Archivi annuali: 2004

venerdì, santo traffico

Ieri, nonostante la pioggia che imperversava, ho impiegato 34 minuti ad andare in ufficio e 32 a tornare. Non ho volato: semplicemente ho preso l’auto. Anche se non siamo ai record di agosto (meno di mezz’ora), il risultato è semplicemente favoloso e mostra i vantaggi di avere mezza città che non usciva di casa, un po’ perché le scuole sono in vacanza, un po’ perché molti avevano preso ferie (anche la nostra mensa…), un po’ perché non veniva voglia di uscire. In realtà il mio collega che arriva dalla Milano-Laghi è restato imbottigliato: la tangenziale era infatti strapiena di camion e auto svizzere e tedesche che andavano non si sa bene a far cosa visto il tempo.
L’unica nota stonata è stata quando abbiamo deciso di andare allo spettacolo delle 18 all’Odeon in Duomo, e ho detto di prendere l’auto. Conviene ancora la metropolitana, in due. Inoltre il parcheggio della Rinascente non è stato studiato per guidatori come me…

Ultimo aggiornamento: 2004-04-10 16:16

Onirismo

Io sogno parecchio. I sogni non li ricordo spesso – anzi, quelli erotici non li ricordo per nulla – ma ogni tanto mi rimane qualcosa. Stanotte però ho raggiunto livelli incredibili.
Sognavo che dovevo fare una gara di matematica – la figuraccia ai giochi matematici deve bruciare ancora – e tra i tanti esercizi ne è uscito uno per così dire “filmico”. C’era una giovane donna che diceva che non riusciva a combinare nulla, e un tipo che con un compasso la girava di diciamo quaranta gradi, e a questo punto lei diceva “sì! adesso è tutto più facile”. La risposta che bisognava dare era “visto? Per vedere le cose in maniera diversa basta cambiare angolo”.
La battuta non sarà delle migliori, lo ammetto. Ma fare un gioco di parole su “angolo” mentre stavo dormendo penso sia una delle mie migliori prestazioni di sempre.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-09 12:06

Attenti ai falsi?

Leggo sul Corriere di oggi, edizione milanese, che la polizia locale – gli ex vigili urbani – ha stroncato un mercato clandestino che riforniva gli ambulanti immigrati di mezza città. Zona Paolo Sarpi, leggasi Chinatown milanese; gli “smerciatori” ovviamente cinesi.
Bene. Cos’erano questi falsi, prodotti a 20-30 centesimi in Cina, passati alla dogana di Napoli come “oggetti in plastica” previe mazzette (lo dice il giornale, non io), e che si trovano in giro a cinque euro? Le cover dei Nokia. Ce n’erano 80-100mila.
Sarò controcorrente, ma la cosa non mi scandalizza per nulla. Lo so, “si ruba il giusto guadagno ai tenutari dei marchi” (quelli delle squadre di calcio e dei personaggi famosi, immagino che le “donne in pose oscene” non contino in quel giro), ma il merchandising mi ha rotto da mo’.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-09 11:31

Celebrazione talmudica (libro)

Elie Wiesel è stato premio Nobel per la pace nel 1986. È anche stato deportato a Buchenwald durante la seconda guerra mondiale. Ma quello che è più importante in questo contesto è che Wiesel è un rabbino. Questo libro (Celebrazione talmudica – ritratti e leggende, Lulav, 504 pagine, ISBN 88-87848-30-0, 18.60 €, http://www.lulav.it/) non parla del Talmud, ma dei maestri in esso citati, che hanno tutti contribuito a formare il corpo di norme in esso contenuto. Soprattutto traspaiono due cose: l’amore di Wiesel per il Talmud inteso non tanto come libro ma come modo per avvicinarsi a Dio, e una comprensione migliore del motivo per cui gli ebrei sono noti per trovare sempre delle scappatoie a leggi e regolamenti. In realtà la Torah per loro è fissata, ma è compito dell’uomo riuscire a capire cosa YHWH voleva davvero dirci. Gli studiosi insomma non fanno semplicemente accademia, ma bensì la volontà divina.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-09 11:09

