Archivi annuali: 2004

punti di vista

Ieri sera ero in spaghetteria con Luciano Giustini, e abbiamo parlato per buona parte del tempo di blog.
Il buffo è che, nonostante siamo entrambi affiliati all’implicita categoria “teNNici”, abbiamo delle idee completamente diverse su cosa fare e come fare. (Diciamola tutta: io non ho idee, vado avanti per inerzia)

Ultimo aggiornamento: 2004-01-14 09:37

scioperi modernizzati

A quanto pare oggi i mezzi pubblici a Milano circolano, e hanno addirittura firmato un accordo. Vedrò stasera, quando rientrerò da Roma.
Più in generale, uno si chiede se ci sono possibilità di scioperare in maniera diversa da questa. Ho sentito parlare di proteste come “i mezzi girano, ma non fanno pagare il biglietto”. A parte il fatto che bastano pochi controllori che non scioperano per fregare tutti, questa proposta non tiene conto che la maggior parte degli utenti (paganti) dei mezzi pubblici sono abbonati, quindi l’ATM non ci perderebbe molto.
Più interessante forse uno sciopero bianco, con i mezzi regolarmente circolanti ma che seguono alla lettera il codice della strada. Gli ingorghi sono assicurati.
Ma la proposta uscita mi pare da Altroconsumo mi pare davvero interessante, anche se richiederebbe un intervento legislativo. I lavoratori che intendono scioperare lavorano regolarmente – immagino “alla giapponese”, con fascia nera messa sui mezzi in modo che gli utenti sappiano della vertenza in corso, e non ricevono i soldi corrispondenti. Però l’azienda deve versare il doppio di questi soldi a un fondo specificato. Quindi anche l’azienda perde soldi, oltre che forse immagine.
Non penso questa sia una panacea, ma perché non pensarci un po’ su?

Ultimo aggiornamento: 2004-01-14 09:33

delirio

In mezzo allo sciopero dei mezzi, io oggi sono dovuto partire per Roma.
Naturalmente ieri sera mi hanno detto che non prendevano prenotazioni per i taxi, ma non mi sono preoccupato: tanto esco alle 6:45, e non c’è mai molto traffico.
Stamattina mi butto giù dal letto, cerco di prepararmi una tazza di tè, mi vesto e provo a chiamare il 4040. Risultato: occupato velocissimo (congestione generale). Riprovo: lo stesso. Dal quarto tentativo, ogni tanto sentivo il tono di occupato veloce (congestione della rete). L’8585 dava lo stesso risultato.
Scendo e mi avvio verso il parcheggio di piazzale Lagosta. Nessun taxi, e soprattutto nessun pulsantone per chiamarli – o forse stavo dormendo troppo per vederlo. A questo punto erano le 6:50; parto dal principio che in un quarto d’ora riesco ad arrivare in Centrale, e lì magari qualcosa lo trovo. In realtà riesco a prendere la linea tre isolati prima, e finalmente mi appare una tassista.
Il traffico non era tanto peggio del solito, e a Linate non c’era nessuno, tanto che la tipa dell’accettazione era lì che aspettava qualcuno. Faccio il check-in, scopro che questa volta non mi hanno preassegnato il posto, e mi rassegno a un sedile centrale.
Non c’era troppa coda nemmeno al controllo ai raggi X, e quindi ero in buon anticipo: ma anche Alitalia sta entrando nella logica “chi ce lo fa fare”. Un terzo dei passeggeri è salito alle 8, cioè quando in teoria il volo doveva partire: magari hanno aspettato che tutti trovassero un taxi. Così ci siamo alzati da terra con mezz’ora in ritardo, senza nemmeno la scusa pro-forma generalmente biascicata dal pilota “sapete, c’è congestione del traffico aereo e non ci danno lo slot”. Per soprammercato, arrivati a Fiumicino abbiamo fatto il giro di tutto l’aeroporto prima di trovare una piazzola di sosta: ho scoperto cose incredibili.
Ma perché devo andare a Roma?

