Archivi annuali: 2005

in albergo c'è coppia e coppia

Avevamo prenotato gli alberghi per la gitarella di Capodanno in Francia via Internet. Al ritorno, mi sono arrivati due questionari per dare il gradimento sugli alberghi. Fin qua nulla di strano: avrei preferito fosse più chiaro che i commenti arrivano sul sito anonimi, ma agli albergatori in chiaro, ma lo si poteva comunque capire.
Quello che però mi ha lasciato interdetto è vedere tra le tipologie di viaggiatori, oltre alla classica “lavoro/svago”, la contrapposizione “coppia eterosessuale/coppia omosessuale”. Ci ho pensato su, ma non sono riuscito a capire quale possa essere la differenza nella fruizione di una stanza se si è un maschio e una femmina, oppure due persone dello stesso sesso. E a questo punto, perché allora non chiedere “coppia gay”/”coppia lesbian”? Le esigenze non sono ben diverse?

Ultimo aggiornamento: 2005-01-16 20:03

quale nuovo notebook?

bene, anzi male. Il mio Asus ormai si blocca dopo pochi minuti, e visto che mi dicono che il processore (il presumibile colpevole) è saldato alla motherboard e quindi sostituirlo costa un bel po’, credo proprio che dovrò far piangere il mio conto corrente e comprarmene un altro, anzi farlo comprare ad Anna che è libera professionista.
Considerando che cercavo una fascia medio-alta, che il widescreen non mi importa molto e che temo la risoluzione 1280*960 non sia ancora così comune, avevo visto da MediaWorld l’Asus Z81G (pentium 4) a 1290 euro, e nel sito on line il Fujitsu Amilo M7424 (centrino) a 1150 euro. Altri consigli?
Aggiungo che i 512 MB di RAM e i 60 GB di disco sono il minimo (sono quelli che ho adesso…), che la WiFi mi serve, che non faccio giochi grafici quindi la scheda video è il minore dei problemi, ma che lo uso molto in genere.

Ultimo aggiornamento: 2005-01-16 17:10

Venerdì sera in treno

Il viaggio di ritorno in Eurostar ha anch’esso fornito interessanti spunti. Il 9448 che ho preso arriva da Napoli, ed è un ETR 500, il che vuol dire – ma l’ho scoperto solo dopo – che non ci sono le prese di corrente se non nei salottini. Ma questo non era un gran problema. Un po’ più problematico è stato riuscire a salire sul treno stesso: aveva solamente cinque minuti di ritardo, ma non l’hanno annunciato fino all’ultimo, e così tante persone – ricordate che era venerdì sera – si acalcavano qua e là. A dire il vero a Roma Termini hanno messo dei simpatici monitor che indicavano dove si sarebbero fermate le carrozze 1, 2, 3 e così via: peccato che quando il treno è arrivato abbiamo scoperto che l’ordine era stato invertito. A me è ancora andata bene, visto che ero alla 3 e ho semplicemente proseguito; altri non sono stati così fortunati, e spero nessun altro si sia spaventato come me nel leggere che il treno sembrava provenire da Venezia!
Ero in vena di follie, così ho anche provato la carrozza ristorante del treno. Menu del giorno a 26 euro: lasagne al sugo di noci, manzo con patate novelle, acqua, fetta di torta e pezzo di frutta. A parte il sugo troppo salato e i tempi ristretti del primo turno di cena (si comincia dopo Firenze, e arivati a Bologna hanno già sbaraccato tutto per fare posto al secondo turno) direi che poteva andare peggio. Peggio è sicuramente andata al tipo che a Bologna è sceso per fare una telefonata – sarà l’unico italiano maggiorenne senza telefonino – e si è trovato le porte del treno chiuse con dentro la sua giacca e i suoi bagagli. Quello che non ho capito io è cosa sia successo nel minuto abbondante tra la chiusura delle porte e la partenza del treno, con il tipo che batteva la porta per farsi aprire, e il capotreno lì da quelle parti: quando il treno si è poi messo in marcia, ho sentito il capotreno dire “gliel’avevo detto che avrebbe telefonato a suo rischio e pericolo”, con un’aria soddisfatta. Sarà, ma mi viene in mente che a questo punto uno può fare un bell’attentato con una valigia esplosiva con timer, e non deve nemmeno essere votato al suicidio.
Il ritardo del treno, che era fisiologicamente sui cinque minuti, è fisiologicamente salito a dieci a Piacenza, come prontamente segnalato agli altoparlanti. Almeno di questo bisogna dargliene atto: il prossimo passo sarà spiegare i motivi del ritardo, preparando magari all’uopo una quindicina di cause più o meno probabili tra cui sorteggiare quella del giorno.

