l’importanza del motore di ricerca

Tra martedì e ieri mi sono arrivati tre commenti a questo mio vecchio post. In genere non me ne accorgo perché dopo una settimana blocco ulteriori commenti, ma in questo periodo li lascio un po’ più a lungo e quindi è possibile che qualcuno scriva ancora.
Mi sono chiesto come mai questo improvviso riflusso: d’accordo che il bollo auto è sempre un argomento di moda, ma perché così di colpo? Sono così andato a vedere i log del sito, e ho scoperto che in questi due giorni ho avuto una cinquantina di hit su quel post tutti arrivati da motori di ricerca, google in primis ma non solo, con una serie di chiavi assolutamente variegate. Quello che vedo in tutto ciò sono due cose. Un blog è sicuramente sopravvalutato in una ricerca: mi sa tanto che le pagine degli archivi mensili aiutano parecchio a risalire nelle ricerche, oltre naturalmente a tutti i link tra un blog e gli altri blog che per l’algoritmo googliano significano importanza. Inoltre è ovvio che la gente vuole parlare e dire la sua – e questo lo so bene, visto che il mio blog serve proprio a questo – senza però stare a sentire gli altri: che senso ha “rispondere” a cose scritte due settimane fa, che probabilmente non leggerà nessuno?
Già che sono qui, un veloce aggiornamento in stile “povera matematica” sull’ultima diatriba, con Padoa Schioppa che afferma che la versione del 31 ottobre del bollo auto impatterà solo sull’8% degli automobilisti e l’ABUSDEF che ribatte che più del 90% avrà un aggravio di spesa. Chi ha ragione? entrambi. Il ministro infatti ha affermato che rispetto al decreto che era già in vigore saranno relativamente in pochi a pagare di più, mentre l’associazione consumatori fa notare che rispetto all’anno scorso tutti quelli che non hanno un’euro4 di potenza inferiore ai 100 kW pagheranno di più. Come sempre, se proprio vuoi mentire basta che recuperi la statistica giusta…

Ultimo aggiornamento: 2006-11-02 10:57

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