Archivi annuali: 2006

mondiali per interposta persona

Ieri, durante la partita dell’Italia, ho categorizzato le ultime foto che ho scattato e aggiornato un po’ il sito. Tanto nessuno mi disturbava, tranne al limite le gatte.
Tanto ho saputo esattamente quando gli azzurri hanno segnato, via botti provenienti dalla casa del vicino. Ma questo lo posso capire. Però qualcuno dovrebbe spiegarmi i caroselli d’auto per la vittoria nella prima partita contro il Ghana, che con tutto l’affetto non mi pare una potenza calcistica. Ci si accontenta davvero di poco!

Ultimo aggiornamento: 2006-06-13 08:12

Non ci sono più le stagioni di una volta

Generalmente ATM non perde l’occasione di passare all’orario estivo, e quindi ad attese prolungate dei mezzi, non appena finiscono le scuole, salvo passare ad agosto all'”orario estivo ridotto” che serve a farti capire quanto è utile avere un’automobile. Quindi mi ero stupito nel vedere il cartello con gli orari dei passaggi della metro che indicava “stagione invernale” fino addirittura al 7 luglio. Però la mia collega Elena con cui stavo tornando a casa mi ha fatto notare che hanno già tagliato corse, e infatti questo orario è in vigore da oggi.
Ora capisco che chiamarlo “estivo” non sarebbe stato bello, visto anche che ha cominciato a fare caldo oggi: ma “stagione invernale” non sembra un po’ esagerato?

Ultimo aggiornamento: 2006-06-12 23:01

volete studiare fisica?

Ammesso che non abbiate problemi con l’inglese e abbiate una connessione a larga banda, potete scaricarvi Motion Mountains, più di 1300 pagine che raccontano tutta la fisica (compresa quella contemporanea) in aniera un po’ eterodossa. Io ho provato a spiluccare da un paio di capitoli a caso, e mi è sembrato simpatico… ma è noto che io e la fisica non andiamo d’accordo :-)
(via Massimo Morelli)

Ultimo aggiornamento: 2006-06-12 14:38

Strade e autostrade piemontesi

Ieri Anna e io siamo andati fino a Mondovì a trovare i miei amici Paola e Flavio, farci un’amabile mezza giornata di chiacchiere, con una di quelle mangiate tali che non ho neppure cenato – e questa la dice lunga, considerato che persino il giorno del mio matrimonio il desco serale è stato poi imbandito. Ma qua sono a parlare non tanto di cibo e chiacchiere, quanto della parte relativa al viaggio. Andare da Milano a Mondovì non è un viaggio da prendere a cuor leggero, visto che ci sono tante possibilità, tutte tragiche. ViaMichelin mi consigliava come percorso più breve di prendere l’autostrada fino a Torino, girarmi tutta la tangenziale ed entrare sulla Torino-Savona: il tutto in due ore e mezzo. L’alternativa più breve consisteva nel partire verso Genova, uscire ad Alessandria e farmi Acqui Nizza Canelli: cinquanta chilometri in meno e un’ora in più di viaggio.
Visto che la prima ipotesi non teneva conto dell’effetto-toboga sulla Torino-Milano e la seconda mi pareva impraticabile, ho pensato a un piano C: giù per Genova, svolta verso Alessandria, arrivo a Santena ed allaccio sulla Torino-Savona. Assolutamente improponibile da un punto di vista topologico, ma sufficientemente rapida. Così partiamo, ed entrati in autostrada attacco la signorina del GPS. Viaggio tranquillo, fino a quando c’è il primo bivio per Alessandria, che ci fa passare. Mi sorge un dubbio: abbasso la scala della cartina per vedere il percorso completo, e scopro che la sua idea era di arrivare a Voltri, fare un pezzo dell’Autofiori e tornare in su. Ci penso un attimo, e decido che in fin dei conti a quest’ora si può rischiare. Effettivamente non c’era traffico e in due ore e mezzo siamo arrivati al casello. Sono però stato colpito da quello che ho visto sul tratto appenninico da Savona a Ceva. Prima di parecchie gallerie, c’era una struttura che assomigliava tanto a un enorme pannello solare e che infatti avevo preso per tale; solo dopo essere entrato in galleria mi sono accorto che in realtà era uno specchio, per illuminare i primi 200 metri usando meno elettricità: e in effetti molte lampade inizialmente erano lasciate spente. Mi è sembrata una trovata intelligente.
I guai ci sono però stati al ritorno. Scartata per ovvie ragioni l’idea di tornare via Savona-Voltri, abbiamo preso l’autostrada in direzione Torino. A Marene, però, ho pensato che forse potevo evitare la triangolazione e farmi la statale fino ad Asti est. Errore. Mi sono trovato con una colonna sui cinquanta all’ora, tra i locali che ogni tanto entravano ed uscivano dalle vie laterali e una macchina della GdF che non doveva probabilmente stanare alcun evasore. Il tutto mentre la signorina, nonostante avesse a disposizione dai sei agli otto satelliti, si è inspiegabilmente e inderogabilmente persa. A un certo punto ho spostato la visualizzazione dalla mappa alle info GPS, e ho scoperto che stavo decollando, anche a una velocità verticale niente male. Sono arrivato fino a 1770 metri sul livello del mare. Ritornato a guardare la mappa, ho fatto trekking sui prati, nuotato sul Tanaro, e perfino fatto un percorso sui binari della ferrovia, prima di rimettermi del tutto in sesto qualche chilometro dopo essere entrato in autostrada. Non so, forse non ama il Roero.
A proposito di autostrade: sulla Torino-Savona c’è già lo svincolo della A33 verso Cuneo, mentre il pezzo che porterebbe ad Asti è ancora più o meno in alto mare. Ma quello che non capisco è che a un certo punto la statale 231 si deve spostare per lasciare spazio a un pezzetto di autostrada perfettamente terminato e con i cartelli indicanti lo svincolo di Alba est! Ma chi è stato a ordinare già i cartelloni?

