Archivi annuali: 2005

la NA è finita davvero

Garantisco. Si è estinta (non certo per la mia mozione, figuriamoci se avevano il coraggio di votare il fatto che non hanno avuto il coraggio di chiuderla il 9 dicembre 2003…) per mancanza dello scopo sociale. L’assemblea di oggi è durata un’ora esatta, se lo sapevo non prendevo nemmeno ferie oggi :-)
Se riesco farò un ultimo resoconto, stay tuned.

Ultimo aggiornamento: 2005-07-12 17:54

Creazione (libro)

[copertina]Cosa potete fare a uno che candidamente confessa “a me sarebbe sempre piaciuto leggere un libro storico con protagonisti Socrate, Buddha e Confucio, che sono più o meno contemporanei. Visto che non esisteva, l’ho scritto io”? Ecco, questo è Gore Vidal. In questo tomo (Gore Vidal, Creazione, Fazi – Le Strade 2005, p. 718, € 18.50, ISBN 888112579X, trad. Stefano Tummolini, titolo originale Creation, 1981-2002), già che c’era, ha deciso che la voce narrante fosse Ciro Spitama, nientemeno che il nipote di Zoroastro, che racconta i suoi incontri al suo lontano parente… Democrito. Non si fa mancare nulla, insomma; anzi in questa nuova edizione è riuscito a fare riaggiungere qualche centinaio di pagine che il curatore gli aveva fatto togliere. Vidal ama questi grandi affreschi, dove può permettersi di raccontare la storia come la vede lui: ad esempio le guerre greco-persiane sono narrate da parte di questi ultimi. Ma il vero filo conduttore è la domanda “come è nato l’universo? chi o cosa l’ha creato?” con tutte le risposte dei vari saggi e filosofi del tempo, e forse lì nascoste anche quelle dei moderni.
Il libro si legge molto piacevolmente nonostante la mole; in un paio di punti il traduttore si è però perso nell’intrico dei personaggi, attribuendo la battuta a quello sbagliato. Capita anche ai migliori, anche se scrivere però “calcolare usando le figure” è triste.

Ultimo aggiornamento: 2005-07-11 15:09

ladri di monitor

La scorsa settimana i miei colleghi hanno ricevuto il loro nuovo PC (io sono di un altro gruppo, quindi nisba :-( ), un HP xw4200 che ha un bel monitor 17″ di quelli piatti, con supporto staccabile.
Stamattina Daniele arriva e scopre che non c’è più il supporto. Il monitor vero e proprio era stato chiuso nel casssetto e quindi c’è ancora. All’inizio si pensa a uno scherzo, poi si scopre che è sparito anche il monitor di Tito, che era sì nel cassetto ma non era chiuso a chiave. E il PC di Giuseppe sembra essere stato forzato, anche se senza risultati.
La beffa è che il nostro openspace è bloccato, e occorre il badge per potere entrare: ma pare che la settimana scorsa un fulmine abbia scassato l’hardware per la rivelazione, e quindi non si può sapere chi sia entrato nel weekend. Simpatico, no?
ps: sono certo che se qualcuno rubasse il mio portatile di lavoro me lo renderebbe. Non funzionano le batterie, ed è un modello 2001… chi glielo fa fare?

Ultimo aggiornamento: 2005-07-11 14:58

<em>Il Sabato News</em> versione estiva

Con l’estate, le locandine del settimanale del sud Milano si sono arricchite di una fotografia a colori per sottolineare la notizia principe. Passi questa settimana, in cui si annuncia che è stato trovato un cadavere sotto il ponte della tangenziale – e la foto è ovviamente del pilone del ponte. Ma la settimana scorsa abbiamo scoperto che si è rotto un ascensore e una persona cade dal quarto piano, facendosi solo una botta in testa. La foto era del tizio vistosamente fasciato.

Ultimo aggiornamento: 2005-07-11 14:12

crumirismo atto "dovuto"

Lo sciopero dei lavoratori contro il padronato è un’extrema ratio: un modo in cui il dipendente perde dei soldi ma ne fa perdere si suppone di più al padrone, e gli fa capire che in un certo senso entrambi sono sulla stessa barca, e che conviene arrivare a più miti consigli.
Da oggi non è più così, almeno per la società Autostrade. In occasione dello sciopero di oggi dei casellanti – tra l’altro, uno sciopero che non solo non dà problemi alle terze parti, ma anzi semplifica la vita… – un comunicato precisa che “pagare il pedaggio è un atto dovuto”. Anche se non fossimo in Italia, il concetto sarebbe immediatamente rimandato al mittente… ma magari c’è chi è ottimista.

Ultimo aggiornamento: 2005-07-10 19:41

<em>Alice nel castello delle meraviglie</em>

Ieri, vista la giornata non esattamente delle migliori, Anna e io abbiamo pensato di vedere se c’era qualche mostra interessante. Alla fine siamo finiti al Castello Sforzesco, dove c’è questa mostra temporanea, sottotitolo “Il mondo fuori forma e fuori tempo nell’arte italiana del Novecento”. Il biglietto è compreso in quello della visita al Castello, e costa tre euro con i quali potete anche vedere le collezioni del Castello. Noi abbiamo girato la parte principale, dove si trovano soprattutto reperti di architettura e monumenti, ci siamo trovati un po’ di fogli informativi che però almeno dal mio punto di vista completista non è che informassero molto. Vabbè.
La parte dedicata ad Alice è invece molto bella, pur non avendo chissà quali capolavori. L’allestimento però è fatto molto bene, e secondo me valorizza le opere, anche se d’altro canto rende difficile contestualizzare gli artisti: ma forse non si può pretendere troppo dalla vita. Una piacevole e consigliabile visita, però.
La mostra resterà allestita fino al 18 settembre, orario 9-17.30, lunedì chiuso.

Ultimo aggiornamento: 2005-07-10 18:43

"beach" volley

Dopo avere saltato per motivi vari un paio di partitelle a basket che alcuni miei colleghi si erano messi a fare le scorse settimane, stavolta ho detto “va bene, vengo anch’io”. Peccato che gli altri abbiano deciso “va bene, ma stavolta si gioca a beachvolley”. E ancora più peccato che, per una serie di defezioni, con me si era in quattro, quindi non potevo nemmeno dare forfait.
Premessa: sì, si può giocare a beach volley a Milano. Siamo andati in un centro sportivo in via Washington, dove oltre ai campi da tennis ne hanno fatto uno con la sabbia (chissà se, come maligna Ugo, è una Pura Sabbia Padana) e la rete. Avevamo un’ora (abbondante, perché siamo arrivati in anticipo e non c’era nessuno) di tempo per giocare: io ho iniziato più o meno baldanzoso ricordandomi che in fin dei conti venti (venticinque?) anni fa avevo giocato un po’ a pallavolo, e ho scoperto che il campo è praticamente grande uguale (8*16 invece che 9*18) ma appunto ci si sta in due invece che in 6, e che la sabbia ti rallenta che è un piacere… oltre naturalmente a non avere più fiato. Il risultato finale è stato di un pollice mezzo slogato (ahia) e di un dolore odierno alle gambe.

Ultimo aggiornamento: 2005-07-09 19:57

Attentati a Londra

No, non ho sbagliato a scrivere la categoria (“io”). È proprio che li sento distanti, anche rispetto ad esempio a quelli madrileni dell’anno scorso. Non so se sono io che oggi comunque sono in una giornata no, oppure sto diventando più cinico e/o menefreghista del solito.

Ultimo aggiornamento: 2005-07-07 17:08