Archivi annuali: 2006

Commentatori da chissà dove

(occhei, questo in un certo qual senso è il classico post che uno scrive quando non sa che dire; però è qualche giorno che mi frulla in testa)
Ogni tanto tra i commentatori del mio blog, oltre alle categorie “gente che mi conosceva da prima” e “appartenenti all’invisibile anello di blog paralleli”, capitano delle persone che non conosco assolutamente. Persone reali, che fanno commenti reali: non parlo dei bot che fanno spam, ai quali sono relativamente immune (nulla di trascendentale: questo blog è relativamente nascosto, dopo sette-dieci giorni blocco commenti e trackback, e il nome della pagina per commentare non è standard).
La cosa strana è appunto che non mi faccio pubblicità: quando commento in giro non metto un link a me stesso, e non posto più da una vita nei vari aggregatori – le uniche eccezioni che io sappia sono Technorati dove tanto sono oltre la posizione 30000 e Blogmilano, che è un aggregatore di blog locali… (ehm… mi ero dimenticato persone)
Mah, una ricerca su come i memi si propagano potrebbe dare delle informazioni interessanti!
(sì, lo ammetto, sono curioso come una biscia)

Ultimo aggiornamento: 2006-03-23 15:07

QED – Fenomenologia della dimostrazione

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Lolli è una persona sicuramente coltissima, ma anche un ottimo oratore. Purtroppo in questo libro (Gabriele Lolli, QED – Fenomenologia della dimostrazione, Bollati Boringhieri – 2005, pag. 182, € 22, ISBN 88-339-1588-3) non ha raggiunto entrambi gli scopi. Peccato, perché l’argomento è indubbiamente interessante; e i primi due capitoli, sul rapporto tra dimostrazioni e logica e sui vari tipi di dimostrazioni in matematica, sono molto belli. Ma gli altri due capitoli, rispettivamente su strategie e stili di dimostrazione, non solo entrano troppo sul tecnico, ma quel che è peggio lo fanno senza nemmeno uno straccio di spiegazione della simbologia utilizzata, sia pure relegata in un’appendice per non macchiare la purezza del ragionamento. Ecco il guaio di Lolli: scrivere presupponendo che i lettori abbiano conoscenze almeno universitarie di base sulla materia. Un po’ troppo.

Ultimo aggiornamento: 2006-03-22 10:29

Un presidente ingegnere

Voi probabilmente non lo sapevate, ma il nostro attuale PresDelCons Silvio Berlusconi non è solamente laureato in giurisprudenza (110 e lode, con una tesi alla Statale di Milano sul contratto pubblicitario), ma anche in ingegneria. Non ci credete? Andate a leggere la sua scheda di deputato.
Prima che vi mettiate a sghignazzare, vi stoppo subito. È tutto vero. Il 27 novembre 1991 Silvio Berlusconi è stato insignito della laurea honoris causa in ingegneria (immagino gestionale) presso l’università della Calabria. E una laurea ad honorem equivale a tutti gli effetti a una laurea vera – né la cosa è poi così strana: ad esempio, anche Romano Prodi ha la stessa laurea, rilasciatagli dall’Università di Modena e Reggio Emilia il 16 ottobre 2000.
L’unica cosa che mi stupisce in tutto ciò è che non mi pare che Berlusconi abbia mai parlato di questa laurea, o almeno io non me ne sia mai accorto. Forse se ne vergogna?

