Archivio mensile:Aprile 2005

quando una gatta si arrabbia

Ieri Anna è di nuovo partita per Gaeta (ah, qualcuno mi deve spiegare come sia possibile che ieri abbia messo trentaquattro minuti a fare un percorso che solitamente a quell’ora compio in 25 e alle 7 del mattino ne richiede 15…), e quindi sono solo in casa a dovere gestire due gatte. La cosa non è affatto banale.
Ieri sera Momo ha deciso che doveva vedere la mia schiena mentre ero su in studio a pacioccare col PC, e quindi si è infilata in uno spazio “libero” della libreria che abbiamo. Peccato che in realtà ci fossero un po’ di CD-ROM vari, e soprattutto che Momo non ha esattamente l’agilità che si aspetta da un felino: non è nemmeno colpa sua, visto che era stata trovata in strada quando aveva tre giorni, ed è stata amorevolmente allattata e cresciuta da Anna. Ad ogni modo, il risultato è stato un rovinio di dischi, alcuni dei quali – per i curiosi, l’enciclopedia di storia dell’arte – sono anche cascati giù per le scale: il tutto con uno sguardo più o meno svagato della colpevole.
Il peggio è però stato Ariel. Premetto che ieri sera avevo dato loro una scatoletta di cibo per gatti biologico, di quello per cui occorre accendere un mutuo. Peccato che non è che lo apprezzino molto, anche se alla fine più che il principio potè la fame e in effetti stamattina le ciotole erano bell’e pulite. Però un po’ prima delle 7 Ariel aveva già cominciato il suo show: raspate sulla porta, passeggiata sopra il mio corpo più o meno addormentato a letto, e miagolii insistenti. Alla fine mi alzo, e scopro che tanto per cambiare il frigorifero era aperto. Ariel ha due sistemi per indicare la sua riprovazione contro il trattamento disgattesco cui viene sottoposta: togliere terra dai vasi e possibilmente portarla un po’ in giro, e aprire il frigorifero. Una bella tirata con la zampa, e via. Notate che sa perfettamente che dentro non c’è nulla che le possa interessare, e infatti dopo avere compiuto il misfatto se ne va via. È proprio una questione di (suo) principio.
Stamattina per sicurezza ho rimesso il blocco “chiusura bambini” al frigorifero…

Ultimo aggiornamento: 2005-04-12 12:50

discontinuità

È la parola d’ordine questa settimana nel mondo politico: hanno cominciato i partiti della maggioranza, ma anche l’opposizione sta apprezzando il suo uso.
Cos’è la “discontinuità”? Beh, come tutti i concetti nella politica e soprattutto da noi il significato del termine è piuttosto fumoso e dipende da chi sta parlando: in ogni caso il concetto di “cambiamento” è presente, sia nelle versioni più forti di rottura completa col passato che in quelle deboli di modifiche più o meno visibili allo status quo.
Uno potrebbe chiedersi perché mai non usare allora direttamente “cambiamento”. Bravo. E poi bisognerebbe cambiare… Meglio lasciar perdere :-)

Ultimo aggiornamento: 2005-04-11 17:11

Almeno una porzione

Stamattina ero con Anna al supermercato, e mi è saltato l’occhio sulla “Nuova Confezione Salvafragranza” dei corn flakes della Kelloggs.
Le “istruzioni per l’uso” (della confezione, non dei fiocchi!) iniziavano testualmente con Apri la confezione normalmente e versa in una tazza almeno una porzione di Kellogg’s Corn Flakes”.
Ora, è già qualcosa che uno possa aprire normalmente la confezione. Chessò, magari si sarebbe dovuto aspettare una notte di luna nuova, o usare uno di quei coltelli da televendita. No, nulla di tutto questo. Però mi chiedo perché bisogna versare almeno una porzione. E se io sono a dieta e ne voglio solo mezza, che faccio? scopro che non riuscirò a chiudere la confezione, perché l’atto stesso dell’apertura aumenta il volume dei fiocchi – oh, qui mica si scherza, l’umidità dell’aria può dare brutte sorprese – e quindi ne devo togliere almeno una porzione?
Confesso di non essere uno sperimentalista: non li ho comprati.

