Archivi annuali: 2005

ristorazione romana

mah, ieri sera non è che avessi tutta quella voglia di cercare posti e mi sono infilato alle Tavernelle®, in via Panisperna. Se avessi guardato il loro sito web, non credo ci sarei finito, ma tant’è. Non è che possa dire di aver mangiato male, anche perché io piglio sempre cose standard: però l’idea che i tortelli arrivino già col formaggio e non mi venga chiesto il livello di cottura del filetto non mi pare indice di un posto così valido.
Ah: Karol ci è passato anche lui, come da gigantografia.

Ultimo aggiornamento: 2005-01-13 10:11

Qualità dell'aria

Oggi a Roma targhe alterne (9-12 e 15-19, secondo me servono a poco). Il tutto perché le centraline hanno registrato valori preoccupanti” di PM10:” 77, 90, 75 e 61 microgrammi per metro cubo. I non catalizzati sono già bloccati da nove giorni dalle 7:30 alle 20:30.
E a Milano? Nema problema, è già previsto il blocco preventivo per domenica 23. Intanto i valori restano costanti: al Verziere 92, in via Juvara 130.

Ultimo aggiornamento: 2005-01-13 10:01

la fede fa superare tutto

No, non l’ho recuperata su un giornale gratuito. È un trafiletto a pagina 12 di Repubblica di oggi. Sotto l’articolo sul processo per le torure ad Abu Ghraib.
“Gli scienziati dell’Università di Oxford sottoporranno un gruppo di volontari a una serie di torture per valutare se la fede riesca ad alleviare il dolore. […] I volontari saranno sottoposti a bruciature. Durante la tortura, ai volontari verranno mostrati simboli religiosi come crocefissi e immagini della Madonna per vedere la loro reazione in situazione di particolare dolore”.
Pensate, c’è gente che si fa torturare “per la scienza”, e non solo “per la fede”.

Ultimo aggiornamento: 2005-01-13 09:55

Avvelenamenti da fumo del terzo tipo

Da lunedì è scattata la nuova legge antifumo, che da quanto ho capito dovrebbe impedire a chiunque di fumare se non è in casa, all’aperto, o in locali molto particolari. Le prime ore di applicazione della legge sono state all’insegna dell’usuale folklore italiano: la gara per fare la prima multa (per la cronaca, ha vinto Napoli con una sanzione comminata a mezzanotte e un minuto; i pianti degli operatori commerciali perché non erano pronti a mettere in regola i locali, per la solita abitudine procrastinatrice italiana dove non importa se viene lasciato un anno per adeguarsi alla legge; le minacce di raccolta di firme per un referendum abrogativo di questa legge liberticida; i telegiornali pronti con i loro servizi (La7 come prima notizia; il Tg5 nella cura Rossella come prima e seconda notizia). Sempre secondo le usanze delle italiche genti, i giornali del giorno dopo ancora hanno già lasciato la notizia in semplici trafiletti: ormai non è più “nuova”.
Eppure a ben guardare alcune piccole differenze ci sono. Ad esempio, il federalismo è ormai una realtà: la Provincia Autonoma di Bozen/Bolzano ha mostrato il Pragmatismo Crucco verso l’Osservanza Fattuale della Legge, promulgando immediatamente una proroga locale di sei mesi per la sua entrata in vigore. I soliti piagnistei inoltre sono di livello letterario assai superiore al solito: autorevolissime penne nostrane si sono infatti risolte ad mettere in campo la loro indubbia maestria con le parole per far giungere le loro accorate rimostranze nei confronti della legge a centinaia di migliaia dei loro lettori.
Io non posso naturalmente nemmeno avvicinarmi a simili vette, ma vorrei ad ogni modo porre all’attenzione dei miei ventitré lettori alcune flebili considerazioni. Tim e IT Telecom sono già da quasi un anno aziende “smoke-free”. Risultato? le scale e i corridoi esterni sono diventati il rifugio, illegale ma si direbbe tollerato, di tutti i tabagisti locali. A Rozzano li si può magari vedere all’ingresso oppure salire sul tetto; a santa Palomba, dove uscire all’aperto è più complicato, usare l’ascensore per passare da un piamo all’altro sta diventando quasi obbligatorio. Sui treni vale più o meno la stessa cosa. Le soste nelle stazioni vedono i passeggeri con sigaretta in bocca e accendino pronto in mano sgomitare per scendere prima dei passeggeri con le valigie; i bagni sembrano poi quelli di un liceo, con la gente che si mette a tirare compulsivamente quelle poche nascoste boccate che fanno la differenza rispetto a una vita non più degna di essere chiamata tale.
Purtroppo però l’Italia è sempre fatta così. Quando si decide una cosa, lo si fa con enorme ritardo, ma si decide che a questo punto bisognerà diventare i primi della classe. Così invece di creare zone fumatori non necessariamente sigillate ma con impianti di ventilazione sufficienti a non renderle nebbiose né a far sfuggire il fumo altrove, si mettono dei paletti talmente alti che la gente si sente moralmente autorizzata a non rispettare le norme. Vorrei a questo punto dare un sommesso suggerimento al nostro ministro dell’Economia: dare la possibilità a un locale pubblico di dichiararsi “per fumatori” dietro modico pagamento di una apposita licenza da 10000 euro l’anno. Potrebbe scapparci un’altra riduzione delle tasse.

