Archivi annuali: 2006

Federalismo tariffario

Non so se ve ne siete accorti: la scorsa settimana l’assessore alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica della regione Liguria Carlo Ruggeri ha buttato lì un’ideona: aumentiamo il pedaggio delle autostrade liguri, ma solo nel weekend, dal venerdì pomeriggio alla domenica sera. Il Corsera aveva assolutamente glissato sulla cosa, tanto che sabato c’era giusto una lettera al giornale che riportava la notizia, mentre La Stampa – i piemontesi non sono tirchi come i liguri ma si avvicinano, quindi la notizia era importante – ci aveva dedicato mezza pagina più il richiamo in prima pagina del Belpoliti nello spazio solitamente presidiato da Gramellini.
È ovvio che l’assessore pensi a lucrare su tutti i turisti mordi e fuggi dei weekend – dimenticavo infatti di aggiungere che il balzello non si sarebbe dovuto applicare per i percorsi inferiori ai 50 km, e che sarebbe di “qualche decina di centesimi”, niente di più. E quello che forse non è noto è che non sarebbe nemmeno un’innovazione: sabato dell’altra settimana abbiamo preso un treno Chiavari-Moneglia pagando dieci centesimi in più grazie alla “tariffa regionale weekend”, tariffa che già mi suona abbastanza impugnabile da chi volesse rompere le palle a Trenitalia.
Chi conosce i liguri non si scomporrà affatto della notizia, e chi conosce i milanesi che sciamano in Liguria potrebbe anche essere d’accordo; però mi chiedo che cosa succederebbe se tutte le regioni iniziassero a chiedere simili balzelli, con le scuse più svariate. Altro che il federalismo fiscale tanto propugnato dalla Lega!

Ultimo aggiornamento: 2006-08-08 11:22

Workfriendly

Avete un capo che passa ogni tanto a verificare che non stiate navigando in giro per la rete, invece che lavorare? Allora Work Friendly fa al caso vostro. In pratica, tu metti un’URL, clicchi su “Is this good for the company?” e dovrebbe aprirsi una finestra del browser con una skin stile simil-office2003 dove trovi il testo della pagina richiesta: niente immagini, solo testo, ma comunque con la possibilità di navigare su e giù. C’è persino il Boss Key che sostituisce alla pagina vista un testo sulla procrastinazione :-)
L’unica cosa che non sono riuscito a capire è come mai su molti siti il giochino non sembri funzionare. Magari serve una pagina validata W3C, il che fa fuori la maggior parte dell’internette nostrana e no…

Ultimo aggiornamento: 2006-08-07 18:46

Contrordine al Tour

Se non ve ne foste accorti, il vincitore del Tour de France 2006, Floyd Landis, è stato squalificato. Questo significa in pratica che ad Oscar Pereiro Sio, noto per la fuga bidone di quest’anno che l’ha visto arrivare con mezz’ora di vantaggio sul gruppo, verrà asegnata la vittoria a posteriori: sembra infatti non abbiano fondamento le voci che affermavano che l’Inter avrebbe potuto giocare in maglia gialla le partite di Champions League della prossima stagione.
Detto ciò, ci sono alcuni punti che non sono poi così chiari. Landis è stato trovato positivo in una tappa che ha stravinto, e in cui sapeva pertanto che sarebbe passato attraverso il controllo antidoping. Inoltre, ma questa è una mia curiosità, mi chiedo quale sia la differenza tra il testosterone sintetico e quello naturale: non credo che i laboratori mettano apposta un marcatore. È possibile, come dice uno dei miei tanti ex-colleghi Tilab, che abbiano semplicemente sbagliato le dosi, visto che un organismo biologico non è certo una macchina deterministica. Ma d’altra parte è anche vero che nessun ciclista può farsi tre settimane di una grande corsa a tappe a quei ritmi senza alcun aiutino: e bisognerebbe vedere qual è il limite tra un integratore magari dato per endovena e una sostanza nella lista dei dopanti.
Infine, vogliamo parlare un po’ dell’ipocrisia degli organizzatori della Grande Boucle, che in nome del Codice Etico decidono chi non può partecipare? Devo ammettere che alla prima notizia del doping di Landis mi è venuto naturale un piccolo ghigno nei loro riguardi. Poi mi si è spento, perché tanto so che quelli là faranno al solito finta di nulla.

Ultimo aggiornamento: 2006-08-07 11:12

29 minuti

Riallacciandomi a quanto scrissi sulle ferie milanesi, quello del titolo è il tempo che ho impiegato stamattina in auto per arrivare in ufficio, nonostante le deviazioni per lavori in corso che riempiono la città. Considerando che in bicicletta ci metterei circa il doppio del tempo, e coi mezzi ben più del doppio – l’orario estivo ridotto e la chiusura del tratto Famagosta-Abbiategrasso della linea verde colpiscono pesantemente il mio tragitto – direi che in questa settimana c’è un vantaggio competitivo notevole!

