Siamo a fine stagione, e anche a teatro si fanno i saldi. Siamo così andati con un biglietto last minute a vederci… le marionette. Al Piccolo c’è infatti questa tradizione della Compagnia Marionettistica Carlo Colla e figli – al momento c’erano tra gli altri Carlo II Colla e Carlo III Colla – che spesso fanno spettacoli per bambini, ma a giugno si sono cimentati con queste due opere goldoniane, in scena fino al 10 giugno, non esattamente con un pienone di pubblico.
Inizio subito col dire che le opere di per sé sono serissime, anche se leggermente rimaneggiate, e mostrano il genio di Goldoni. Aristide è una presa in giro del Temistocle di Metastasio, musicata da Vivaldi; l’ambientazione sarebbe in teoria nell’antica Persia, con il re Serse, ma i due servi non sono altri che Arlecchino e Colombina! Giusto per dire che la contaminazione dei generi non è nata negli ultimi cinquant’anni. Il mondo alla roversa invece ha le musiche di Salieri, ed è una commedia dove si immagina che a Venezia le donne abbiano preso il comando e costringano gli uomini a essere loro schiavi d’amore… fino a che Ferramonte consiglierà questi cicisbei su come rimettere le cose a posto.
Le marionette sono semplicemente stupefacenti. Ci sono scene in cui due personaggi si scambiano tra di loro una spada, e non ho ancora capito come facciano. Nella scena iniziale de Il mondo alla roversa, ambientata a San Marco, ci sono due piccioni che svolazzano qua e là. Le scenografie sono perfette, e tra l’altro con un gioco di prospettiva incredibile: quando i marionettisti sono scesi a prendersi i convinti applausi del pubblico, dovevano stare accucciati per non spaccare tutto.
Chi volesse provare l’ebbrezza ha anche la prossima settimana a disposizione, con nientemeno che Il giro del mondo in ottanta giorni!
Ultimo aggiornamento: 2007-06-08 20:54
Nota di servizio: nel feed credo che manchi un tag di chiusura…
D.