Sempre sulle pensioni

Su lavoce.info, Tito Boeri torna sulle pensioni e sulla loro riforma. Io resto dell’idea che il metodo misto dovrebbe essere applicato a tutti, anche ai “vecchi”, fin da oggi; che i coefficienti di trasformazione (tradotto in italiano: il calcolo statistico che ti farà avere in media i soldi che hai dato come contributi più la loro rivalutazione) debbano essere ricalcolati, magari anche più spesso che ogni 10 anni come dice la legge (disattesa); e che a questo punto uno può andare in pensione quando vuole sapendo che prima andrà meno prenderà, dato che gli stessi soldi bisogna spalmarglieli in più anni. Però, anche se sono un matematico, so bene che nessun governo avrà il coraggio di fare queste cose.

Ultimo aggiornamento: 2007-02-28 14:57

7 pensieri su “Sempre sulle pensioni

  1. Bubbo Bubboni

    Anziché sulle pensioni volevo fare bubbamente una domanda sulle tasse.
    Mi chiedevo se, dal punto di vista del buon matematico bubbo, sarebbe sbagliato che le tasse non fossero a “gradini” ma semplicemente a percentuale.
    Così si pagherebbe in modo costantemente proporzionale, senza che 1 euro in più o in meno cambi molto la tassazione.
    Sarebbe sbagliato o sarebbe più vicino al dettato costituzionale? Boh?

  2. .mau.

    Non capisco la domanda. Le tasse sono sì a gradini, ma sugli scaglioni, cioè sulle differenze.
    Detto in maniera semplice: quest’anno l’aliquota da 15000 a 28000 euro è del 27%, mentre quella da 28000 a 55000 è del 38%. Ora, prendiamo tre persone A,B,C che guadagnano 27999, 28000 e 28001 euro rispettivamente. B pagherà 27 centesimi in più di tasse di A, e C pagherà 38 centesimi in più di tasse di B; nient’altro. (Se vuoi i dati specifici su quanto pagano in totale di tasse, sono 6959.73, 6960 e 6960.38 euro).
    Ciò detto, dal punto di vista del matematico sarebbe più logico avere una funzione c-infinito con asintoto all’aliquota massima, in modo che anche la derivata sia continua (a differenza di adesso). Ma non credo sia quello che tu intendi.

  3. ALG

    OT
    Perché la vuoi c-infinito? Io mi accontenterei di una funzione c-1 o al massimo c-2, descrivibile quindi con delle belle Spline cubiche; il massimo sarebbe usare una B-Spline.
    La domanda che mi sorge a questo punto è questa, fai questa proposta perché così invece che dal commercialista bisogna andare dal matematico per la dichiarazione dei redditi?

  4. .mau.

    beh, sarebbe giusto che anche un matematico ci guadagnasse un po’ :-) A parte che prendendo qualcosa tipo un arcotangente la formula non sarebbe così complicata, un PresDelCons potrebbe comunque inviare a tutte le famiglie la calcolatrice dove il tasto euro è sostituito dal tasto tasse :-)
    La funzione l’ho messa c-infinito perché se devi cambiare tanto vale farlo per bene, e visto che non devi disegnarla non è che le spline servano più di tanto.

  5. ALG

    Continuando l’OT (ma è l’ultimo giuro!!!) sinceramente conoscendo il legislatore medio non pensavo ad una curva proprio così pulita come un’arctan, immaginavo una cosa un po’ più complessa, quindi proponevo spline non per disegnarle ma per tenere basso il grado…
    Cmq considerando che conosco persone che faticano a fare le somme senza calcolatrice (mia madre e le sue colleghe, per dire…) temo disastri. La calcolatrice col tasto tasse invece di euro è una buona idea ma non vorrei che qualcuno chieda le royalties (intendo Mr B.).
    Ciao

  6. Bubbo Bubboni

    Uh, sisì avevo dimenticato gli scaglioni dal ragionamento bubbo, giusto.
    Però mi pare che l’idea degli scaglioni mescoli impropriamente due meccanismi:
    1) aiutare i poveri – 2) avere tasse proprorzionali al reddito.
    Mi chiedevo se non sarebbe più furbo avere appunto una tassazione con derivata continua (e asintoto? umm) e avere altri sostegni ben separati che aiutano i poveri (o che puniscono tutti quanti, come adesso con le enormi imposte indirette).
    Il calcolo non sembra complesso, anzi aliquote e scaglioni sembrano più fatte per l’elaborazione manual-cartacea che per l’attuale 730 che è elaborato sempre dal cervello elettronico.

  7. .mau.

    ragionare su queste cose ci porta molto fuori tema. Si potrebbe parlare di aliquote negative, della differenza tra deduzioni (che abbassano l’imponibile e quindi avvantaggiano i più ricchi) e detrazioni (che abbassano l’imposta e quindi avvantaggiano i meno ricchi, ma non i poveri che non possono andare sottozero) e via discorrendo.
    Alla prossima finanziaria ricordamelo, che parte il pippone :-)

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