Archivi annuali: 2006

Radio (nazional)Popolare

Non è possibile che uno arrivi di corsa per riuscire a sentire il radiogiornale delle 19:30 e invece si cucchi la radiocronaca di Germania-Costarica, della quale non ne può fregare di meno a me e credo anche a molti altri ascoltatori. È vero che a Radiopop sono recidivi, ma garantisco che per è mille volte meglio uno di quei microfoni aperti dove vedi come Silvio aveva quasi ragione ad apostrofare il popolo di sinistra.
PS: Marco d’Itri mi ha appena inviato un link a un sito che sembra fare uno streaming in ASCII Art della partita: chi ha molto coraggio può digitare telnet ascii-wm.net 2006 (compreso il 2006, sì).

Ultimo aggiornamento: 2006-06-09 21:51

Come le poste vanno in attivo

Me n’ero dimenticato. No, non della sparizione del francobollo normale. Dal 15 marzo 2005, infatti, Poste Italiane e la dogana hanno fatto un “simpatico” accordo secondo il quale i pacchi extracomunitari non passano più dalla dogana (come facevano un tempo in maniera più o meno casuale) ma sono le poste a fare da doganiere virtuale, applicando balzelli più o meno vari.
E a quanto sembra ultimamente la cosa non vale solo per hardware o dischi, ma anche per i libri.. Così il primo dei pacchi che mi è arrivato da Amazon – e a questo punto immagino anche il secondo e il terzo – ha avuto una tassa di cinque euro e mezzo (per due libri che facevano meno di venti euro di costo più tredici di spedizione, tra l’altro).
Ma c’è di più! ecco la distinta dei costi.
– Presentazione in Dogana 2.50 €
– Spese Postali 3,00 €
– DAU 0,00 €
– IVA 0,00 €
– Dazio 0,00 €
Proprio così. Io non ho pagato tasse allo Stato, siano esse IVA o dazi. Ho pagato perché le Poste, bontà loro, hanno fatto le veci della dogana, e perché le Poste, sempre bontà loro, hanno dovuto portare il pacco a fare non si sa bene che cosa. Il tutto è indicato in un pezzo di carta stampato con una laserina e strappato malamente, senza nessuna firma o roba del genere.
Ma c’è ancora una cosa. Il pacco aveva anche un bell’adesivo delle Deutsche Post, con un Port Payé a Francoforte. Con ogni probabilità, Amazon manda i pacchi in Germania anche per l’Italia. Quindi il pacco è in realtà arrivato da un paese dell’Unione Europea, e non si capisce perché a questo punto debba passare dalla dogana (reale o virtuale che sia), visto che tanto poi lo Stato non ci prende su nulla. Beh, no, lo si capisce: vedi il titolo.
Per tutti: sembra che se ci si fa spedire la cosa per raccomandata (o naturalmente per corriere) il balzello non scatti… e in effetti il cavo di collegamento per lo Zaurus, che mi è arrivato la settimana scorsa direttamente dagli States, non ha avuto problemi.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-09 21:28

L’elmo della mente

[copertina]
Il titolo di questo libro (Ennio Peres con Susanna Serafini, L’elmo della mente – manuale di magia matematica, Salani 2006, pag. 270, € 13, ISBN 88-8451-460-6) dovrebbe essere un gioco di parole che però confesso di non essere riuscito a riconoscere: fortunatamente non serve a comprendere il resto del libro, che contiene una serie di giochi di prestigio che hanno la particolarità di basarsi non tanto su destrezza o abilità di mano, quanto su specifiche proprietà matematiche. Molto opportunamente il testo propone prima i vari giochi e poi in una sezione successiva la spiegazione matematica del loro meccanismo, spiegazione tra l’altro molto ben curata e senza troppi paroloni. Ciò detto, probabilmente io non sono il lettore ideale per questo tipo di libro, che risulta troppo semplice; ma ritengo però che possa essere molto interessante per chi è sempre stato incuriosito dalla matematica ma quando si trovava di fronte ad essa scappava a gambe levate.

Ultimo aggiornamento: 2022-07-21 15:00

LeggiLaLegge

[leggi la legge]
Lo so, le elezioni sono finite da un pezzo. Ma il poster elettorale, ormai già un po’ stracciato, l’ho visto solo ieri. A guardarlo così ci si può chiedere se è un mezza autogol per la destra – lo stile non sembra effettivamente ricollegabile al centrosinistra, anche se al giorno d’oggi non si sa mai. Sono così andato a vedere il sito indicato, da cui ho preso tra l’altro la foto in cima, e ho scoperto che è un redirect a… ScegliGesù.com, del quale non posso non apprezzare la grafica iniziale.
Un altro dei mille misteri svelati dalla Rete!

