziotemporale nello spazio L. Però sono un seguace pigro e distratto, il mio scaffale pratchettiano è sí tutto in paperback Corgi e rigorosamente in inglese, ma si limita a una novantina di centimetri!
Ilaria> davo per scontato che un autore così noto
In Italia Pratchett non è noto quasi per nulla, è già una specie di miracolo che ci sia qualche titolo tradotto. Curiosamente il primo libro di Pratchett che ho letto era in Italiano: una men che mediocre traduzione di “The Carpet People” che scelsi al PAM di Via Padova a Milano, tra una decina di titoli allegati in offerta promozionale ai prodotti della Centrale del Latte (non ricordo quali fossero gli altri libri, ma devo essermene ritratto inorridito). Pratchett lo conoscevo già di nome via Scary Devil Monastery, ovviamente.
TP credo sia uno scrittore, ma non ne sono sicuro.
@Ilaria: a me non era dispiaciuto leggere i libri delle Oscure Materie tradotti in italiano. Dici che mi devo comprare le edizioni originali e ricominciare da capo? Il problema naturalmente non è l’inglese, ma il dover aggiungere altri libri alla mia pila dei “da fare”. (Per Harry Potter non c’è stato problema, ho subito iniziato in inglese).
Sulla difficoltà di tradurre Pratchett: per quanto ne so, però, è sempre stato molto disponibile con i traduttori, ricordo che quindici anni fa era fin diventato amico del traduttore olandese. (sì, quindici anni fa leggevo già Pratchett e il gruppo alt.fan.pratchett. qua c’è un mio commento del ’93, sul famigerato thread del Capitolo Perduto, dove I boldly split infinitives that no one had split before)
Molti autori collaborano con i traduttori (be’, non *molti*, ma qualcuno sì), purtroppo questo non rende più facile la traduzione di libri che si giocano tutti sul linguaggio. Può essere utile quando l’autore conosce la lingua di arrivo, cosa che avviene in rari casi (Umberto Eco su tutti: so che invia istruzioni dettagliatissime ai suoi traduttori in almeno sei lingue).
Per l’appunto, anche Adams non dev’essere stato facile da tradurre; l’edizione Mondadori ha le sue pecche ma nel complesso non è male. A me una volta è capitato un libro simile – oltre ai giochi di parole c’erano infiniti riferimenti a personaggi, programmi tv e varie amenità pop britanniche – e ci ho sofferto su per molte settimane.
Le Oscure Materie sono tradotte molto, MOLTO meglio di Harry Potter, soprattutto il terzo volume è ben fatto; ma – attenzione, banalità in arrivo – in inglese è tutta un’altra cosa.
Rudi matematici e rudi lettori… ma… sono l’unico che non si rilassa, leggendo un libro in inglese?
Leggo senza problemi le pubblicazioni tecniche (anzi, le preferisco in inglese, pensando agli orrori che potrei trovare in italiano) ma i libri proprio… :-/
Scusate la forumizzazione ma m’è proprio uscito così il commento. :-|