senso della misura

Capisco perfettamente che in Italia ci sia poco da gioire, e quindi una vittoria in semifinale dei Mondiali (con il bonus di avere battuto la Germania in casa loro, e segnando al 119. e 120. minuto… come scriveva Zucconi, la vittoria è più gustosa quando si ottiene per culo) è un’ottima occasione per uscire nelle strade.
Aggiungo anche che stamattina sono andato a leggermi il commento di bild.de, il loro quotidiano nazionalpopolare che è stato insolitamente tranquillo: giusto due righe sullo “Skandalurteil der Fifa” per il caso Frings e un pianto perché loro avevano dovuto fare i supplementari nei quarti e l’Italia no. (Per gli amanti dei corsi e ricorsi storici: nel 1970 capitò la stessa cosa).
Però ci sono due cose che non capisco. Sono rientrato in casa verso le 21, e prima che iniziasse la partita c’erano già gruppi in giro con clacson e trombe, il che mi pare indubbiamente un minimo anticipato. Ma la partita è terminata alle 23:30. Possibile che alle 2:30 (quindi tre ore dopo) dovessi ancora cuccarmi la gente a far casino sotto le finestre? D’accordo che abitiamo praticamente sulla circonvallazione, il che non fa bene in questi casi, ma avrei sperato in qualcosa di più breve.
Senza poi contare che stamattina ho dovuto prendere l’auto, visto che stasera sarò a Linate a riprendere Anna; avendo dormito poco sono partito più tardi, e mi sa tanto che tutti i simpaticoni in giro stanotte si siano anche loro messi in marcia dopo, con il doppio risultato di trovarmi in un ingorgone e di vedere dei numeri da ritiro della patente…

Ultimo aggiornamento: 2006-07-05 12:26

4 pensieri su “senso della misura

  1. gius

    Stendiamo un velo pietoso…
    bordello totale, globale, nucleare anche sotto casa mia fino alle 2,30 di notte, gatti letteralmente terrorizzati dai botti e dalle trombe e io che, rovinatissima visto che mi sono addormentata a un’ora infame, stamattina non ho sentito la sveglia e, per correre e non ritardare, ancora un po’ arrivavo al lavoro in pigiama!… :(

  2. vb

    Beh, dai, una volta ogni 12 anni ci può pur stare, no? Mi sembri Vattimo che scrisse alla Stampa per lamentarsi che a mezzanotte e mezza della sera di Capodanno c’era gente che schiamazzava per strada…

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