Ultimo aggiornamento: 2006-06-09 14:21

Causalità

Su Metro di oggi c’è una microintervista al segratario generale Assobar di Roma e provincia, in una rubrica (“Mi consenta…”) che così ad occhio mi sembra un modo per sbertucciare il tipo che accetta di rispondere alle domande. Certo però che a volte l’intervistato se le cerca anche: basta vedere cosa ha detto oggi.
All’affermazione «L’analisi parla di un rincaro del 109% dal 2001, col prezzo medio di un pasto arivato a 8,85 euro» la risposta è stata «È falso, anche perché basta vedere i ticket distribuiti dai ministeri e sono ancora di circa 5 euro». Tralasciando l’analisi logica relativa alla frase, visto che non ci è dato di sapere chi ha trasformato una subordinata relativa in una coordinata, resta il dubbio se il signor Monti sia davvero convinto che ci sia il rapporto causale “il valore dei ticket non cresce” –> “il costo di un pranzo non cresce”. Ma forse lo è davvero. Mai stupirsi nella vita.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-09 10:57

spam giapponese + babelfish

Ho provato a passare via babelfish uno degli ultimi messaggi di spam che ho ricevuto. Ecco il risultato:
* Current him and it is not satisfied with the master…
* busily excessively not be able to date him, the ?? it is lonesome…
* it is not satisfied with usual etching…
In whisper of the adult, the man who wraps the heart and the body of such a woman kindly is collected!
Credo che sia un servizio che fornisce gentili fanciulle: i curiosoni nippofili possono andare a vedere a vjfn.com/index2.php?ikeru e confermare o smentire la mia supposizione. Però bisogna ammettere che il passaggio dal babelfish ingentilisce il tutto :-)

Ultimo aggiornamento: 2006-06-08 16:49

pseudo-Bartezzaghi

Tornando sul nome di Lidia Menapace, questa volta preso semplicemente come combinazione di lettere, potremmo quasi avere una puntata tutta per lei su Lessico e Nuvole dell’ottimo Stefano Bartezzaghi. Pensateci un po’ su…
Un nome come quello di Menapace alla Commissione Difesa è interessante: mena-pace, più che un ossimoro (picchiare per ottenere la pace? si vis pacem, para bellum?) lo vedo come onomanzia: la signora Lidia infatti “guida la pace”.
Se poi prendiamo nome e cognome, non dobbiamo nemmeno spostare troppe lettere per avere il suo programma politico: Lidia Menapace --> la pace, diamine!. Infine, con un cambio di vocale a frase, troviamo Lidia Menapace --> lidi ameni? pace! , che potrebbe prefigurare la fine dell’impegno politico dopo la bocciatura di ieri in Commissione Difesa.
(d’altra parte Bartezzaghi mi ha fatto notare che lui pubblicò ancora ai tempi della Posta in Gioco la frase doppia Lidia Menapace --> lidi, amena pace…)

Ultimo aggiornamento: 2006-06-08 14:28

L’Italiano dei Valori

Ero convinto di avere scritto un pippone sul fatto che l’Unione avrebbe dovuto essere generosa e concedere motu proprio alcune presidenze di commissioni – a parte quelle usuali della Vigilanza RAI e dei Servizi segreti – all’opposizione, invece che mettersi a fare i conti col bilancino e contare in caso di parità sull’età più avanzata del loro candidato. Però a quanto pare non l’ho scritto, oppure l’ho iniziato e mi sono dimenticato di salvarlo – scrivo sempre a spizzichi e bocconi. Peccato, perché avrei potuto dire “visto?”
Che è successo? Alla Commissione Difesa era predestinata la rifondarola e pacifista Lidia Menapace, che con i suoi 82 anni sarebbe entrata a pieno titolo nel club di giovincelli che sta governando l’Italia. E invece no. Tal Sergio De Gregorio, attualmente senatore dell’Italia dei Valori ma con un passato che parte da Forza Italia per trovarsi anche con la neo-DC-bonsai di Rotondi, quatto quatto si mette d’accordo con quelli della CdR che gli danno dodici voti, più il suo 13, contro gli 11 del resto della maggioranza. Di Pietro, che in questo momento è il suo capo, gli intima di dimettersi e lui risponde “dev’essere”: l’ho sentito dire in un’intervista che IdV aveva espresso il suo interesse alla presidenza di quella commissione. Mi sembrava di vedere i sottotitoli: “non me l’avete voluta dare? e mo’ vi frego”.
Naturalmente, da buon italiano, il De Gregorio spergiura che lui sarà un Fedele Sostenitore della Maggioranza di Governo, ma tanto nessuno gli crede. D’altra parte, forse non tutti sanno che l’unico senatore eletto nel 2001 nella lista Di Pietro se n’è subito andato via per approdare a Forza Italia. Recidivi, insomma: se ne vedranno ancora delle belle.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-07 22:33