Archivi annuali: 2006

Non si legge più

Oggi Libero e Il Giornale, in curiosa sintonia, titolavano in prima pagina a nove colonne sul crollo di vendite del Corsera dopo il coming out di Mieli, che ha detto che tifa per il centrosinistra. 20% di copie in meno a Milano e 5-6% a Roma.
Non ho dati per confermare o smentire tali numeri, ma mi chiedo una cosa: dove sono andati a finire questi lettori? Non ai due giornali di cui sopra, perché l’avrebbero immediatamente sbandierato. Improbabile che siano andati ad altri “giornali comunisti”; resta la triste ipotesi che abbiano smesso di leggere un qualsivoglia quotidiano. Non una bella cosa, direi.

Ultimo aggiornamento: 2006-03-10 16:07

Quest’anno ci siamo giocati l’Austria

Ricordate la pubblicità del titolo? Era una campagna della WWF sulla deforestazione selvaggia. Stavolta forse sarà solo il Liechtenstein, ma un po’ di alberi li faremo fuori. La scheda elettorale avrà le simpatiche dimensioni di 65 centimetri per 23. Per dare un’idea visiva, un normale foglio A4 misura 29.7 centimetri per 21, quindi la scheda è leggermente più grande di due fogli attaccati sul lato corto. Si vocifera che le schede non utilizzate, previo annullamento per evitare brogli a posteriori, verranno distribuite quest’inverno ai senzatetto: non per alimentare un falò, ma direttamente come coperte.
Pisanu si è arrampicato sugli specchi per riuscire ad affermare che la scheda non è poi così grande, e per sviare i giornalisti ha anche presentato un grande successo bipartisan: per la prima volta in questa campagna elettorale maggioranza e opposizione si sono infatti trovate d’accordo. Su cosa? Ma sul mettere i vari simboli in orizzontale, e non in verticale! Eh sì, altrimenti i simboli che sarebbero stati sorteggiati in alto avrebbero ottenuto “un indebito vantaggio”. Traducendo: “ci vorrà troppo tempo a cercare il simbolo preferito, e molti potrebbero fermarsi dopo i primi venti centimetri di scheda”.
Peccato che il voto elettronico non ci sia ancora, altrimenti si poteva pensare a un bel sistemino grafico, dove tu clicchi sul logo di un partito e la configurazione a video si modifica automaticamente mostrando la distanza politica dagli altri partiti. In fin dei conti, dovrebbero già essere stati prodotti dei visualizzatori 4-D.

Ultimo aggiornamento: 2006-03-08 15:00

Quello che non leggerete su certa stampa

Marco Travaglio è stato assolto (in primo grado) dall’accusa di diffamazione per quanto scritto da lui nel libro “L’odore dei soldi“. Berlusconi dovrà pagargli 15000 euro di spese processuali, invece che ricevere i dieci milioni da lui chiesti.
Attenzione: a quanto ne capisco io, questo non significa che quanto scritto nel libro sia tutto necessariamente vero, visto che la sentenza afferma che Travaglio “ha esercitato il diritto di critica e di cronaca”. Ma resta il fatto che Silvio avrebbe dovuto fare prima una causa penale. Troppo facile usare i soldi per intimidire.
Aggiornamento: Mi spiego meglio, oltre a ringraziare chi mi ha fatto notare l’assenza di un participio passato (“assolto”) nella prima frase. In pratica, se non capisco male potrebbe darsi che i fatti riportati nel libro siano veri, le conclusioni di Travaglio e Veltri sbagliate, ma comunque non diffamatorie. Per l’ultima frase, non so se vi siete accorti che la tattica di B. (ma anche di D’Alema ai tempi della vignetta forattiniana detta “del bianchetto”) è di fare una causa civile, non penale, con richieste di risarcimento assurde. Questo perché una causa penale sarebbe probabilmente persa in partenza; e perché in questo modo si cerca di fare paura preventiva a chi potrebbe parlare male (che è diverso da “sparlare”) di te.

Ultimo aggiornamento: 2006-03-07 17:41

Altro che privacy

Oggi Anna è a casa, tra una trasferta e l’altra. Stamattina riceve una telefonata di un tipo (“Andrea”) che le fa “mi hanno detto che lei sta vendendo la casa”. Io avrei risposto “scusi, chi gliel’ha detto?”, ma va bene lo stesso. Anna, che in queste cose è più scafata di me, dice che semplicemente era un tipo che cercava casa, ha preso i nomi dai campanelli e ha provato a telefonare. Sistema faidate, insomma.
In compenso, nel pomeriggio ha telefonato un tipo della Popolare di Sondrio, che voleva informare che avevano aperto una nuova filiale vicino a noi e che quindi saremmo potuti essere interessati. Questa volta Anna gli ha chiesto come facesse a sapere che eravamo vicini, visto che l’anno scorso abbiamo doviziosamente compilato il questionario telecom dicendo che non volevamo telefonate di pubblicità. Il tipo è stato zitto.
Visto che in questo caso è piuttosto chiaro che è stata usata una base dati per trovare gli indirizzi “vicini”, lascio a voi la domanda: dove è stata presa questa base dati? Io vedo due risposte possibili:
– Telecom continua a venderle (con qualche disclaimer del tipo «non fate i cattivoni e non chiamate un numero che non abbia il flag “pubblicità ammessa”», e tutti che rispondono «certo, noi siamo ligi alla legge»)
– qualcuno sta facendo un lucroso – per qualche anno – affare con le ultime basi dati prima del blocco privacy.

Ultimo aggiornamento: 2006-03-07 17:03

vento

Da ieri pomeriggio c’è un ventaccio (freddo, tra l’altro) che ha però un vantaggio: pulisce l’aria. Già ieri pomeriggio si vedevano tutte le montagne a nord: il che, visto che Rozzano è a sud di Milano, non è poi una cosa così banale.
Ma stamattina, oltre all’elicottero, guardando verso nord-nordovest vedevo delle altre montagne, così ad occhio quelle dalle parti del Rosa (o più probabilmente dell’alta Valsesia, mi dicono). Niente male davvero.

Ultimo aggiornamento: 2006-03-07 13:56

Ma quante ne sa, Formigoni

Rispetto a quanto scrissi, Galan ha pensato che forse non era il caso di candidarsi: in compenso, abbiamo il governatore calabrese Agazio Loiero che – visto che la Margherita non voleva metterlo capolista – ha pensato bene di candidarsi con la lista “Codacons-DC”. In compenso sembra che Massimo Grillo (UDC) abbia rifiutato il posto al Senato perché non voleva essere nella stessa lista di Totò Cuffaro. Strano se ne sia accorto solo ora, ma il gesto è apprezzabile data la scarsa propensione italiana per allontanarsi volontariamente dai cadreghini.
Ma fermiamoci a Formigoni. Credo sia utile che i miei ventitré lettori sappiano che la sua scelta di candidarsi non è di bandiera, come afferma Berlusconi, ma vera «proprio per una forma di rispetto per i cittadini. Essi sanno che se mi eleggeranno al Senato io poi sceglierò la soluzione migliore sulla base esclusiva di una valutazione del loro bene comune».
Credo che dovremmo tutti ringraziare una persona che ha così a cuore il nostro bene comune, e che non vuole affatto prendere una decisione a cuor leggero: quattro mesi di doppioscarpismo forse sono ancora pochi, ma Lui ce la farà.

Ultimo aggiornamento: 2006-03-07 11:29