Ultimo aggiornamento: 2005-04-09 17:50

Happy Router

I giochini con il T9 sono abbastanza di moda: uno scrive una parola e vede cosa esce fuori. Marco Bini mi ha segnalato la scorsa settimana questa chicca per informatici: se uno digita “Harry Potter” ottiene appunto “Happy Router”.
Ora, d’accordo che occorre spesso usare formule magiche per fare in modo che i pacchetti IP vengano inviati su e giù per la rete, ma che si renda felice il router mi pare un po’ esagerato…

Ultimo aggiornamento: 2005-04-08 12:03

gatta informatica

Ieri sera stavo cercando di finire di scrivere un articolo: visto che Anna aveva bisogno del tavolo per mettere in ordine le ricevute delle sue spese di trasferta, e il wifi non piglia molto bene su, mi ero messo sul tappeto in varie posizioni man mano che la mia schiena si lamentava. A un certo punto ero carponi: Momo è arrivata sotto di me, si è messa davanti allo schermo e ha piazzato una zampa sopra la mia mano che si stava muovendo sui tasti. E dire che l’articolo non è venuto così male!

Ultimo aggiornamento: 2005-04-07 11:18

acquisti compulsivi

la scorsa settimana ho deciso di spendere dieci euro e comprare da Lidl la radio per bicicletta. Funziona ovviamente a pile (tre, non ricaricabili. Mai capito perché non si decidano ad abbassare un po’ la tensione d’utilizzo di questi apparecchi), è parecchio grossa, e si dovrebbe agganciare al manubrio con i soliti gancetti di plastica, anche se io ho dei problemi viste le dimensioni. Devo dire che speravo in qualcosa di meglio: mi era chiaro che era più che altro un simpatico gadget, ma anche la ricezione non è delle migliori. Peccato.
Notizia correlata: mi sono molto arrabbiato perché il lettore MP3 da 1 GB in formato chiavetta USB2 in offerta a 99 € era stato indicato nel volantino avere anche la radio, e invece nulla. Aspetterò.

Ultimo aggiornamento: 2005-04-07 11:11

MTP all’appello

È una settimana che qui a Rozzano abbiamo le varie assemblee delle società del gruppo Telecom. Ci siamo cuccati così le varie “pulizie per il presidente”, gli operai che hanno prima cancellato dalla parete in cartongesso il vecchio logo “Telecom” per riscriverlo poi esattamente uguale, e il blocco dei parcheggi
intorno alla nostra palazzina.
Stamattina dovrebbe esserci la Madre di tutte le Assemblee: in effetti io e Adolfo siamo arrivati e abbiamo notato una simpatica presenza di carabinieri, oltre alle “nostra” guardia giurata, che mi ha fatto notare che non serviva prendere il badge perché le sbarre erano già sollevate. Oh, erano le nove del mattino, che si pretende da me?
Dopo avere trovato un posto per l’auto, ci siamo incamminati verso l’ufficio: sono arrivate due macchine, da una delle quali è sceso un tipo prima ancora che si fermasse. Proprio come nei telefilm. Ebbene sì, c’era proprio Lui, Marco T.P., che probabilmente aveva un diavolo per capello dopo la sconfitta di ieri dell’Inter.
Il commento dei miei colleghi: “che pezzente, non ha nemmeno cambiato l’auto quest’anno”. Ammetto di non averci fatto caso: per i curiosi, la macchina è un’Audi 8. Visto come contiene le spese?
Fuori dai cancelli adesso c’è uno pseudopicchetto, da qua non si riesce a vedere molto di più. Se scoprirò qualcosa in più, aggiornerò il post, ma non credo: è un po’ come l’occhio del ciclone qua.

Ultimo aggiornamento: 2005-04-07 11:02

cordoglio forzato

Scopro da restodelmondo (che cita un articolo del Manifesto, che però tra qualche giorno verrà inevitabilmente perso. Altro che “memoria storica”!) che domenica scorsa la trasmissione radiofonica del culto evangelico non è stata fatta a causa della morte del papa.
Ora, già io ho avuto dei forti dubbi su questo sconvolgimento dei palinsesti che toglieva ogni trasmissione che potesse far divertire, come se la gente dovesse essere per forza a “piangere per decreto”. Ma mi spiegate quale danno ci sarebbe stato a trasmettere una “messa protestante” (mi scuso con gli evangelici per il paragone)? Paura che parlassero male di Giovanni Paolo II?

Ultimo aggiornamento: 2005-04-07 10:45