Niente salasso

Ieri sera sono andato tutto pimpante – si fa per dire, quando mai io pimpo? – all’Avis. Peccato che non abbia potuto fare la donazione: pressione troppo alta. Per la precisione, 150/105. Al secondo tentativo di misurazione a dire il vero la dottoressa non riusciva nemmeno a sentirmi la minina. Mah. La cosa peggiore è che io mi sentivo al limite di pressione bassa! Spero che tutto questo non sia il segno del decadimento degli “anta”, e che significhi semplicemente che è meglio che io passi la mattina.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-09 11:00

Conflitto di interessi e sinergie

Berlusconi ha ragione. Non lo si può negare. Lo stanno attaccando da tutte le parti. La Commissione Europea dà un early warning all’Italia? la colpa è di Prodi che sta facendo campagna elettorale, e ha arruolato quel comunistaccio di Solbes.
Avete le fette di prosciutto davanti agli occhi? non vi accorgete che l’attacco è a tutto campo? Il Deportivo ha fatto fuori il Milan, come da ordini di Solbes imbeccato da Prodi. Sto solo aspettando Milan-Bologna.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-08 15:00

i politici possono mentire!

Martedì Rillo aveva lanciato una proposta: scrivere tutti all’IAP per chiedere di verificare la correttezza della campagna elettorale del nostro Presidente del Consiglio, specificatamente nel poster “grandi opere attivate per 93.000 miliardi di lire”. Infatti, non solo le lire non esistono più, ma lo stesso ministero delle Infrastrutture dimezza questa cifra.
Ieri è arrivata una risposta dell’Istituto, il quale spiega che non può fare nulla perché “quella non è una comunicazione pubblicitaria, ma politica”.
La logica dietro questa per altro immediata risposta è preoccupante.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-08 14:37