Ultimo aggiornamento: 2005-01-12 13:54

Viaggio in prima classe

Oggi sto provando l’ebbrezza di un viaggio Milano-Roma in Eurostar Italia. Devo riconoscere che ci sono degli indubbi vantaggi: ad esempio, il nebiun di stamattina non mi ha dato soverchi problemi, anche se a Bologna avevamo comunque un quarto d’ora di ritardo. Inoltre l’avere le prese di corrente mi permette di usare il mattone (il portatile muletto che è l’unico funzionante che ho in questo momento) su cui scrivere è indubbiamente più veloce che sul palmare, per quanto comodo sia lo Zaurus. Non sono però riuscito a dormire quanto volevo, e questa non è esattamente una bella cosa. In fin dei conti, però, non si può pretendere tutto dalla vita, no? E poi, volete mettere l’Operazione Treno Pulito, con la collaborazione dei viaggiatori che hanno a disposizione un sacchetto di carta per la spazzatura?
Interessante notare come almeno la mia carrozza si sia svuotata notevolmente a Firenze. Si direbbe quasi che ci sia un pendolarismo tosco-lombardo.
(l’arrivo è stato con sei minuti di ritardo, non c’è quasi gusto)

Ultimo aggiornamento: 2005-01-12 13:53

Recluso rozzanese a vita?

Stamattina è passato il delegato sindacale a scusarsi perché si sono dimenticati di farci un’assemblea per la discussione della bozza di rinnovo contrattuale. Gli abbiamo chiesto cosa si sa del nostro ormai mitologico trasferimento di sede a Milano, e ci ha risposto che in questo momento sembra che i primi movimenti saranno quelli di parte della direzione generale, che verrà spostata da Roma a Milano. Questo significa che ci saranno duecento persone a riempire gli spazi di viale Jenner, spostando a loro volta altre persone da lì a via Valtorta. E noi? boh. Qualcuno dice che Telecom sta cercando di vendere tutto il comprensorio per far costruire ancora degli altri palazzi di abitazione… misteri. Per il momento, continuiamo a dover arrivare qua :-(