Ultimo aggiornamento: 2006-03-21 13:56

non ci sono più le stagioni di una volta

Oggi è il primo giorno di primavera. Non pretendevo un bel sole tiepido se non addirittura caldo: in fin dei conti sono pur sempre a Milano sud. Però la pioggerellina di stile tardo autunnale mi sembra oltremodo demotivante… non posso dare torto ad Anna che ha suggerito di farci una settimana a Capo Verde a vedere se fa un po’ caldo, e infatti ho accettato di corsa :-)

Ultimo aggiornamento: 2006-03-21 12:07

Guida completa ai Beatles

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Libri sui Beatles ce ne sono molti. Troppi. Allora perché scriverne uno nuovo? Beh, magari per dare un nuovo punto di vista, credo sia la causa motivante di questo libro (Chris Ingham, Guida completa ai Beatles [The Rough Guide to The Beatles], Vallardi 2005 [2003], pag. 384, € 14, ISBN 88-8211-986-6, trad. Maria Cristina Giordano, Vanna Lovato e Giovanna Olivieri) che come spesso capita ha preso un titolo italiano completamente diverso da quello inglese. Come suoi punti a favore, ci sono sicuramente la struttura del libro che non si limita al periodo 1962-1970 ma si insinua nelle carriere successive, e ha delle sezioni sulle cinquanta migliori loro canzoni, sulla parte cinematografica, compresi i filmati promozionali che oggi sarebbero stati chiamati videoclip, e finanche i luoghi beatlesiani. D’altra parte, ogni tanto Ingham scivola sul gossip più trito: nulla di strano, visto che tra i libri citati nei ringraziamenti c’è quello tristemente noto di Guiliano. Inoltre almeno una delle traduttrici di Beatles ne conosce pochino: lo si vede dalla traduzione letterale degli “indizi in Free as a bird“, assolutamente incomprensibile senza citare il verso originale.
In definitiva, il libro può essere interessante ma solo se non si è degli appassionati beatlesiani.
Aggiornamento: (10 gennaio 2007) Dopo uno scambio di email con la curatrice della collana, vorrei fare una precisazione su quanto ho scritto per evitare interpretazioni errate. La qualità della traduzione è ottima, e non ho alcun dubbio a riguardo. Continuo a non essere d’accordo sull’avere evitato di lasciare anche il testo inglese sulla spiegazione di alcuni degli “indizi” nel video di Free as a bird, perché a mio parere la cosa rende difficile al lettore casuale la correlazione tra l’indizio e il brano: visto che però la cosa è stata una precisa scelta editoriale, è ingiusto dire che “la conoscenza dei Beatles di uno dei traduttori è scarsina”.

Ultimo aggiornamento: 2006-03-20 10:38

Un altro sondaggio elettorale

Oltre ai due sondaggi di cui di cui ho già scritto in rete se ne trova anche un terzo, ChiVotare.it, che tra l’altro afferma di avere la primogenitura avendo già fatto la stessa cosa nel 2001. In questo caso la struttura è dicotomica: il primo gruppo di domande distingue tra destra e sinistra, il secondo (diverso a seconda del risultato del primo) tra destra sociale (AN e Lega) e popolare (FI e UDC), oppure tra sinistra riformista (DS e Margherita) e radicale (Rifondazione e Verdi), il terzo gruppo sceglie infine il partito. Il tutto è quindi una ipersemplificazione, cancellando a priori tanti partiti: per quello che può contare, io sono uscito fuori Verde, ergo di sinistra radicale (mah).
Credo sarebbe stato utile avere una spiegazione su come le domande facevano pendere la bilancia da una parte o dall’altra: in fin dei conti, sono solo 17 e quindi non è una grande fatica… Positivo invece il fatto di dire in anticipo che le parole usate nel primo gruppo di domande sono scelte apposta tra gli slogan della parte opposta.

Ultimo aggiornamento: 2006-03-19 19:52

1,2,3,prova…

Non ci crederete, ma nel sito del Parlamento c’è una pagina relativa a una “Commissione Bicamerale di prova”.
Aggiornamento (21 marzo): la pagina è stata cancellata – al momento però rimane visibile la sua esistenza al livello superiore. Immagino che ci sia un webmaster che controlla gli accessi – ad ogni modo, posterò poi la schermata che credo di avere salvato domenica.

Ultimo aggiornamento: 2006-03-19 18:32