Archivi annuali: 2005

bagarini autostradali

Stasera ci deve essere stato qualche spettacolo al FilaForum di Assago, così quando con Adolfo abbiamo preso il pezzetto della A7 per rientrare a casa ci siamo trovati ingolfati di auto in coda per uscire. Vabbè, a volte capita.
Però vedere tre bagarini camminare tranquillamente in autostrada con il mazzetto di biglietti non mi sembra una bella cosa.

Ultimo aggiornamento: 2005-05-02 23:18

qual è la differenza?

Generalmente il cartellone luminoso sulla A7 tra lo svincolo di Assago e quello per la tangenziale afferma perentoriamente “TANGENZIALI / TRAFFICO / RALLENTATO”. Credo che l’automobilista tipico – ammesso ovviamente che alle 9 del mattino sia sufficientemente sveglio per accorgersi di qualcosa che non siano quelli pronti a tagliare la strada per saltare due macchine in coda e infilarsi nell’uscita – abbia ormai un cervello che cancella automaticamente quella “informazione”.
Stamattina però c’era qualcosa di diverso. Sarà la primavera che finalmente è arrivata, sarà il nuovo governo; fatto sta che si leggeva “TANGENZIALI / TRAFFICO / DIFFICOLTOSO” (il corsivo ovviamente è mio, la tecnologia di quei tabelloni non è così avanzata).
Qualcuno mi sa spiegare qual è la differenza sostanziale tra il traffico “rallentato” e quello “difficoltoso”?

Ultimo aggiornamento: 2005-05-02 13:45

Blog Generation (libro)

[copertina]Il 2004 è stato tutto un pullulare di libri sui blog, sui blogger e via discorrendo. Continuo a chiedermi da un lato se hanno un certo qual successo, e dall’altro se servono a qualcosa. In fin dei conti è anche vero che chi scrive su un blog tende a leggere più della media, e con le tirature medie italiane basta “leggersi addosso” per ottenere un discreto successo.
Questo agile saggio (Giuseppe Granieri, Blog Generation, Laterza Tascabili, 2005, p. 172, € 10, ISBN 88-420-7564-7) nasce per spiegare il fenomeno da un punto di vista sociologico. Granieri è una figura molto nota nel campo, e il suo punto di vista è che la Rete permetterà una maggiore partecipazione dei cittadini alla “politica”, intesa sia nel senso usuale che in quello etimologico di “scambio di informazioni e conoscenze tra le persone”; il tutto favorito dai sistemi software di aggregazione di quanto noi rendiamo pubblico, che faranno sì che ognuno di noi si costruirà il proprio giornale interattivo.
Il libro è scritto in uno stile che si mantiene quasi sempre scorrevole, senza usare quei paroloni che danno l’aria di voler nascondere la scarsa conoscenza degli argomenti. Chi conosce il “guru” Granieri si potrà piuttosto stupire che non è stata mai usata alcuna faccina: è proprio vero che un sito web e un libro richiedono formalismi diversi. L’unica pecca che ho trovato è il tono a volte troppo trionfalistico, come se i blog fossero la Rivoluzione Totale e Definitiva invece che uno strumento utile ma non certo indispensabile. Forse però la mia è una visione prevenuta: in fin dei conti faccio già parte della Blog Generation.

Ultimo aggiornamento: 2005-05-02 12:21

Amina: aggiornamento

Ho appena sentito il mio amico a riguardo della vicenda di Amina, di cui avevo parlato. Dopo che Amnesty International ha preso in carico il caso, qualcosa si è mosso. L’esecuzione sarebbe dovuta avvenire oggi, ma è stata rimandata, e sembra che ci sia qualche spiraglio per una grazia, che però è solo il primo passo – occorrerà probabilmente trovare un modo per estradarla, per evitare che i parenti del marito decidano di fare giustizia per conto loro.
Anche il Times ha pubblicato la storia.

Ultimo aggiornamento: 2005-05-02 12:01

gite turistiche per anniversari

Visto che c’è chi si è lamentato perché non ho parlato del LibriMeeting 2005, mi sembra più che opportuno far presente che ieri sera sono stato sulle colline bolognesi per salutare un po’ di amici. Purtroppo non c’è stato quello che doveva essere l’evento clou della giornata, vale a dire una riedizione dopo quindici anni del Dandy Blues, un’improvvisazione musicale con il sottoscritto alla voce, Max Negro alla chitarra, e confesso non ricordarmi più chi altri. L’ospitalità è come sempre stata fornita da Sini e Viv: tra gli ospiti (tutti indicati con soprannomi, a causa della legge per la praivasi) ricordo il Rev., Fab da Livorno, ilCosta e naturalmente la Rossa :-)
Per chi vuole anche sapere cos’è un LibriMeeting: una decina d’anni fa un gruppetto di amici che frequentava le BBS Fidonet si ritrovava una volta l’anno a Milano per fare un giro a librerie e caricarsi la schiena con pacchi di libri che ci si consigliava a vicenda oppure si vedevano al volo. Quest’anno abbiamo provato a rifarlo: nonostante ormai Internet ti permetta di farti arrivare i libri a casa con un paio di clic e una capiente carta di credito, abbiamo lo stesso comprato tutti una paccata di libri. Non è un caso che c’è una forte intersezione con il gruppetto di sopra.

