_Cavour contro Garibaldi_ (libro)

[copertina]Mack Smith è lo storico inglese più esperto della storia italiana. In questa che è stata la sua prima opera, la cui prima edizione risale agli anni ’50 (Denis Mack Smith, Cavour contro Garibaldi, Rizzoli – Saggi stranieri 1999, pag. 509, €19.63, ISBN 881786143X, trad. Paolo Gori) si mette a ribaltare la tradizione italica riguardo all’annessione dell’Italia meridionale che ci hanno insegnato a scuola. Indubbiamente un punto di vista diverso è sempre utile per avere un’idea più completa di quanto successe in quei mesi, e il testo è letteralmente farcito di citazioni dagli epistolari dei vari protagonisti. Tra l’altro, lo sapevate che Cavour scriveva abitualmente in francese? Dal libro si nota però come ciascuno ha i suoi pregiudizi. Mack Smith, come in genere i britannici, tende infatti a migliorare l’immagine di Garibaldi: non solo a scapito di Cavour, il che potrebbe anche starci, ma proprio in assoluto. L’eroe indomito, che di politica non capiva molto ma aveva un senso innato per fare le cose giuste, tanto che veniva osannato dalla popolazione? Anche la situazione politica nel napoletano viene mostrata in maniera non propriamente neutrale: chissà, forse la parentela dei Borboni con i francesi ha un po’ prevenuto il nostro. Anche il testo non mi è sembrato molto scorrevole, non per la traduzione ma proprio per lo stile ripetitivo al limite del martellamento. Insomma, ci sono libri più interessanti.

Ultimo aggiornamento: 2017-09-17 12:45