La Grande Convention

Ieri è stato il Giorno della Convention. A quanto sembra, Marco Tronchetti Provera ha l’abitudine di radunare tutti gli anni quadri e dirigenti per fargli passare un pomeriggio raccontando cosa è successo l’anno trascorso nel gruppo. La milanesizzazione dell’azienda prosegue a tappe forzate: l’anno scorso i Capi erano a Roma, stavolta qui a Milano. A dire il vero, “qui” è una parola grossa: noi continuiamo a stare ad Assago, mentre i dirigenti sono in Fiera. I boatos affermano che da Roma hanno noleggiato quattro voli diretti a Malpensa. Sicuramente a tutti noi è arrivato l’SMS del Capo, che “ci aspettava”.
Rispetto all’anno scorso sembra ci siano più soldi. Quest’anno c’è stato un ricco buffet, a differenza delle due striminzite cose del 2003. Mi è però parso che la maggior parte della gente avesse comunque pranzato per conto suo: io che sono arrivato alle 14:30 perché non mi sono mica saltato la palestra prandiale ho trovato da mangiare a sufficienza.
In compenso la puntualità è andata a farsi benedire, lasciandoci ulteriori dieci minuti con quella musichetta pseudotecnologica che non si sa quanto abbiano pagato, prima del video istituzionale. e di Antonio Calabrò che ci dice che siamo 1500 in Fiera e 6000 nelle sedi staccate. Anche l’inizio è stato divertente, con ritorni d’eco che rimbalzavano come in un gioco di specchi; ma in generale non è che la giornata fosse stata organizzata in maniera così impeccabile. Forse sono io ad essere prevenuto, e il tutto è stato una scelta precisa per ricordarci che ben altre sono le cose cui fare davvero attenzione.
Parliamo ora di cose serie, e quindi delle presentazioni “istituzionali” della prima parte. MTP nella sua introduzione, oltre a ironizare contro gli juventini, ha pompato molto la banda larga, sia fissa che mobile. Il suo punto di vista è che finalmente così si può guadagnare, senza dimenticarsi del sano vecchio traffico; la televisione digitale ad esempio è interattiva solo se ci si attacca il telefono… Sembra impossibile, ma la percentuale di investimenti è del 30% maggiore di FT, BT e Telefonica, e un EBITDA per dipendente doppio del loro – ma il 20% minore di Vodafone.
Carlo Buora ci fa notare che il numero di aziende del gruppo è sceso da 865 a fine 2001 a 519 a fine 2002 a 440 alla fine dell’anno scorso. Le spese sono state ridotte di 2.3 Gigaeuro: intanto gli azionisti si sono cuccati 10 G€ tra dividendi e OPA. L’indebitamento è sceso da 35.8 a 33.3 G€, soprattutto perché c’è stato un cash flow di 10 G€… Buora si dilunga sulla sostenibilità, notando come si sia gli unici grandi attori in Italia. Le sue parole chiave sono prevenire e disciplina, oltre naturalmente che risparmiare. Ha anche parlato di Information Technology, dicendo in pratica che si sposta quello che serve nelle società operative (come noi finiti in TIM) e si manda via il resto.
Riccardo Ruggiero è felice perché per la prima volta negli ultimi quattro anni, unici in Europa tra gli ex monopolisti fissi, ad aumentare il fatturato, oltre che aumentare gli investimenti e migliorare l’EBITDA. Il nuovo videotelefono fisso funzionerà con la linea telefonica base. L’aumento della velocità ADSL serve per i film (e i giochi, a quanto dice). RossoAlice fa 3500 iscritti al giorno. Nel futuro l’Access Gateway farà da router e modem, in DECT e wi-fi, all’interno della casa. E poi… tutto finirà sulla tv!
Marco De Benedetti fa notare come i cicli tecnologici sono sempre più rapidi, ma bisogna fare in modo che il cliente non se ne accorga, perché ha paura delle cose troppo complicate. Il futuro vede una segmentazione del mercato e finalmente (?) il video, oltre che cercare di guadagnare con il mercato sudamericano. Non so quanto TIM sia davvero grande, visto che afferma di essere il quinto in Europa… ma non so se contano anche il fisso. Freemove, l’alleanza con Telefonica Movíl, T-Mobil e i francesi, è strategica anti Vodafone; in America Latina si vuole arrivare ad essere il secondo operatore, riciclando le cose provate in Europa. Oggi la voce cresce del 2%, gli SMS del 30% (!!), i servizi nuovi del 100%. EDGE nasce per non usare la rete UMTS che è ancora troppo poco stabile. Sarà vero?
Enrico Parazzini (Telecom Italia Media) dice che Virgilio è leader dei portali italiani (?) e ha un EBITDA attivo (!); per La7 dicono che l’audience è cresciuta (al 2%…) anche se mi sembra che non vada così bene. D’altra parte ancora nel 2005 ci sarà un EBIT negativo, per colpa della 7.
Pinto (Finsiel) dice che si sono riperimetrati, ma tanto il vero problema è che il mercato IT sta iniziando a seguire l’economia e quindi è in calo, non parliamo poi dell’Italia dove finalmente anche la Pubblica Amministrazione inizia a tagliare le proprie offerte. Così Finsiel si è raccolta su pochi campi, come medicina, agricoltura, Ferrovie, interni; e si cerca di entrare nel settore più proficuo al momento, cioè la difesa. Però il free cash flow cresce (cacciano i soldi) e l’EBIT cresce anche di più. Inoltre Finsiel è una società prettamente legata al mercato italiano, il che in parte è un bene perché è difficile per altri attori entrare nel mercato, ma mi sembra un rischio mica male. Ma le cose più divertenti sono altre: il censimento di tutte le piante di ulivo, “una a una”, in Italia; oppure le etichette RFID nel rumine delle pecore – ma questo lo fanno gli irlandesi, a dire il vero!
Ottaviano Autelli (Olivetti Tecnost) è indubbiamente piemontese. Avreste dovuto sentirlo pronunciare “wishful thinking”… Spiega come abbiano fatto fuori quasi tutto (persino Scarmagno!) Non fa nemmeno vedere il bilancio completo ma solo il core business, insomma quello che è restato, per far vedere che almeno questo è tornato positivo. La mission sarà di diventare un player nei terminali informatici: fax/stampanti/copiatrici, terminali bancari. Poveretto, MTP gli ha detto di fare in fretta e lui si è preoccupato ed è finito col fare praticamente uno one man show: almeno qui ad Assago si rideva come dei pazzi.
La seconda parte era più in stile show, con i collegamenti dalle “realtà del gruppo nel mondo”. Il tipo di La7 spiegava che cosa volevano fare con audio e video non sincronizzati; nella fabbrica di Arnad hanno una camera pulita enorme, per fare le testine inkjet di cui siamo i primi produttori europei – anche perché come fa candidamente notare l’intervistato siamo gli unici a farlo!

Ultimo aggiornamento: 2004-04-08 13:31