sysadmin of the year

È una fregatura che a questo concorso possano partecipare solo statunitensi e canadesi (con l’eccezione dei quebeccari, probabilmente perché si rifiutano di parlare inglese). L’idea sarebbe di per sé favolosa: invece che considerare chi gestisce le macchine come un povero schiavo dotato di facoltà telepatiche, provare a dargli qualche riconoscimento (e una bella Gibson, aggiungo io…) potrebbe essere simpatico. Non è che ci sia qualche sponsor pronto a fare la stessa cosa in Italia?

Ultimo aggiornamento: 2007-08-30 12:36