Archivi annuali: 2006

Addio Sansone

E così il Famoso Arruffapopoli ci abbandona davvero. L’anno scorso ci avevano provato, ma la sollevazione popolare li costrinse a soprassedere; questa volta però mi sa tanto che facciano sul serio. Stamattina, mentre pedalavo sull’alzaia, ho attaccato la radio del mio Zen per sentire i saluti finali di tutti i conduttori che hanno allietato le code mattutine mentre cercavo di raggiungere l’ufficio, con delle sparate che uno si chiede come facessero a restare seri… ancora mercoledì, Thomas Infantozzi era a Roma con la chitarra a cercare di entrare nella sede del Ministero delle Finanze per consegnare a Padoa Schioppa un po’ di rock che secondo alcuni economisti avrebbe aiutato a risollevare l’economia italiana – l’operazione era stata soprannominata PIL McCartney.
È vero, bisogna andare avanti, e ci sarà qualcos’altro al suo posto: ma lasciatemi la lacrimuccia.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-16 10:58

La Cena degli Emigranti

Lo Cselt non esiste più da una vita. A dire il vero, non esiste nemmeno più Tilab, assorbito da mamma Telecom dopo che l’idea di fare “un centro di innovazione autofinanziato” ha portato a un buco di bilancio tale che l’unica alternativa sarebbe stata portare i libri in tribunale.
Ma come la diaspora ebraica, l’unico risultato pratico è stato che gli ex-cseltini si sono sparsi ognidove. Così ieri sera c’è stato l’usuale raduno annuale della colonna milanese: dodici persone nonostante gli impedimenti dell’ultimo momento, tutti pronti a sparlare degli assenti e a ricordare con piacere i bei tempi in cui non solo eravamo tutti più giovani, ma probabilmente anche la vita era più allegra.
Devo dire che mi sono davvero divertito: basti pensare che quando me ne sono andato era mezzanotte e mezza ed ero perfettamente sveglio, il che non è proprio da me! (occhei, stamattina l’ho pagata, non si può pretendere troppo dalla vita)

Ultimo aggiornamento: 2006-06-16 10:29

un dito nell’occhio al cinema italiano

Oggi su Leggo c’è un articolone (rispetto alla media liofilizzata che si può trovare su un giornale gratuito) a proposito della puntata pilota di una serie tv che in realtà non esiste: nei venti minuti (!) de Il quarto sesso si racconta “la vigilia di Natale di un Jesus demotivato, depresso e disoccupato, alle prese con un rivale pagano deciso a rubargli il ruolo di star spirituale”.
Ora, non capisco bene come il regista dica che il film (da venti minuti, ricordo) apparirà presto in DVD né perché la seconda puntata (con Karl Marx) si dovrebbe preannunciare rovente: anzi lo capisco e penso che sia un peccato perché l’idea mi pareva simpatica.
Ma quello che mi sconforta è l’ultima frase. «Con questo progetto volevamo mettere un dito nell’occhio al cinema italiano. Se non ci avesse finanziato una fondazione di arte contemporanea, non avremmo mai potuto realizzare una cosa del genere nel nostro paese. Abbiamo lavorato completamente senza censura». Ma cosa volevi fare, scusa? Un’opera d’arte o un serial televisivo? Nel primo caso è ovvio che i fondi li cerchi da una fondazione; nel secondo è parimenti ovvio che il committente ti dice cosa vuole. Certo poi che se il tuo vero scopo è solo mettere le dita negli occhi…

Ultimo aggiornamento: 2006-06-15 17:31

estate, forse ci siamo

Stamattina verso le 10:30 il termometro della mia auto, ferma da un’ora e mezzo al sole, segnava 42 gradi. A pranzo era sceso a 40, ma in compenso il trippometro, insomma il coso che segna i dati sul percorso, aveva deciso che non mi ero fermato a sufficienza. Solo alle 18:30, quando sono rientrato a casa, la temperatura era scesa a valori più umani.
Insomma, in dieci giorni è scoppiata l’estate. Vai di magliette di scorta!

Ultimo aggiornamento: 2006-06-14 20:44

153cm

Visto che oggi ero in auto per recuperare le famose valigie, ho pensato bene di passare durante la pausa pranzo a comprare un po’ di roba all’Iper. La spesa è consistita in un deodorante, un po’ di pappa per le gatte, sei bottiglie d’acqua gasata, dei fermenti lattici in versione normale e anticolesterolo, e una confezione mega di carta igienica. Pago, e il Magic Market sforna fuori uno scontrino della lunghezza di centocinquantatre centimetri. Gli appassionati del genere gioiranno nel sentire la lista dei buoni sconto:
– rifornimento al distributore del centro commerciale (un default sinergico)
– fiocchi di farro con frutta (se prendi i fermenti sei un tipo che fa colazione new-age)
– fermenti anticolesterolo di marca concorrente (che ci prova sempre, non ha capito che non mi piacciono come gusto)
– fermenti standard di altra marca concorrente (vedi sopra)
– detersivo per lavatrice (che in genere non compro all’Iper)
– sconto piccolo sulle pappe gatto che ho preso
– sconto meno piccolo su più confezioni delle pappe gatto che ho preso
– sconto nei weekend (compreso però il venerdì a pranzo) in uno dei ristoranti del centro.
Insomma, mancavano solo sconti per una maglietta e un telefonino e avevamo completato il giro. Eppure siamo in anticipo sull’ultima settimana del mese che dicono essere quella con le maggiori offerte!

Ultimo aggiornamento: 2006-06-14 15:06

Eminenza? Eminence?

Titolo della locandina del Sabato news di questa settimana:
«Partita preti-politici: stravincono i politici»
Vedete che Ruini sta facendo scuola?

Ultimo aggiornamento: 2006-06-14 14:46

paperless office

Dovevo fare una fotocopia di una fattura per chiedere un rimborso. Erano le 11:15, e la fotocopiatrice non era ancora stata accesa.
Peccato che la ragione di questo disuso della fotocopiatrice è probabilmente legata al fatto che tutti stampiamo direttamente dal documento elettronico…

Ultimo aggiornamento: 2006-06-13 11:36

Pareggio?

Rep. cerca di convincere i lettori che “in Sardegna c’è stato pareggio”, visto che nei due capoluoghi il voto ha premiato da una parte la CdL e dall’altra l’Unione. Peccato che Carbonia, con tutto il rispetto, valga un po’ meno di Cagliari. E peccato che i sondaggi un paio di mesi fa dessero l’ora riconfermato sindaco indietrissimo.
Ma bisogna mantenere alto il morale delle truppe.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-13 10:44