Ultimo aggiornamento: 2004-01-13 16:30

i giornali e lo sciopero ATM

Stamattina è stato istruttivo leggere i giornali a proposito del nuovo sciopero “a largo raggio” dei mezzi ATM.
Ci sono naturalmente delle certezze. Il titolone che campeggia a nove colonne su il Giornale è “Milano in ginocchio e i tranvieri non pagano”. Repubblica invece continua nella sua linea editoriale: la colpa è di Albertini e del governo, al limite – ma proprio al limite – dei cobas, visto che il sindacato è contrario; nelle pagine interne c’è qualche minima concessione alle proteste, ma la maggior parte degli interventi riportati è a favore degli scioperanti.
Più interessante leggere La Stampa che ha preso una posizione decisa contro gli scioperanti. Beh, “decisa” nello stile falsamente oggettivo della Busiarda, al quale noi ci si abitua fin da piccoli. La Brunella Giovara fa un articolo che a prima lettura prende amabilmente per i fondelli i milanesi “che per far soldi non si fermano davanti a nulla”, ma in realtà raccoglie quasi solo pareri contrari; persino Sorgi fa il suo commento nella rubrica delle lettere contro gli scioperanti.
Come mai questa presa di posizione? Agnelli si sta preoccupando di una possibile estensione degli scioperi a Torino, il che impedirebbe a quei pochi operai Fiat ancora rimasti di andare a Mirafiori?

Ultimo aggiornamento: 2004-01-13 13:07

gita turistica

domani e mercoledì sono a Roma. Non aspettatevi grandi aggiornamenti.

Ultimo aggiornamento: 2004-01-12 16:01

Come cambiano i tempi

Scalfaro (Oscar Luigi) osannato dai girotondini. Non possiamo nemmeno più dire “non c’è più religione”.

Ultimo aggiornamento: 2004-01-12 13:43

lieto fine

Domenica mattina mi metto a preparare colazione, quando Anna mi fa “controlla se la caldaia è andata in blocco, che sento freddo”. In effetti la scritta “AL 4” lampeggia. Resetto tutto, ma immediatamente ritorna l’allarme. Il libretto delle istruzioni non dice molto di più, se non che significa che c’è poca pressione dell’acqua: in effetti il manometro fuori segna zero, giusto perché c’è un fermo alla lancetta.
Però l’acqua c’è, il gas pure, quindi non riusciamo a capire dove sta il problema. Anna si incazza anche di brutto, quasi io potessi fare chissà cosa. I numeri di assistenza Beretta non rispondono, e con un contratto di manutenzione non ci sembra bello provare i servizi 24/7, a parte il loro costo. Insomma, ci organizziamo per quanto possibile senza riscaldamento e acqua calda, aspettando il lunedì.
Stamattina ci telefona uno di quelli cui avevamo lasciato il messaggio in segreteria ieri: non il nostro centro assistenza. Il tipo si fa dire il problema e ci spiega che basta aprire un rubinetto di emergenza (che ha la vite rovescia: io infatti l’avevo visto, ma dal mio punto di vista era già aperto), fare tornare la pressione a un’atmosfera o poco più, e tutto si rimette a posto. Domanda finale del tecnico: “ma non ve l’ha detto il vostro manutentore?” No, non ce l’ha detto. Non lo si trova nemmeno scritto nel manuale.
PS: qui in ufficio Massimo mi fa “bastava che tu mi telefonassi, te lo dicevo io”. Ah, saperlo.

Ultimo aggiornamento: 2004-01-12 11:27

Delirio

Uno se lo aspettava anche, ma svegliarsi (al freddo) e sentire alla radio che i tranvieri milanesi erano in sciopero non è stato bellissimo. Ieri ero indeciso se prendere i mezzi oppure andare in auto: ho immediatamente optato per la bicicletta.
Il traffico era impazzito in maniera assurda: la circonvallazione sotto casa mia era bloccata, e la coda per entrare a Milano dal Naviglio Pavese arrivava a Quinto Stampi, ma in compenso la zona di piazza 25 aprile aveva meno auto, probabilmente perché non riuscivano ad arrivarci. In compenso, una fiumana di pedoni che probabilmente erano scesi da Porta Garibaldi e mi bloccavano il corso omonimo: dieci metri di marciapiede non bastavano loro, e si dovevano prendere anche i tre metri di strada.

Ultimo aggiornamento: 2004-01-12 10:46