Ultimo aggiornamento: 2005-05-01 17:49

Macchianera ha colpito ancora

Abbiamo avuto una commissione di inchiesta americana – con due strapuntini italiani aggiunti giusto per rendere felice Silvio – che ha cercato di capire perché i soldati USA abbiano sparato alla macchina che portava Giuliana Sgrena e Nicola Calipari all’aeroporto di Baghdad. Il risultato è ovviamente stato “i nostri soldati stellestrisciati hanno fatto quello che dovevano fare, la colpa è di quei casinisti degli italiani”. Sono anche stati preparati due bei file pdf (indice e testo) con le conclusioni del rapporto: ma per proteggere gli “innocenti” c’è una lunga serie di omissis, sotto forma di righe annerite.
Peccato che Gianluca Neri abbia scoperto che non ci vuole poi molto a leggere le parti cancellate nel caso si abbia la versione professionale di Acrobat (quella che permette di scrivere i documenti, oltre che leggerli). Peggio ancora, basta selezionare un pezzo di testo pecettato e copiarlo su una banalissima finestra di testo per leggerlo.
È chiaro: devono essere stati degli italiani a pubblicarlo.
Aggiornamento: alle 13:13 Repubblica, sempre sulla notizia, ha scoperto l’acqua calda. Macchianera ovviamente non è citato: conflitto di interessi tra il nome del blog e le pecette degli omissis?
Aggiornamento 2: Indymedia aveva postato la copia all’una di notte. Peccato che il loro testo inizi così:
Grazie a potenti mezzi informatici e di intelligence siamo riusciti ad ottenere il rapporto Calipari in versione non censurata, eccolo..
Non so se avete notato il modo con cui la notizia è stata pubblicata: se anche io fossi passato a leggere da quelle parti, il mio primo commento sarebbe stato “occhei, qualcuno ha voluto fare uno scherzo”, visto che non ci vuole poi molto a scrivere un documento Word rimettendo delle parole. Non sarebbe stato più semplice spiegare a tutti come fare a leggere il documento originale?
Ah: il sito della forza multinazionale in Iraq sulle prime si è limitata a togliere il link al documento dall’home page, ma l’ha lasciato intatto. Solo stasera ha pensato che forse era meglio mettere una pagina (stavolta davvero) vuota al posto del testo…

Ultimo aggiornamento: 2005-05-01 12:11

Avvertimenti divini

In uno di quei momenti in cui mi dico di seguire i miei princìpi, ho deciso di andare di persona alla “finta assemblea” della Naming Authority, della quale in fin dei conti sono stato anche direttore esecutivo e vicepresidente; ormai ha fatto il suo tempo, bisogna chiuderla, ma volendo fosse messa agli atti una chiusura per ignominia ho voluto sincerarmi che l’assemblea fosse davvero finta.
Il guaio è che la sede della riunione è Trieste; non avendo voglia di pagarmi un albergo oltre a prendere un giorno di ferie ho pensato di sfruttare i miei parenti dalla parte opposta del Friuli-Venezia Giulia. L’idea di per sé era ottima. Però di fermarmi da mia nonna (93 anni) non se ne parlava; sono così passato al piano B – mio zio. Naturalmente questa settimana lui è in vacanza; a casa rimane mia cugina sedicenne… ma oggi è in gita scolastica e torna tardi, e devo così fare un giro avvitato per recuperare le chiavi e sperare che i cani nel suo giardino non mi assaltino.
Non mi preoccupo più di tanto, e arrivo in stazione a prendere il treno con qualche minuto di anticipo. Già ieri sera mi faccio una coda in biglietteria con il tipo che deve resettarsi il terminale e poi mi dice che non posso fare un biglietto unico – ad averlo saputo lo facevo alla macchinetta. Cerco la carrozza della mia prenotazione, scopro che è proprio la prima, arrivo e noto che manca qualcosa: il locomotore. Se n’erano dimenticati.
Se fossi superstizioso, crederei che questo viaggio non s’abbia da fare.
Aggiornamento (giovedì mattina): Il treno da Udine per Trieste ha venti minuti di ritardo, anzi ventidue come la voce sintetizzata all’altoparlante ha puntigliosamente fatto notare. I segnali continuano.
Aggiornamento (giovedì più tardi): Dopo avere speso 17 euro di taxi per arrivare in orario, non solo gli altri non c’erano ancora – se l’avessi saputo avrei aspettato il bus – ma non c’è stato il numero legale di partecipanti. Meglio così, in realtà.

Ultimo aggiornamento: 2005-04-27 22:30