Vabbè, Silvio ha detto che chi domenica non voterà sì non è degno di essere italiano, mentre il Garante ha diffidato Mediaset per gli spot che hanno voluto essere fedeli al proprio nome e hanno messo in luce solo un piccolo punto di quanto capiterà in caso di vittoria dei sì. Ma questa è in fin dei conti “normale dialettica”, non vale neppure la pena di parlarne. Dovrei scrivere qualcosa sulla letterina spedita da Silvio stesso, ma aspetto ancora un attimo per non buttare troppa carne al fuoco.
Invece sembra che il mio riassuntino di lunedì scorso abbia avuto un buon successo: numeri molti piccoli, chiaro, ma superiori all’impatto tipico di quanto scrivo. Ora, da un lato la cosa mi fa indubbiamente piacere, visto che ci ho perso un po’ di tempo a radunare le informazioni prima di metterle giù ed è bello sentire apprezzato il proprio lavoro. Dall’altro, però, mi dà da pensare.
La gente che viene a contatto con i miei sproloqui non penso siano pastori della Barbagia, ma persone che accedono regolarmente a tante fonti di informazione. Se hanno apprezzato il mio compitino, significa che non avevano trovato altrove – non tanto in televisione ma su articoli di giornali, o dal volantinaggio – qualcosa di simile. Questo significa ancora una volta che in Italia abbiamo un problema di comunicazione che sta diventando un problema politico più generale, e non sembra accorgersene nessuno. Io mi preoccupo.
Ultimo aggiornamento: 2006-06-22 12:53