Ultimo aggiornamento: 2006-06-12 12:09

il Toro

Con una partita finale al cardiopalma secondo il suo costume, il Torino torna in A. Cosa non farebbe pur di evitare il derby.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-12 11:54

cibo?

Oggi non ho trovato Metro, e anche gli altri due giornali sono un po’ giù di tono nonostante il lunedì si abbia di per sé più materiale a disposizione. Temo che i mondiali di calcio distolgano energie persino qua; dobbiamo pertanto accontentarci di quel poco che passa il convento.
Su Leggo, a parte la Campagna di sensibilizzazione per la cura delle malattie del viaggiatore (emorroidi e stipsi: gli interessati possono guardare il sito della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia) scopriamo che negli USA la nuova moda è avere le hamburhgerie gestite da cuochi rinomati. Più che “fast food a tre stelle”, come intitola il giornale, mi sembra tanto un modo per riuscire a tirare fuori un bel po’ di soldi in più dagli amanti della polpetta. Restando sul cibo, ci tocca infine parlare per forza dei Mondiali, visto che l’articolo principe della pagina racconta come bisogna stare attenti al regime alimentare che il tifoso applica durante le partite. Stavolta la Società Italiana che dà consigli è quella Obesità, che vi consiglia una bella insalata tricolore. No, niente mozzarella neppure nella versione light; a pomodori e lattuga occorre aggiungere l’indivia. Tifoso avvisato…

Ultimo aggiornamento: 2006-06-12 10:40

centodue

Lo schemino di Rep. è già obsoleto. Con le ultime tre nomine il governo Prodi ha raggiunto quota 102 membri, nuovo record assoluto italiano (precedente: 101, Andreotti VII). Persino il Berlusconi III si era fermato a 97 persone.
Capisco che qui si tiene famiglia (politica), ma credo si stia esagerando un po’. A questo punto mi verrebbe da proporre un’idea mutuata dal papato, dove i cardinali sono un po’ più dei nostri membri di governo (ma non così tanti… speriamo di evitare il sorpasso). Si mette un limite massimo di 80 membri, epperò si può concedere il titolo di sottosegretario agli ultraottantenni, che però non possono fare dichiarazioni né partecipare ai consigli dei Ministri. In questo modo si possono accontentare tanti partiti – chi non ha qualche vecchietto illustre? – e siamo tutti felici…

Ultimo aggiornamento: 2006-06-10 20:31

Una (1) partita a "sasso, forbice, carta"

Noi non abbiamo la common law, quella cioè dove la giurisprudenza è anche fondata su quanto i giudici abbiano autonomamente sentenziato in casi simili a quello in corso. In certi casi è un peccato. Certo non ci potrà capitare come in questa sentenza, dove un giudice della Florida, che si era stancato di una serie di schermaglie tra gli avvocati delle due parti che bloccavano a cascata un procedimento, ha stabilito che per scegliere chi deciderà dove si terrà una deposizione i due avvocati si presenteranno da lui, con un assistente, e faranno una (1) partita a “sasso, forbice e carta” (quella che noi chiamiamo “morra cinese”).
L’articolo (in inglese) è qua; la notizia l’ho beccata via Slashdot.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-09 22:24