L’anno scorso Nicola Calipari è stato ammazzato. Nelle commemorazioni che si sono tenute, il ministro della Difesa Martino è arrivato a parlare di “tragedia greca” e del “fato che impedisce all’eroe di cogliere il frutto del suo valore”. Questo deve essere sembrato troppo persino al governo, tanto che per fare una doverosa precisazione hanno scomodato nientemeno che Gianni Letta. Il modo con cui Letta è riuscito a dar torto a Martino merita di essere citato integralmente.
“La retorica ha sempre qualche piccola insidia. Forse nel tentativo di nobilitare la figura di Calipari è stata evocata la tragedia greca. Dove, è vero, è il fato che spiega tutto ciò che accade come conseguenza ineludibile di qualcosa che non è conoscibile né influenzabile dall’uomo: ma la tragedia greca è cosa antica, lontana, passata. [Oggi] la responsabilità impone di conoscere e agire coerentemente e conseguentemente. Anzi di agire per conoscere: solo così potremo onorare non soltanto a parole la memoria di un grande servitore dello Stato”.
Peccato che nessuno metterà in pratica queste parole.
Ultimo aggiornamento: 2006-03-04 16:48