Ancora sull'esenzione ICI

Dopo il primo tentativo, l’esenzione ICI per gli edifici della chiesa cattolica destinati ad attività commerciali è stata inserita in Finanziaria, estendendola anche alle altre confessioni religiose riconosciute e alle organizzazioni noprofit. In questo modo, il governo ritiene di essersi messo al riparo dalle accuse di partigianeria.
Il problema però continua ad esserci, eccome. Da un lato, c’è questa definizione per cui se qualcuno fa delle belle cose deve avere un premio anche su altre cose che non dico siano brutte ma sicuramente sono indipendenti dalle prime. Ma soprattutto lo Stato decide che alcuni non devono pagare delle imposte comunali. L’ICI nacque al posto dell’ILOR proprio come primo timido tentativo di federalismo fiscale, anche se oggi persino la Lega sembra dimenticarsene. Se proprio volevano dare un segnale a favore di queste categorie, avrebbero dovuto dire che il valore equivalente all’ICI non versata veniva trasferita dallo Stato ai comuni dove quelle proprietà sono presenti. Semplice, no?

Ultimo aggiornamento: 2005-10-28 10:13

Un pensiero su “Ancora sull'esenzione ICI

  1. Stefano Aglietti

    Quoto e straquoto! Ma siamo in Italia le cose semplici e logiche non accadono mai. Oltretutto chissa cme saranno contenti ad esempio i proprietari della pensioncina vicino a quella delle suore XYZ sapendo che loro devono sborsare migliaia di euro di ICI e le suorine no… poi si parla di libero mercato concorrenza.. mah!

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