Ultimo aggiornamento: 2005-01-16 13:52

referendum

Ieri la mossa del governo che aveva comunicato alla Consulta di essere formalmente opposto ai referendum è stata chiara. Si è voluto paragonare la “convenzione di Oviedo” a un trattato internazionale in modo da scongiurare il referendum sull’abrogazione totale della legge, il che potrebbe anche essere una cosa sensata. Gli altri quattro referendum sono stati decretati ammissibili, ma già Silvio e sodali stanno cercando di fare in modo che si voti il 12 giugno, per fare vincere come sempre negli ultimi anni il Partito dell’Astensione.
Ho già scritto in passato che non sono assolutamente d’accordo sull’andazzo per cui chi non vuole cambiare una legge fa propaganda attiva per l’astensione: o perlomeno bisognerebbe scorporare dal quorum la percentuale di chi non ha votato nelle ultime elezioni politiche. Per quanto riguarda i referendum (per la promulgazione dei quali firmai) credo che voterò quattro sì, anche per la fecondazione eterologa che sembra il quesito che abbia il maggior dibattito in questi giorni. Non riesco infatti a capire bene la differenza tra l’inseminazione con il seme di un tizio sconosciuto e una donna che decide di avere un bimbo scopando con tizi qualunque. Anzi, si spera che nel primo modo la cosa sia più sicura anche per la madre.

Ultimo aggiornamento: 2005-01-14 10:18

Formigoni mi ascolta!

Avevo scritto ieri sulla differenza tra il Campidoglio e il Pirellone sulla gestione dell’inquinamento da micropolveri, e subito scopro che con provvida decisione avremo un miniblocco totale (9-12 e 15-18) anche domenica 16, oltre a quattro giovedì a targhe alterne con orario più serio, 8-20. Non credo servirà a molto, ma almeno qualcosa si muove. Controllare la temperatura nelle case sarebbe forse anche più utile, ma le vedete voi le Guardie Termiche?

Ultimo aggiornamento: 2005-01-14 10:06

Ristorazione romana 2

Decisamente questo giro non è stato il massimo per la scelta dei ristoranti. Stasera, per evitare di essere nuovamente cazziato da storiedime, prima di uscire dall’ufficio mi ero copiato due indirizzi di locali da lei consigliati. In albergo, verso le 19:30, telefono al primo, e mi becco una segreteria telefonica che dice “siamo chiusi dal 10 al 20 gennaio”. Vabbé, è un loro diritto, penso: e poi sono stato furbo e mi sono preso due indirizzi. Chiamo allora il Cul ce Sac, chiedo se posso prenotare per le 20:30, mi dicono “nessun problema”, lascio il mio cognome e via.
Alle 20:25 arrivo, vado dal caposala dicendo che ho prenotato, e lui mi fa “guardi che noi non facciamo prenotazioni: lei è il primo in lista di attesa”. Lo guardo stupito, e mi ribadisce che la loro politica è di non accettare prenotazioni. “Ma ha chiamato proprio lei?”, mi dice. “Certo”. “E quando?” “Un’ora fa”. “Ah”. A questo punto comincia a raccontarmi che si vede che chi ha ricevuto la telefonata pensava che tanto questa è stagione bassa non ci sarebbero stati problemi, soprattutto alle ottemmezza, e che invece sono arrivati tutti alle otto, e bla e bla e bla. Mentre stava partendo con la solita tiritera “ma non si preoccupi, in cinque minuti…” gli rispondo “nessun problema, me ne vado a cenare da un’altra parte”. Il tipo ha anche avuto il coraggio di guardarmi male, poi per sua fortuna ha abbozzato – anche perché se provava a dirmi qualcosa era la volta che mi incazzavo sul serio.
A questo punto ho dovuto ripiegare sul piano C, e tornarmene verso via dei Serpenti 27 dove mercoledì avevo adocchiato il ristorante giapponese Hasekura (telefono 06-48.36.48) che fortunatamente ho raggiunto prima che si riempisse. Mi sono fatto la mia solita figura provando a chiedere un insalata non condita e ritrovandomi così la proprietaria che mi chiede se c’era qualcosa che non andasse: ma a parte questi problemi miei personali ho mangiato bene, il che è sempre un’ottima cosa.

Ultimo aggiornamento: 2005-01-14 09:59

alberghi

Anche stavolta sono alloggiato all’Esquilino all’Ambra Palace. Stavolta assieme al badge per la camera ho anche ricevuto la letterina in cui mi si dice che non si fuma, se non nelle stanze che non sono nei piani non-fumatori. Amen. Purtroppo la 202 che ho vinto stavolta mi ricorda in dimensioni (e in mancanza del bidet) le camere francesi. Però c’era un bel CD infiocchettato “Concerto” (come la catena cui l’Ambra Palace fa parte) con qualche ouverture e un paio di concerti di Rossini.

Ultimo aggiornamento: 2005-01-13 14:43

plastichina coprischermo. dove?

Ho tanti problemi nella mia vita. Ad esempio, la libreria a casa che sta spaccandosi (ma di quello ne parlerò tra qualche giorno). Al momento però ho un problema piccolo, ma forse più risolvibile.
I telefonini arrivano ormai con la plastichina adesiva per proteggere il display: lo stesso dovrebbe capitare con i palmari. Dopo un po’ però la plastichina si stacca. Bene, dove diavolo si compra della plastichina nuova, e magari a prezzi non assurdi? Io so di un posto a Hong Kong, ma non è esattamente banale da raggiungere: Milano sarebbe molto più comoda per me.
Io il messaggio in bottiglia l’ho lanciato: aspetto speranzoso.

Ultimo aggiornamento: 2005-01-13 11:15