Ultimo aggiornamento: 2005-01-11 17:31

Torino-Milano

Ieri pomeriggio ho fatto una scappata a Torino per passare dal notaio a rimettere a posto con i dati catastali corretti lo scambio di pezzetti di casa che feci nel ’99 con mia mamma e mio fratello. Già che c’ero, ho pensato di recuperare una ventina di bottiglie di vino che avevo ordinato, così ho preso l’auto. Non mi è nemmeno andata troppo male. L’autostrada era relativamente vuota, non c’era affatto nebbia e i cantieri stanno lentamente diminuendo: c’è persino qualche centinaio di metri dove ci sono già le tre corsie allargate con inoltre la corsia di emergenza. Non tutto luccica, intendiamoci: mentre tornavo i cartelloni indicavano che dalle 21 ci sarebbe stata l’uscita obbligatoria a Biandrate, e mi chiedo come si può sperare che un povero automobilista si riesca a orizzontare nelle stradine locali, magari col nebiun.
Ma non è che le alternative poi siano tanto meglio: è notizia di oggi il blocco di quattro ore dei binari della ferrovia a Vittuone, con un paio di centinaia di pendolari esasperati per il treno non solo in ritardo, ma anche strapieno. A fine dicembre un altro blocco, stavolta a causa di un suicida; e anche nei casi migliori i treni hanno un ritardo costante tra i dieci minuti e il quarto d’ora, che su 150 Km non è malaccio. Il nuovo orario ferroviario ha recepito la cosa… anticipando di due minuti la partenza dei treni da Milano, e annunciando una linea S sulla direttrice.
Peccato che ci siano dei piccoli problemi: quella linea è assolutamente inadeguata per il traffico che c’è. L’Alta Capacità Torino-Milano sta andando avanti (in qualche tratto hanno già messo le linee aeree) ma se tutto va davvero bene avremo l’anno prossimo funzionante il tratto Torino-Novara, che servirà solo per chi vorrà andare alla Malpensa da Torino, ma non cambierà nulla per i pendolari del novarese che gravitano su Milano. E anche ammesso che tra qualche anno sarà costruito anche l’ultimo tratto – i lavori preparatori sono iniziati due mesi fa… – la vedo male. Probabilmente bisognerebbe portare tutta la tratta a quattro binari, o almeno creare un’altra linea per i merci ed eliminare tutti i passaggi a livello per avere una vera linea suburbana, ma chi ci crede?

Ultimo aggiornamento: 2005-01-11 17:19

micropolveri

Finite le feste natalizie, e il weekend dei Primi Saldi, sono ricominciate le limitazioni alla circolazione delle vetture non catalizzate – anche se se si è in tre si può circolare lo stesso. Si parla anche di estendere il blocco alle catalizzate più vecchie, le “Euro 1”. Mah. Oggi che ho preso la bici ho di nuovo fregato il mio collega sui 16 Km di percorso casa-ufficio.
Cosa è successo in pratica? il telegiornale regionale ha gioiosamente commentato che il valore delle micropolveri è rimasto sostanzialmente stabile, essendo aumentato di soli due microgrammi al metro cubo rispetto al giorno prima. Solo alla fine del servizio si è accennato che “rimaneva sopra soglia”. Per la precisione, al Verziere era più del doppio del limite che in un anno non si dovrebbe superare per più di trenta giorni, e in via Juvara due volte e mezzo. Peggio ancora, a Sondrio era una volta e mezzo il limite, checché ne dica il sito del comune di Milano che sta affermando “le concentrazioni di pm10 risultano quasi ovunque sotto i valori limite”. Se poi si guarda il trend di gennaio, in dieci giorni ce ne sono stati due appena sotto limite, mentre gli altri l’hanno sempre superato, col picco di Capodanno che ha superato i 200 μg/m³.
Lasciamo stare Capodanno: saranno state le polveri dei botti che stavano lentamente tornando a livello terra. Prendiamo pure atto che non è mai piovuto, non c’è mai stato vento serio e il riscaldamento è andato a tutta birra. Resta il fatto che mi sembra che non si stia pensando a fare nulla contro le micropolveri. E che questo qualcosa non può essere semplicemente un blocco delle auto.

Ultimo aggiornamento: 2005-01-11 14:32