Ultimo aggiornamento: 2006-08-07 10:06

Concepts of Modern Mathematics

[copertina]
Ogni tanto sbaglio gli acquisti. Questo libro (Ian Stewart, Concepts of Modern Mathematics, Dover 19953, pag. 340, $12.95 , ISBN 0-486-28424-7) non è nient’altro che un testo scolastico su quella che è diventata di moda come la “nuova matematica”. Quello non sarebbe stato poi chissà quale problema, se il testo fosse stato scritto nel modo brillante che mi aspetto da Ian Stewart; purtroppo però questa è probabilmente la sua prima opera – la prima edizione del libro è infatti del 1975 – e si sente che l’autore aveva sì delle potenzialità, ma non erano state ancora espresse. Alla fine, pertanto, il libro non ha nemmeno il fascino di un’opera antica che uno magari legge da un punto di vista storico; se ne può fare tranquillamente a meno.

Ultimo aggiornamento: 2006-08-07 09:24

Ma Blockbuster è diventata australiana?

Sono andato con Anna dal Blockbuster più vicino a noleggiare un DVD. Mentre Anna faceva la sua scelta – non amando il cinema, non mi metto a proporre nulla – sento gli onnipresenti altoparlanti che ci assicurano che possiamo vincere un viaggio in Australia: basta noleggiare un DVD di film prodotto in Australia, blablabla. Guardo il frigo contenente bottiglie e bottiglie di birra Forster Foster’s, australiana. Paghiamo, usciamo e butto l’occhio su uno dei volantini lasciati in fondo, come estremo tentativo di prendere all’amo il consumatore. Mutui casa, da una banca australiana.
Ho verificato: non mi pare proprio che Blockbuster sia australiana, anzi. Eppure c’è una campagna nazionale che nemmeno McDonald’s con i suoi hamburger rinominati si mette a fare. Cosa ci sta sotto?

Ultimo aggiornamento: 2006-08-06 20:08

Ladro di (proprie) biciclette

Ero tutto contento. L’idea era di farci una bella biciclettata al parco di Monza, con annesso picnic: avremmo caricato le bici sul treno a Porta Garibaldi per evitare il vialone, e ci saremmo pututi sbizzarrire un po’. Detto fatto, arriviamo come sempre all’ultimo momento, prendiamo un bel treno Tilo tutto nuovo, scendiamo e arriviamo in piazza dove inizia l’isola pedonale. A questo punto mi viene la malaugurata idea di prendere un caffè. D’accordo, mi fa Anna: scendiamo di sella e mettiamo il lucchetto alle bici. Armeggio un po’ con la mia catena, chiudo il lucchetto e in quell’esatto istante l’idiozia che ho combinato mi si para davanti in technicolor e dolby surround. Non avebo la chiace del lucchetto. Prima di uscire, infatti, avevo tolto di tasca il mazzo di chiavi di casa, che contengono anche quella del luccheto della bici. Già mi dovevo portare quelle della macchina per spostarla in garage e prendere le bici, e quindi le avevo volontariamente tolte dalla tasca; tanto, avevo pensato, ce le ha Anna, inutile portarne due mazzi.
Come sempre in questi casi, la mia prima idea è stata sbattere violentemente la testa contro il primo muro disponibile, e la seconda prendere il primo treno per Milano, recuperare le chiavi e rientrare in possesso del mio velocipede. Anna, che come sempre è molto più furba di me, mi ha convinto a scegliere il Piano C: legare entrambe le biciclette, andare al Parco a piedi, e portarcele indietro con calma nel pomeriggio. Abbiamo ovviamente fatto così, e a Garibaldi ho poi lasciato Anna tornare a prendere le chiavi mentre io aspettavo scrivendo questa notiziola. L’unico problema è che a Monza avevo da percorrere un trecento metri per arrivare in stazione, e naturalmente ho dovuto farlo con la bicicletta in spalla. Fortuna che non è passato nessun poliziotto: non sarebbe stato così facile spiegare la situazione!
Morale: è sempre meglio avere un mazzo di chiavi in più.

Ultimo aggiornamento: 2006-08-06 18:41

Milano e le ferie

L’avrei dovuto già capire da un mese, notando come non ci fossero saracinesche abbassate causa ferie. E invece me ne sono accorto solo oggi. Sono partiti tutti per le ferie. Girare per la mia zona è diventato un percorso tra saracinesche abbassate e cartelli più o meno standard; il meglio che ho visto è probabilmente “se riapriremo, riapriremo il 5 settembre”.
Stamattina a mezzogiorno al Princi di piazza Istria c’era una coda di una persona (noi); all’Esselunga di viale Zara erano aperte un terzo delle casse, e non c’era coda; persino sul piazzale del Duomo oggi pomeriggio non c’era poi tanta gente, nonostante la temperatura piacevole. Non ho dubbi che lunedì tornerà buona parte della gente che oggi era scappata per fare un weekend fuori: mi chiedo solo cosa faranno tutti lunedì, quando saranno in città ma non troveranno negozi aperti. E mi chiedo anche cosa farò io, visto che in città ci sarò anche io.

Ultimo aggiornamento: 2006-08-05 22:29